Il pizzicotto
Il mistero prenatalizio di Villa Fiori
La Soprintendenza blocca i lavori, ma nessuno sa perché
sabato 23 dicembre 2017
07.30
Villa Fiori non ha mai avuto pace, almeno nel suo ultimo secolo di vita.
Negli anni '20 o ancora prima fu privata del lungo viale che la precedeva e di tutte le statue, della cappella di famiglia e dei suoi rigogliosi giardini. Poi fu stretta tra palazzi che le rubarono l'aria. E ancora negli anni '40 privata delle statue che abbellivano la facciata anteriore e, subito dopo la guerra, ferita dalla realizzazione di due box tutt'ora presenti e di un muro posticcio che nessuno riesce a far abbattere. Pezzo pezzo l'antica residenza nobiliare ha perso dignità, per tante coincidenze sfortunate.
Da qualche tempo il palazzotto settecentesco in stile barocco napoletano, tanto apprezzato da architetti, storici e storici dell' arte, sembrava essersi rasserenato. Invece era solo carbone che in fondo continuava ad ardere. Fuoco latente.
L'occasione per aprire un nuovo capitolo sulla controversa storia della antica residenza nobiliare la danno oggi gli ultimi lavori di restauro che i proprietari dell'immobile avevano commissionato all'impresa edile Edil Bat.
Si tratta dell'ultimo dei quattro lotti (il primo data 1998) dei lavori di risanamento conservativo che i condomini di via Montegrappa erano riusciti faticosamente ad avviare e che avrebbero interessato la particolarissima scala a tenaglia, i busti, le testine e tutti gli elementi decorativi della facciata non ancora restaurati, oltre alla parte inferiore della facciata scenografica.
Uso il condizionale perché i lavori sono stati interrotti con un'ordinanza di sospensione da parte del Comune di Bisceglie da alcuni giorni, causa "segnalazione pervenuta da parte della Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per le province di Barletta-Andria Trani e Foggia prot. n. 35548 del 04/09/2017".
Il comune avrebbe agito d'ufficio prima con un sopralluogo della polizia municipale, per constatare l'effettiva cantierizzazione dell'area, poi con l'ordine a stoppare tutto, pervenuto all'amministratore di condominio - che è guarda caso pure assessore alla polizia locale - in data 22 dicembre. I ponteggi si sono così all'improvviso spopolati.
Il bello è che nell'amministrazione comunale, né l'amministratore di condominio - che in questo caso coincidono - sanno il perché.
La Soprintendenza - a spese dei privati, che per completare i lavori dovranno ora pagare di più - ha bloccato un cantiere senza fornire giustificazioni reali.
Nemmeno ha fornito indicazioni sul cosa fare e come. Ha rovinato un Natale di aspettative coltivate per vent'anni regalando a chi ha a cuore le sorti del patrimonio storico - architettonico solo un'altra delusione.
Negli anni '20 o ancora prima fu privata del lungo viale che la precedeva e di tutte le statue, della cappella di famiglia e dei suoi rigogliosi giardini. Poi fu stretta tra palazzi che le rubarono l'aria. E ancora negli anni '40 privata delle statue che abbellivano la facciata anteriore e, subito dopo la guerra, ferita dalla realizzazione di due box tutt'ora presenti e di un muro posticcio che nessuno riesce a far abbattere. Pezzo pezzo l'antica residenza nobiliare ha perso dignità, per tante coincidenze sfortunate.
Da qualche tempo il palazzotto settecentesco in stile barocco napoletano, tanto apprezzato da architetti, storici e storici dell' arte, sembrava essersi rasserenato. Invece era solo carbone che in fondo continuava ad ardere. Fuoco latente.
L'occasione per aprire un nuovo capitolo sulla controversa storia della antica residenza nobiliare la danno oggi gli ultimi lavori di restauro che i proprietari dell'immobile avevano commissionato all'impresa edile Edil Bat.
Si tratta dell'ultimo dei quattro lotti (il primo data 1998) dei lavori di risanamento conservativo che i condomini di via Montegrappa erano riusciti faticosamente ad avviare e che avrebbero interessato la particolarissima scala a tenaglia, i busti, le testine e tutti gli elementi decorativi della facciata non ancora restaurati, oltre alla parte inferiore della facciata scenografica.
Uso il condizionale perché i lavori sono stati interrotti con un'ordinanza di sospensione da parte del Comune di Bisceglie da alcuni giorni, causa "segnalazione pervenuta da parte della Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per le province di Barletta-Andria Trani e Foggia prot. n. 35548 del 04/09/2017".
Il comune avrebbe agito d'ufficio prima con un sopralluogo della polizia municipale, per constatare l'effettiva cantierizzazione dell'area, poi con l'ordine a stoppare tutto, pervenuto all'amministratore di condominio - che è guarda caso pure assessore alla polizia locale - in data 22 dicembre. I ponteggi si sono così all'improvviso spopolati.
Il bello è che nell'amministrazione comunale, né l'amministratore di condominio - che in questo caso coincidono - sanno il perché.
La Soprintendenza - a spese dei privati, che per completare i lavori dovranno ora pagare di più - ha bloccato un cantiere senza fornire giustificazioni reali.
Nemmeno ha fornito indicazioni sul cosa fare e come. Ha rovinato un Natale di aspettative coltivate per vent'anni regalando a chi ha a cuore le sorti del patrimonio storico - architettonico solo un'altra delusione.