Il pizzicotto
Niente palestra a scuola? Possono fare ginnastica nella chiesa sconsacrata
La replica spiazzante del vicesindaco Fata agli alunni della scuola del centro storico arriva al termine di uno sconclusionato consiglio comunale lampo
venerdì 29 settembre 2017
Meno di un'ora in tutto, compreso il punto dell'ordine aggiuntivo, sulle maggiorazioni di spesa per compensi agli avvocati che hanno difeso il comune in anni precedenti al 2017 e l'intervento di chiusura della consigliera Giorgia Preziosa sulla scuola "Dino Abbascià".
Nemmeno il tempo di leggere i titoli, come nei film parodia di Antonio Albanese.
Il consiglio comunale del 28 settembre passerà probabilmente alla storia come uno dei più veloci di sempre. O forse no, ha solo aperto una stagione di consigli comunali velocissimi, svogliatissimi, frettolosissimi, perché quello che è importante sta fuori dalle porte di Santa Croce. È sulla piazza e non nell'aula che ci si batterà all'ultima lista per mantenere, conquistare, riconquistare quelle poltrone su cui a conti fatti nessuno siede come dovrebbe sedere.
Dalle sponde della maggioranza, dove qualcuno ogni tanto ha in questi anni dimostrato di avere il dono della voce, regna un silenzio imbarazzato, imbarazzante, stonato più del solito. Praticamente surreale.
Dalle fila dell'opposizione, che più o meno tutti hanno fretta di lasciare, si prende sottogamba l'ultimo semestre di amministrazione Fata. Il vicesindaco è l'unico in forma.
Il presidente del consiglio comunale affretta i punti allegramente, sorvola su bilancio consuntivo e variazioni di bilancio, mena a chiuderla nel minor tempo possibile.
In chiusura di seduta da segni di vita e di attivismo tra la gente, la consigliera d'opposizione Giorgia Preziosa, che chiede, a nome di tutti i genitori, delucidazioni sulla strana situazione degli alunni di Salnitro dislocati nella scuola del centro storico. Nata come scuola per l'infanzia, la struttura è priva di palestra. Le classi di primarie fanno perciò educazione fisica sul lungomare.
Il vicesindaco, facente funzioni di primo cittadino, è bene informato sul tema.
Da una risposta che, non fosse per il gran finale, salverebbe la seduta dal nulla cosmico che l'ha animata: «La scuola Dino Abbascià non è in effetti tagliata per gli studenti delle scuole elementari. Ma ci si deve adattare nell'attesa di una delle più grandi opere infrastrutturali che l'edilizia scolastica abbia mai conosciuto a Bisceglie. I lavori a Salnitro termineranno a marzo. Nel frattempo per l'attività fisica, la scuola sa che potrà utilizzare questi spazi, quelli del consiglio comunale».
Fata suggerisce alle maestre di sfruttare, per rincorrersi e saltare, la chiesa sconsacrata di Santa Croce. Un auditorium ex chiesa per giocare. Che è poi quello che pare stiano facendo, soprattutto ultimamente, un po' tutti in quell'ambiente.
La Preziosa c'è rimasta male, sebbene qualcuno le avesse suggerito, dato l'argomento del dibattito, di prenderla più sportivamente. E magari allenarsi.
Chissà che la prossima volta qualcuno, più che un microfono, non finisca per passarle una palla bollente.
Nemmeno il tempo di leggere i titoli, come nei film parodia di Antonio Albanese.
Il consiglio comunale del 28 settembre passerà probabilmente alla storia come uno dei più veloci di sempre. O forse no, ha solo aperto una stagione di consigli comunali velocissimi, svogliatissimi, frettolosissimi, perché quello che è importante sta fuori dalle porte di Santa Croce. È sulla piazza e non nell'aula che ci si batterà all'ultima lista per mantenere, conquistare, riconquistare quelle poltrone su cui a conti fatti nessuno siede come dovrebbe sedere.
Dalle sponde della maggioranza, dove qualcuno ogni tanto ha in questi anni dimostrato di avere il dono della voce, regna un silenzio imbarazzato, imbarazzante, stonato più del solito. Praticamente surreale.
Dalle fila dell'opposizione, che più o meno tutti hanno fretta di lasciare, si prende sottogamba l'ultimo semestre di amministrazione Fata. Il vicesindaco è l'unico in forma.
Il presidente del consiglio comunale affretta i punti allegramente, sorvola su bilancio consuntivo e variazioni di bilancio, mena a chiuderla nel minor tempo possibile.
In chiusura di seduta da segni di vita e di attivismo tra la gente, la consigliera d'opposizione Giorgia Preziosa, che chiede, a nome di tutti i genitori, delucidazioni sulla strana situazione degli alunni di Salnitro dislocati nella scuola del centro storico. Nata come scuola per l'infanzia, la struttura è priva di palestra. Le classi di primarie fanno perciò educazione fisica sul lungomare.
Il vicesindaco, facente funzioni di primo cittadino, è bene informato sul tema.
Da una risposta che, non fosse per il gran finale, salverebbe la seduta dal nulla cosmico che l'ha animata: «La scuola Dino Abbascià non è in effetti tagliata per gli studenti delle scuole elementari. Ma ci si deve adattare nell'attesa di una delle più grandi opere infrastrutturali che l'edilizia scolastica abbia mai conosciuto a Bisceglie. I lavori a Salnitro termineranno a marzo. Nel frattempo per l'attività fisica, la scuola sa che potrà utilizzare questi spazi, quelli del consiglio comunale».
Fata suggerisce alle maestre di sfruttare, per rincorrersi e saltare, la chiesa sconsacrata di Santa Croce. Un auditorium ex chiesa per giocare. Che è poi quello che pare stiano facendo, soprattutto ultimamente, un po' tutti in quell'ambiente.
La Preziosa c'è rimasta male, sebbene qualcuno le avesse suggerito, dato l'argomento del dibattito, di prenderla più sportivamente. E magari allenarsi.
Chissà che la prossima volta qualcuno, più che un microfono, non finisca per passarle una palla bollente.