Le parole di Sherazade
Il pessimismo eroico di Liliana Salerno e la poesia post-crepuscolare
La prefazione che introdurrà i sonetti di "Lupo di mare"
martedì 28 giugno 2022
Parlare di Pessimismo Eroico, per i Versi Poetici non è semplice.
Il Primo Riferimento, spontaneo, per qualunque Letterato è Leopardi, per cui viene alla mente, subito, soprattutto come Immagine, il Fiore della Ginestra, che vive, "Eroico", nel Deserto.
Considerato come grande Metafora della Poesia, campeggia nel Nostro Desiderio Letterario e ci coinvolge fin nel Profondo.
Ma cosa unisce la Poesia Post Crepuscolare alle creazioni immaginifiche dei Grandi Idilli?
Al Canto per Silvia che tesse una Tela che risulta essere una seconda Metafora della Poesia Leopardiana?
Consideriamo Marino Moretti, il Suo non essere Poeta, ma Merce o Poesia come Mercimonio, e nient'altro, quindi Poesia, e Poesia Pura.
Cos'è la Poesia?
Forse il Non essere o essere Cosa, Materico oggetto, appunto Merce; allora anche il Libro, è Fisico, è Materico, è Oggetto Fruibile, non più investito, nel Suo interno della Vita del Poeta Vate, del Vivere Inimitabile del Celeberrimo D'Annunzio.
Cosa resta alla Poesia, se non il "Ruolo" di "Guidare" l'Umanità sofferente verso la Luce, il Vero, l'Altare, il Censo Borghese e la necessità di essere e propagare sé stessa, reiterandosi?
È la Morte della Letteratura o la Sua Stessa Rinascita da Araba Fenice, al Suono di Mille "Cristalline" Habanere?
La Poesia Crepuscolare, consente l'Uso del Verso, della Metafora, del Chiasmo, fino a snodarsi nella composizione del Sonetto Classico, composto di Endecasillabi Rimati e,
solo a volte caudato.
Alla Maniera di Marino Moretti, ispirandomi al Suo "Sacro Insegnamento", ho ideato dieci Composizioni Ispirate, nella Forma del Sonetto semplicemente contando le Sillabe, anche per ricordare a Tutti che la Poesia non è solo Canto Lirico, frutto spontaneo o Istinto, ma anche Fantasia Bislacca, coniugata con l'Aritmetica che conduce, immediatamente al Senso del Ritmo musicale e nel Gusto, fresco ed incandescente di Versi Ordinati in Fasci di Parole.
Parole Minime, Semplici, Post Crepuscolari!
Poesie nello Spazio concesso dal Piano Cartesiano, formato, esso Stesso, da Fasci Circolari di Versi, fatti di Parole Poetiche, scandite in sillabe Aritmetiche e musicali; le Parole, appunto, "Poetiche" delle Mie Poesie.
Anche un Bambino, con righello e penna può smontare e Montare un Sonetto, può contare le Sillabe e farne il proprio gioco: segno che l'Arte è in tutti, ma come Talento da scoprire, da far fruttare, come dice la Parabola Evangelica, che ribadisce la Sacralità della Poesia, il Ruolo, finalmente ricostruito ed intatto del Poeta Vate; del Poeta che, come Freddie Mercury educa il Suo Pubblico al consenso, all'Applauso costante al proprio apparire, al corpo che si fa Statua, Nuda, Neoclassica.
Sarebbe Neoclassico anche Freddie Mercury?
Io direi, piuttosto Metastasiano,: "E chi non sa Far Maraviglia, Vada alla Striglia!"[1]
Meravigliose sono le sue Canzoni, poetici i versi cantati, poetici i Dischi Venduti che hanno fatto di Lui un Multimiliardario;
Post Crepuscolari i materici Dischi in Vinile ed in CD, le copie Vendute, la Musica in Vendita, l'Arte, che, come per Marino Moretti è Merce!
Perciò lasciatemi essere Post-Crepuscolare e Materica, perché l'Arte con la A Maiuscola, al giorno d'oggi, deve permettersi di essere Merce e null'Altro, ma è nella vendita del Libro, che, al Momento, l'Uomo s'India.
Il Primo Riferimento, spontaneo, per qualunque Letterato è Leopardi, per cui viene alla mente, subito, soprattutto come Immagine, il Fiore della Ginestra, che vive, "Eroico", nel Deserto.
Considerato come grande Metafora della Poesia, campeggia nel Nostro Desiderio Letterario e ci coinvolge fin nel Profondo.
Ma cosa unisce la Poesia Post Crepuscolare alle creazioni immaginifiche dei Grandi Idilli?
Al Canto per Silvia che tesse una Tela che risulta essere una seconda Metafora della Poesia Leopardiana?
Consideriamo Marino Moretti, il Suo non essere Poeta, ma Merce o Poesia come Mercimonio, e nient'altro, quindi Poesia, e Poesia Pura.
Cos'è la Poesia?
Forse il Non essere o essere Cosa, Materico oggetto, appunto Merce; allora anche il Libro, è Fisico, è Materico, è Oggetto Fruibile, non più investito, nel Suo interno della Vita del Poeta Vate, del Vivere Inimitabile del Celeberrimo D'Annunzio.
Cosa resta alla Poesia, se non il "Ruolo" di "Guidare" l'Umanità sofferente verso la Luce, il Vero, l'Altare, il Censo Borghese e la necessità di essere e propagare sé stessa, reiterandosi?
È la Morte della Letteratura o la Sua Stessa Rinascita da Araba Fenice, al Suono di Mille "Cristalline" Habanere?
La Poesia Crepuscolare, consente l'Uso del Verso, della Metafora, del Chiasmo, fino a snodarsi nella composizione del Sonetto Classico, composto di Endecasillabi Rimati e,
solo a volte caudato.
Alla Maniera di Marino Moretti, ispirandomi al Suo "Sacro Insegnamento", ho ideato dieci Composizioni Ispirate, nella Forma del Sonetto semplicemente contando le Sillabe, anche per ricordare a Tutti che la Poesia non è solo Canto Lirico, frutto spontaneo o Istinto, ma anche Fantasia Bislacca, coniugata con l'Aritmetica che conduce, immediatamente al Senso del Ritmo musicale e nel Gusto, fresco ed incandescente di Versi Ordinati in Fasci di Parole.
Parole Minime, Semplici, Post Crepuscolari!
Poesie nello Spazio concesso dal Piano Cartesiano, formato, esso Stesso, da Fasci Circolari di Versi, fatti di Parole Poetiche, scandite in sillabe Aritmetiche e musicali; le Parole, appunto, "Poetiche" delle Mie Poesie.
Anche un Bambino, con righello e penna può smontare e Montare un Sonetto, può contare le Sillabe e farne il proprio gioco: segno che l'Arte è in tutti, ma come Talento da scoprire, da far fruttare, come dice la Parabola Evangelica, che ribadisce la Sacralità della Poesia, il Ruolo, finalmente ricostruito ed intatto del Poeta Vate; del Poeta che, come Freddie Mercury educa il Suo Pubblico al consenso, all'Applauso costante al proprio apparire, al corpo che si fa Statua, Nuda, Neoclassica.
Sarebbe Neoclassico anche Freddie Mercury?
Io direi, piuttosto Metastasiano,: "E chi non sa Far Maraviglia, Vada alla Striglia!"[1]
Meravigliose sono le sue Canzoni, poetici i versi cantati, poetici i Dischi Venduti che hanno fatto di Lui un Multimiliardario;
Post Crepuscolari i materici Dischi in Vinile ed in CD, le copie Vendute, la Musica in Vendita, l'Arte, che, come per Marino Moretti è Merce!
Perciò lasciatemi essere Post-Crepuscolare e Materica, perché l'Arte con la A Maiuscola, al giorno d'oggi, deve permettersi di essere Merce e null'Altro, ma è nella vendita del Libro, che, al Momento, l'Uomo s'India.
[1] Giovan Battista Marino, La Murtoleide, Fischiate, Torino, 1608