Memorie di un amore
Colpo di fulmine
Le poesie di Liliana Salerno
venerdì 2 aprile 2021
Cadde nel Sole
la Veste Purpurea,
che assorbiva
sale e calore,
mentre, con i Polsi ardenti,
nella Nostra Infantile
Tenera Età,
giocavi, nel Lido,
a Calcio Balilla.
Un secchio d'acqua
scagliato dall'Alto
interruppe il Gioco!,
mostrando l'Ira
nel Tuo Profilo tagliente,
Greco,
di Vaso Canopo,
adirato;
le labbra strette,
in una feroce Bestemmia,
tra le Risa, insulse,
degli "Amici".
Non ti sfuggiva
l'espressione del mio volto,
l'oltraggio imperdonabile,
stampato sul Mio viso,
e, per un Attimo,
l'incontro,
impossibile da sostenere,
del Nostro Sguardo,
dei Nostri Occhi,
Adirati e Felici,
un palpito del Cuore;
il senso di un valzer,
antico,
nutrito
di Tenerezza e Amore,
all'Improvviso
ti rese impavido,
ti ridonò il Sorriso!,
mozzando il Fiato,
nel diaframma contratto,
nel Suono metallico
del Jukebox
che proponeva un hard Rock,
che ripeteva nasale:
"Sex and rock
and Rock n'roll!
cancellando
il riso inutile,
perso sulla bocca
degli Stolti.
E la porpora incontrollabile
delle Mie guance,
lo sguardo basso,
il Tuo, il MIo,
si specchiava
nel verde spumeggiante
dell'Onda a Riva
e dei Tuoi occhi
trafitti
quanto i miei,
testimone
del Tuo folle,
Terribile,
Solitario, Possessivo
Amore,
per Me, solo per Me,
sempre per Me.
Nuovo appuntamento con la rubrica "Memorie di un amore" di Liliana Salerno martedì 6 aprile
la Veste Purpurea,
che assorbiva
sale e calore,
mentre, con i Polsi ardenti,
nella Nostra Infantile
Tenera Età,
giocavi, nel Lido,
a Calcio Balilla.
Un secchio d'acqua
scagliato dall'Alto
interruppe il Gioco!,
mostrando l'Ira
nel Tuo Profilo tagliente,
Greco,
di Vaso Canopo,
adirato;
le labbra strette,
in una feroce Bestemmia,
tra le Risa, insulse,
degli "Amici".
Non ti sfuggiva
l'espressione del mio volto,
l'oltraggio imperdonabile,
stampato sul Mio viso,
e, per un Attimo,
l'incontro,
impossibile da sostenere,
del Nostro Sguardo,
dei Nostri Occhi,
Adirati e Felici,
un palpito del Cuore;
il senso di un valzer,
antico,
nutrito
di Tenerezza e Amore,
all'Improvviso
ti rese impavido,
ti ridonò il Sorriso!,
mozzando il Fiato,
nel diaframma contratto,
nel Suono metallico
del Jukebox
che proponeva un hard Rock,
che ripeteva nasale:
"Sex and rock
and Rock n'roll!
cancellando
il riso inutile,
perso sulla bocca
degli Stolti.
E la porpora incontrollabile
delle Mie guance,
lo sguardo basso,
il Tuo, il MIo,
si specchiava
nel verde spumeggiante
dell'Onda a Riva
e dei Tuoi occhi
trafitti
quanto i miei,
testimone
del Tuo folle,
Terribile,
Solitario, Possessivo
Amore,
per Me, solo per Me,
sempre per Me.
Nuovo appuntamento con la rubrica "Memorie di un amore" di Liliana Salerno martedì 6 aprile