Memorie di un amore
Il dubbio
Le poesie di Liliana Salerno
martedì 23 giugno 2020
Chiamato Amore,
Longevo Assente,
(e Satiro Pagano!),
il Sentimento
che ha legato
i Nostri Occhi,
in sguardi gelidi,
selvatici;
che ha guidato
le Nostre Mani,
ed il Nostro Domani,
per i Morbidi
sentieri della Pelle,
che ha nutrito
le Nostre Menti
di pensieri Nostrani,
ma sensuali
e candidi;
…proteso in Volo,
contro un Cielo Pagano,
non badare
all'aquilone,
impigliato nei Rami.
Tentò il Volo
per baciare il Sole,
e l'albero,
premuroso,
che potesse ritornarti,
immantinente
Frenò il suo Volo.
Ali di Cera,
Ali di Plexiglass
o di Cartone,
sfruttarono e frenarono
i Venti,
piegati,
nell'andare Naturale..
Perché Tu,
Ninfa Silvestre,
giochi col Fuoco?
Come la Lucertola,
che, esposta la sua Pelle,
al Sole, brama del Tornare.
L'Occhio del Falco
guarda lontano,
e non scende…
Sarà Tempesta
fra i Cieli?!
Perché la Mia Nave
oscilla nel Buio,
distratto Satiro
Assassino?
Ha detto la "gente"
che la Fata
ha saputo
del Vs. Perdono,
eppure, non cede!
…e non cade!!!
Canta come brocca percossa,
come cassa armonica,
intaccata e stonata.
Accenna un Assolo,
con dita affilate,
ma tuffate nel Cacao.
Illeggibile mano,
conservi un segreto:
sono già in viaggio
nell'Ade,
non ti voltare,
piccolo Bengalino,
perché ancora non so,
se, tornato il Sole,
sarò ancora Tua.
Longevo Assente,
(e Satiro Pagano!),
il Sentimento
che ha legato
i Nostri Occhi,
in sguardi gelidi,
selvatici;
che ha guidato
le Nostre Mani,
ed il Nostro Domani,
per i Morbidi
sentieri della Pelle,
che ha nutrito
le Nostre Menti
di pensieri Nostrani,
ma sensuali
e candidi;
…proteso in Volo,
contro un Cielo Pagano,
non badare
all'aquilone,
impigliato nei Rami.
Tentò il Volo
per baciare il Sole,
e l'albero,
premuroso,
che potesse ritornarti,
immantinente
Frenò il suo Volo.
Ali di Cera,
Ali di Plexiglass
o di Cartone,
sfruttarono e frenarono
i Venti,
piegati,
nell'andare Naturale..
Perché Tu,
Ninfa Silvestre,
giochi col Fuoco?
Come la Lucertola,
che, esposta la sua Pelle,
al Sole, brama del Tornare.
L'Occhio del Falco
guarda lontano,
e non scende…
Sarà Tempesta
fra i Cieli?!
Perché la Mia Nave
oscilla nel Buio,
distratto Satiro
Assassino?
Ha detto la "gente"
che la Fata
ha saputo
del Vs. Perdono,
eppure, non cede!
…e non cade!!!
Canta come brocca percossa,
come cassa armonica,
intaccata e stonata.
Accenna un Assolo,
con dita affilate,
ma tuffate nel Cacao.
Illeggibile mano,
conservi un segreto:
sono già in viaggio
nell'Ade,
non ti voltare,
piccolo Bengalino,
perché ancora non so,
se, tornato il Sole,
sarò ancora Tua.