Memorie di un amore
Il responso
Le poesie di Liliana Salerno
sabato 5 gennaio 2019
Nulla teme
il Nostro Amor Profano,
nulla geme
il suo Latrato Umano.
Tace il Giorno
l'Eterno suo Splendore,
della Notte
il Silente viaggio, d'Amore.
Tace il Labbro
baci da Assassino.
Canta il Verbo
sorrisi da Bambino.
In solitaria malinconia,
Martini e Penna,
sorseggiano
Armonia.
Baci silenti,
Baci Rubati,
ma dalle labbra
desiderati.
Agave antica,
chiesi il Perdono,
Agave amica,
mi desti un dono:
la meraviglia
della Tristezza,
nata in Versilia,
in Santa Amarezza.
Diamanti e Ruggine,
canta LA SCHIAVA,
Ruggine e Fuligine,
Fuligine, e Pietra.
... e nella notte
hai nascosto le carte,
hai sottratto gli assi,
alla Tenera Madre;
ne hai compreso il responso,
e silente attendi,
col volto sul cuscino,
che io mi svegli,
e riprenda
ad Amare.
Perché ti distrai,
Assente Longevo?
Perché tradirai,
Pettirosso Spartano?
Indosso i Panni,
di una Austera Regina,
gelida protettrice dei ghiacci!
Guardo lo specchio,
che nulla tace
sulla Mia "diversa" Bellezza!
... e la Madre,
in attesa di Proserpina,
che amorevole,
la conduca negli Inferi,
ha composto
il Responso più nuovo:
l'Eremita sormontato
Da un 10 di Spade,
il Bagatto
libero di agire,
sotto l'Egida
di una inviolata
Imperatrice.
Un Pettirosso Spartano,
che sorride
alla Luna,
gli Amanti
e una Rosa,
che chiudono il Cerchio.
La Madre è serena,
Fiduciosa ti osserva,
e, tra le labbra,
sul cerchio da ricamo,
sottili,
nel Silenzio,
all'Orecchio,
Ti sussurra,
come un segreto
intatto e prezioso,
il mio
giovane, troppo amato,
Nome.
il Nostro Amor Profano,
nulla geme
il suo Latrato Umano.
Tace il Giorno
l'Eterno suo Splendore,
della Notte
il Silente viaggio, d'Amore.
Tace il Labbro
baci da Assassino.
Canta il Verbo
sorrisi da Bambino.
In solitaria malinconia,
Martini e Penna,
sorseggiano
Armonia.
Baci silenti,
Baci Rubati,
ma dalle labbra
desiderati.
Agave antica,
chiesi il Perdono,
Agave amica,
mi desti un dono:
la meraviglia
della Tristezza,
nata in Versilia,
in Santa Amarezza.
Diamanti e Ruggine,
canta LA SCHIAVA,
Ruggine e Fuligine,
Fuligine, e Pietra.
... e nella notte
hai nascosto le carte,
hai sottratto gli assi,
alla Tenera Madre;
ne hai compreso il responso,
e silente attendi,
col volto sul cuscino,
che io mi svegli,
e riprenda
ad Amare.
Perché ti distrai,
Assente Longevo?
Perché tradirai,
Pettirosso Spartano?
Indosso i Panni,
di una Austera Regina,
gelida protettrice dei ghiacci!
Guardo lo specchio,
che nulla tace
sulla Mia "diversa" Bellezza!
... e la Madre,
in attesa di Proserpina,
che amorevole,
la conduca negli Inferi,
ha composto
il Responso più nuovo:
l'Eremita sormontato
Da un 10 di Spade,
il Bagatto
libero di agire,
sotto l'Egida
di una inviolata
Imperatrice.
Un Pettirosso Spartano,
che sorride
alla Luna,
gli Amanti
e una Rosa,
che chiudono il Cerchio.
La Madre è serena,
Fiduciosa ti osserva,
e, tra le labbra,
sul cerchio da ricamo,
sottili,
nel Silenzio,
all'Orecchio,
Ti sussurra,
come un segreto
intatto e prezioso,
il mio
giovane, troppo amato,
Nome.