Memorie di un amore
Lettera
Le poesie di Liliana Salerno
sabato 11 maggio 2019
Era d'Estate,
o è Primavera?
La prima viola
È spuntata tra l'erba,
e da Domani,
l'Amerà il Cielo.
Anch'io Ti Amo,
nei cieli di Dicembre,
Docile Asmodeo.
Cieli ottusi,
intrisi di nebbia grigia,
che dicono al Mondo,
ottuso mondo,
che mi Ami ancora,
come Io t'Amerei!
Amo la Viola,
il Violoncello e il Violino.
Amo Te stesso,
in un languore cretino.
Amo Tua Madre,
che ormai,
per sempre mi appartiene!
Gioca il Tuo giorno,
o vetusto,
Amante Latino.
Le mie mani Ateniesi
Ti accolgono invano
Vano, vano, ano, dice l'Eco,
istupidita dal ritorno
della Tua Magnificenza.
Amare lacrime,
Terra Amara,
perché:
"Se Sparta piange,
Atene non ride"
Ride Atena,
della Stupidità Nostra,
ride da matta,
ride sorniona,
del tuo Atteso ritorno,
e gode con me,
che attendo,
il tuo acuto
escamotage,
quello che da sempre
mi ha portata a Te.
Ridi ancora,
se riesci a ridere,
delle mie labbra
ostili ai tuoi baci,
ai fremiti frigidi
della mia stremata Natura.
Ti rifiuto come Amante,
come Uomo,
come gioco della mente,
e ti cerco, come sempre:
"Odi et Amo"
Tornerai, o non tornerai?
L'Attesa è dura,
e mi vede senziente.
Bacioni
o è Primavera?
La prima viola
È spuntata tra l'erba,
e da Domani,
l'Amerà il Cielo.
Anch'io Ti Amo,
nei cieli di Dicembre,
Docile Asmodeo.
Cieli ottusi,
intrisi di nebbia grigia,
che dicono al Mondo,
ottuso mondo,
che mi Ami ancora,
come Io t'Amerei!
Amo la Viola,
il Violoncello e il Violino.
Amo Te stesso,
in un languore cretino.
Amo Tua Madre,
che ormai,
per sempre mi appartiene!
Gioca il Tuo giorno,
o vetusto,
Amante Latino.
Le mie mani Ateniesi
Ti accolgono invano
Vano, vano, ano, dice l'Eco,
istupidita dal ritorno
della Tua Magnificenza.
Amare lacrime,
Terra Amara,
perché:
"Se Sparta piange,
Atene non ride"
Ride Atena,
della Stupidità Nostra,
ride da matta,
ride sorniona,
del tuo Atteso ritorno,
e gode con me,
che attendo,
il tuo acuto
escamotage,
quello che da sempre
mi ha portata a Te.
Ridi ancora,
se riesci a ridere,
delle mie labbra
ostili ai tuoi baci,
ai fremiti frigidi
della mia stremata Natura.
Ti rifiuto come Amante,
come Uomo,
come gioco della mente,
e ti cerco, come sempre:
"Odi et Amo"
Tornerai, o non tornerai?
L'Attesa è dura,
e mi vede senziente.
Bacioni