Memorie di un amore
Onanismo muliebre
Le poesie di Liliana Salerno
sabato 25 agosto 2018
11.14
L'amore di cui parla
la Gente,
Longevo Assente,
non conosce la brezza del Mare
nitida
che arrossisce tra i fili dei Tuoi capelli,
e li bagna di stanca rugiada...
persa o venduta nel violino del Clochard,
che tende il palmo a Te,
che invece, inesausto,
cerchi Me,
Satiro bambino...
Violenza per le strade,
Violenza sulle donne;
conosce i Miei passi incerti,
e la Tua Solitudine di Uomo.
Quando ci rivedremo,
Tenero Amante?
Chiedo venia al Tempo,
che, tristo, ci assomiglia...
scande il Minuto, imbraccia la Forbice,
e cade il colpo feroce
sull'Acacia
che tarda si intrattiene
a bere fiele e torba.
Ti abbraccio piano,
nel cuscino adolescente,
persa nel verso pagano
di un Rito,
Solare,
e silente,
attratto
dalle mie mani,
gonfie.
la Gente,
Longevo Assente,
non conosce la brezza del Mare
nitida
che arrossisce tra i fili dei Tuoi capelli,
e li bagna di stanca rugiada...
persa o venduta nel violino del Clochard,
che tende il palmo a Te,
che invece, inesausto,
cerchi Me,
Satiro bambino...
Violenza per le strade,
Violenza sulle donne;
conosce i Miei passi incerti,
e la Tua Solitudine di Uomo.
Quando ci rivedremo,
Tenero Amante?
Chiedo venia al Tempo,
che, tristo, ci assomiglia...
scande il Minuto, imbraccia la Forbice,
e cade il colpo feroce
sull'Acacia
che tarda si intrattiene
a bere fiele e torba.
Ti abbraccio piano,
nel cuscino adolescente,
persa nel verso pagano
di un Rito,
Solare,
e silente,
attratto
dalle mie mani,
gonfie.