Memorie di un amore
Profano amore
Le poesie di Liliana Salerno
mercoledì 20 marzo 2019
Certezza
chiedevo al Mare,
turbato,
irato
nel suo solitario
andare.
Certezza
chiedevo al tuo volto
maligno,
di Satiro Bambino.
Inette labbra
Ti sorrisero,
lascivo Amante,
e persero colore
nella Notte insidiosa,
tra i veli
del Talamo Assente,
Armato Amante.
Piangesti di Noia
e di gioia pagasti
il Fio di amare sventure.
Dove hai partorito
le Note e le Stelle?
Dove hai sottratto
Procaci Baci
alla Notte?
Con Te,
mano nella mano,
percorsi gli Inferi
nelle vesti
Assenti di Proserpina
e delle giovani
amanti di Asmodeo,
Lurido & Diavolo,
imperituro Assente,
passivo Amante.
T'Amo
perché non sai
cosa
a Te, mi incatena.
Quale matassa,
quale filo
da dipanare
porta la mente
a volare
e giocare.
T'amo e non sai
delle mie Unghie amare,
dei miei denti,
ottusi e calcarei,
delle mie povere ossa,
fradice di Neve
e nebbia settembrina.
T'amo e non sai
di queste parole
Assenti,
dei pensieri sonnolenti
che schiuse
triste,
l'Amara Stagione.
T'amo e non sai
dell'orologio fermo,
della Stazione,
del treno impietoso
che mi sottrasse a Te.
T'amo e non sai
le parole
di Dio,
che suggellò
e benedisse
il Nostro
profano Amore.
chiedevo al Mare,
turbato,
irato
nel suo solitario
andare.
Certezza
chiedevo al tuo volto
maligno,
di Satiro Bambino.
Inette labbra
Ti sorrisero,
lascivo Amante,
e persero colore
nella Notte insidiosa,
tra i veli
del Talamo Assente,
Armato Amante.
Piangesti di Noia
e di gioia pagasti
il Fio di amare sventure.
Dove hai partorito
le Note e le Stelle?
Dove hai sottratto
Procaci Baci
alla Notte?
Con Te,
mano nella mano,
percorsi gli Inferi
nelle vesti
Assenti di Proserpina
e delle giovani
amanti di Asmodeo,
Lurido & Diavolo,
imperituro Assente,
passivo Amante.
T'Amo
perché non sai
cosa
a Te, mi incatena.
Quale matassa,
quale filo
da dipanare
porta la mente
a volare
e giocare.
T'amo e non sai
delle mie Unghie amare,
dei miei denti,
ottusi e calcarei,
delle mie povere ossa,
fradice di Neve
e nebbia settembrina.
T'amo e non sai
di queste parole
Assenti,
dei pensieri sonnolenti
che schiuse
triste,
l'Amara Stagione.
T'amo e non sai
dell'orologio fermo,
della Stazione,
del treno impietoso
che mi sottrasse a Te.
T'amo e non sai
le parole
di Dio,
che suggellò
e benedisse
il Nostro
profano Amore.