Memorie di un amore
Strade del Ritorno
Le poesie di Liliana Salerno
giovedì 15 novembre 2018
Paradisi di Latte
&
Miele,
scoprono altri Uomini,
illuso Assente, avvolto
di brina Muliebre,
languida, lasciva
e viscida,
traccia di Lumaca.
Immantinente
appare il Giorno,
dipana
la Rugiada Antica
che hai
tra le Ciglia,
Aurorale
&
Spartana.
Incauto Angelo
dalle Ali di Cera,
voli ignaro
verso il Cielo terso,
del primo Autunno.
... e la Madre
Ti sostiene il Viso,
così verace
nella Mia Memoria.
Nessuna Ferula
sostiene il Tuo guscio,
e l'Acacia Montaliana,
scopre, intatte,
le Mie, diverse, Avventure.
Fedeltà che non ti ho promesso.
Fedeltà che non so mantenere.
Fedeltà del Mio non nuovo
Vivere
Ateniese,
rorido di pensieri gratuiti,
ma, pedissequamente, uguali,
Finti come la Rosa di Ronsard
che sussurra piano,
al Tuo orecchio Spartano:
"Mignonne, allons voir, si la Rose,
qui ce matin avait déclose
sa robe de pourpre au soleil,
a point perdu, cette vesprée,
les plis de sa robe pourprée,
et son teint au votre pareil".
Baciami Assassino Spartano
e
non credere alle braccia menzoniere
delle donne da poco
che sostengono di amarti ancora.
E' menzogna il Sesso Spartano,
è finto quanto il Gioco
intessuto
dalle Mie labbra
Ateniesi.
... e la Madre in panico,
paziente, ti legge le Carte,
cercando
l'Imperatrice,
la Moglie,
e la Bambina
dalla paglietta rosa,
che ti sorrideva
da lontano,
amandoti sincera.
Dove sei,
Tenero e perduto
Marito dei giochi adolescenziali?
Dove sei, perduto Asmodeo?
Hai perso le Chiavi,
smarrito il Cellulare,
e nuoti in un Mare
in Tempesta.
Il Mare dei Nostri
Dolorosi ricordi
delle remore
dei rimorsi,
che hanno reso impossibile
la Nostra Storia,
intrisa di Tristezza.
Non puoi entrare in Casa,
Ti è precluso il Letto ...
E stai valutando attento,
le Strade del Ritorno.
&
Miele,
scoprono altri Uomini,
illuso Assente, avvolto
di brina Muliebre,
languida, lasciva
e viscida,
traccia di Lumaca.
Immantinente
appare il Giorno,
dipana
la Rugiada Antica
che hai
tra le Ciglia,
Aurorale
&
Spartana.
Incauto Angelo
dalle Ali di Cera,
voli ignaro
verso il Cielo terso,
del primo Autunno.
... e la Madre
Ti sostiene il Viso,
così verace
nella Mia Memoria.
Nessuna Ferula
sostiene il Tuo guscio,
e l'Acacia Montaliana,
scopre, intatte,
le Mie, diverse, Avventure.
Fedeltà che non ti ho promesso.
Fedeltà che non so mantenere.
Fedeltà del Mio non nuovo
Vivere
Ateniese,
rorido di pensieri gratuiti,
ma, pedissequamente, uguali,
Finti come la Rosa di Ronsard
che sussurra piano,
al Tuo orecchio Spartano:
"Mignonne, allons voir, si la Rose,
qui ce matin avait déclose
sa robe de pourpre au soleil,
a point perdu, cette vesprée,
les plis de sa robe pourprée,
et son teint au votre pareil".
Baciami Assassino Spartano
e
non credere alle braccia menzoniere
delle donne da poco
che sostengono di amarti ancora.
E' menzogna il Sesso Spartano,
è finto quanto il Gioco
intessuto
dalle Mie labbra
Ateniesi.
... e la Madre in panico,
paziente, ti legge le Carte,
cercando
l'Imperatrice,
la Moglie,
e la Bambina
dalla paglietta rosa,
che ti sorrideva
da lontano,
amandoti sincera.
Dove sei,
Tenero e perduto
Marito dei giochi adolescenziali?
Dove sei, perduto Asmodeo?
Hai perso le Chiavi,
smarrito il Cellulare,
e nuoti in un Mare
in Tempesta.
Il Mare dei Nostri
Dolorosi ricordi
delle remore
dei rimorsi,
che hanno reso impossibile
la Nostra Storia,
intrisa di Tristezza.
Non puoi entrare in Casa,
Ti è precluso il Letto ...
E stai valutando attento,
le Strade del Ritorno.