Memorie di un amore
Ti donai una rosa
Le poesie di Liliana Salerno
venerdì 24 aprile 2020
18.32
Ehi! Ciccia Mia,
Ciccia Mia!
Sbagliasti una sola
cosa,
quel giorno, Ciccia Mia!
Non avresti dovuto dire
di si!
Si al Mio ciao!
Al Mio esperto
maramiao!
"La Sventurata rispose",
scrisse Manzoni,
e, come Lucia,
incominciasti inconsapevole,
a tremare!
«Che donna strana!», pensasti
allora, «canta per strada,
conosce l'aurora»,
e, da quel giorno,
iniziò una storia,
di donne stalkerizzate,
ed, in passato, male amate!
Le accoglie, ogni giorno,
il Mare,
che rugge, e tuona,
e sa, di voler amare.
Amare per Amore,
è una Rosa Finta,
Frigida creatura,
casalinga, Frigida,
e Finta di Natura!
T'andò male,
quel giorno,
Ciccia Mia!
Avesse avuto un Uomo
le attenzioni che ho
per Te!
T'andò male,
Ciccia Mia;
Io, Ateniese, Frigida
e pagana,
affronto il mondo
ed il Mare,
perché non so più Amare
l'Uomo,
e, men che meno la Donna.
Cerco un Amore
Spartano,
nei tratti oscuri,
di un prudente villano,
che abbia Nome
di Diavolo;
una Rosa Finta,
nella Tua Mano.
Dicesti si, quel giorno,
Ciccia Mia,
e la mia storia ottusa,
di genere profano,
Ti donai per intero,
per Amicizia sincera.
Volle il Verbo,
e fu per Amore
di un Uomo,
come il Mio,
ormai Assente.
Piansi il pianto di Patroclo,
della moglie d'Achille,
del suo piccolo bimbo
prigioniero,
delle Tue lacrime Corinzie,
Ciccia Mia!,
del Tuo pensiero.
…e ti donai una Rosa Vera,
Vera e Spartana,
l'unica
che possa,
in fede,
Testimone del Mio Amore,
parlarti della Mia Unica Dolcezza.
Amore e Attesa!
Lacrime si!, ma Amicizia sincera.
Ciccia Mia!
Sbagliasti una sola
cosa,
quel giorno, Ciccia Mia!
Non avresti dovuto dire
di si!
Si al Mio ciao!
Al Mio esperto
maramiao!
"La Sventurata rispose",
scrisse Manzoni,
e, come Lucia,
incominciasti inconsapevole,
a tremare!
allora, «canta per strada,
e, da quel giorno,
iniziò una storia,
di donne stalkerizzate,
ed, in passato, male amate!
Le accoglie, ogni giorno,
il Mare,
che rugge, e tuona,
e sa, di voler amare.
Amare per Amore,
è una Rosa Finta,
Frigida creatura,
casalinga, Frigida,
e Finta di Natura!
T'andò male,
quel giorno,
Ciccia Mia!
Avesse avuto un Uomo
le attenzioni che ho
per Te!
T'andò male,
Ciccia Mia;
Io, Ateniese, Frigida
e pagana,
affronto il mondo
ed il Mare,
perché non so più Amare
l'Uomo,
e, men che meno la Donna.
Cerco un Amore
Spartano,
nei tratti oscuri,
di un prudente villano,
che abbia Nome
di Diavolo;
una Rosa Finta,
nella Tua Mano.
Dicesti si, quel giorno,
Ciccia Mia,
e la mia storia ottusa,
di genere profano,
Ti donai per intero,
per Amicizia sincera.
Volle il Verbo,
e fu per Amore
di un Uomo,
come il Mio,
ormai Assente.
Piansi il pianto di Patroclo,
della moglie d'Achille,
del suo piccolo bimbo
prigioniero,
delle Tue lacrime Corinzie,
Ciccia Mia!,
del Tuo pensiero.
…e ti donai una Rosa Vera,
Vera e Spartana,
l'unica
che possa,
in fede,
Testimone del Mio Amore,
parlarti della Mia Unica Dolcezza.
Amore e Attesa!
Lacrime si!, ma Amicizia sincera.