Morte di un gettonista. <span>Foto Immagine generata con AI</span>
Morte di un gettonista. Foto Immagine generata con AI
Morte di un gettonista

Capitolo ventesimo

Giallo a puntate firmato dal dott. Antonio Marzano

«Prego, si accomodi.»
«Dottore, sono Flavia, la caposala della Chirurgia.»
Non riesco a trattenere il mio sguardo di ammirazione.
«Dottore, sono preoccupata, molto preoccupata. L'omicidio del giovane Mustafà Rambaied mi ha destabilizzata… non ce la faccio a tenermi tutto dentro, ma non voglio accusare nessuno, né voglio che ci siano fraintendimenti.»
«Mi chiedo anche se io stia facendo bene, tuttavia preferisco parlare con lei piuttosto che con il Commissario di Polizia.»
Le sottili labbra di Flavia hanno un tremito. I suoi capelli biondi, lunghi e lisci, si scompongono mentre racconta. Le mani si muovono nervosamente sulla scrivania, la voce è incerta e gli occhi si inumidiscono di lacrime. Poi le lacrime scendono lungo il viso, e una smorfia di dolore le fa perdere molto della sua femminilità. Ho l'impressione che voglia essere rassicurata, ma non riesco a dire nulla. Incrocia le braccia sul petto e serra le labbra, come a volersi chiudere in un silenzio ostile.
«Ho paura che possa aver fatto una fesseria… ma se dovesse averla fatta, non mi ha detto niente ed io non ne so assolutamente nulla.»
«Non sono una sua complice.»
«Signora Flavia, a chi si riferisce?»
«Al dottor Enrico Ancona, il mio primario… il primario della Chirurgia.»
«E quali elementi ha lei in possesso per fare un'accusa così grave?»
«Dottor Traini… il dottor Ancona ed io abbiamo una relazione.»
«E allora?»
«Credo che sia stato il secondo giorno dall'arrivo di Mustafà che il giovane dottore è salito in Chirurgia, sia per presentarsi al chirurgo, sia perché gli avrebbe chiesto una consulenza per un bambino che Mustafà aveva ricoverato per un addome acuto.»
«Quando Mustafà è arrivato, io avevo dimenticato di chiudere bene la porta della stanza e sono certa che lui abbia sentito tutto.»
«Sentito cosa?»
«Be'… sentito i nostri gemiti… insomma, ha capito bene. E il nostro amplesso è durato tanto ed è stato molto intenso.»
«Ma Mustafà, piuttosto che andare via, ha preferito rimanere in attesa che noi finissimo, perché voleva – e doveva – parlare con il Primario.»
«Tanto che poi ha bussato alla porta ed è entrato in stanza, così, senza incertezze e senza scusarsi.»
«Noi ci siamo rimessi in ordine il più in fretta possibile, ma lui poi ha detto: "Dottore, ho aspettato fuori, ma ho bisogno che venga a visitare un bambino. Non vorrei che avesse un'appendicite con peritonite, perché sta malissimo e ha febbre alta."»
«Ci è sembrato così ingenuo e disarmante che noi siamo rimasti basiti.»
«Eppure, dopo la visita, il dottor Ancona ha iniziato a sospettare che quello di Mustafà non fosse un comportamento da ingenuo, ma da furbo, e che poi potesse innescare una serie di ricatti o altro.»
«Flavia, e lei crede che per aver ascoltato un vostro incontro amoroso, il dottor Ancona abbia potuto decidere di uccidere Mustafà?»
«Flavia… ma per favore… Da quanto tempo va avanti questa vostra storia?»
«Da circa tre anni.»
«E non crede che ormai non sia di dominio di tutto l'ospedale?»
«Io credo che anche la moglie ed i figli ne siano a conoscenza.»
«E questo perché può capitare – e capita molto spesso – che tra un medico ed un'infermiera vi sia una relazione extraconiugale. Sia perché, e lei lo sa molto bene, è una donna giovane ed avvenente, per cui la relazione con il suo primario… ci sarebbe stato da meravigliarsi se non ci fosse stata, non crede?»
Il viso di Flavia riprende il suo colorito roseo. I tratti del suo volto si distendono, un leggero sorriso compare sulle sue labbra. Con un lieve movimento del capo, riporta i capelli in ordine e la sua prorompente femminilità viene fuori, scivolando in una sensualità tanto esplosiva quanto appagata.
«Flavia, stia tranquilla, le sue sono preoccupazioni ingiustificate.»
«E allora lei crede che Enrico non abbia fatto nulla?»
«La certezza non posso dargliela. Ne parlerò quanto prima con il Commissario Giacinto, ma credo che anche lui sarà d'accordo con me.»
«Sono storie che succedono da sempre e dappertutto. Si sussurra che il primario della Medicina ha da anni una relazione con la caposala della Pediatria, e l'aiuto dell'Ostetricia ha una relazione sia con un'infermiera del suo reparto, sia con una dirigente sanitaria.»
«Lo vede?!»
«Vada, vada, signora Flavia. Lei è sposata?»
«Certo! Mio marito è il primario della Neurologia.»
«E allora stia più che tranquilla, perché suo marito si sarà già "arrangiato"… ed anche da parecchio tempo.»
Flavia ha un moto di stizza… ma poi riprende il suo portamento e…
«Grazie, dottore.»
E si allontana con un passo da tigre del Bengala.
Satir si era prudentemente e discretamente nascosto in bagno, aveva sentito tutto, ed una volta uscita Flavia ricompare comunque serio e preoccupato.
«Dittori… dottori… io non sarei stato così rassicurante con l'infermiera… non si sa mai.»
«Hai ragione, Satir… ma lei così – anzi, loro così – riprenderanno ancora con più ardore ed imprudenza i loro incontri clandestini, in modo che, se poi avessero fatto qualcosa insieme come complici, noi, dopo aver parlato con Giacinto e richiamato la signora Flavia per un interrogatorio – vista la sua fragilità – lo verremmo a scoprire.»
«E poi, Satir, ho dato per scontato che lo "strombazzo clandestino" sia ormai un fatto comune e sdoganato. Ma non credo sia proprio così.»
«Certo, in questo ospedale di Randolfi ho l'impressione che ne combinino di tutti i colori. E se hanno sdoganato il rapporto clandestino come una consuetudine normale, per arrivare ad uccidere, il povero Mustafà potrebbe aver visto o sentito ben altro che fatti di sesso.»
«Potrebbe centrare corruzione, tangenti… di cui lui non avrebbe mai dovuto sapere.»
«Non credi, Satir?»
«Sì… credo di sì.»
«È una pista di cui mettiamo al corrente il Commissario. Sarà lui, con i suoi uomini, ad indagare!»
«Noi diamo una mano come promesso… e non è detto poi che questa pista del sesso e del denaro non sia quella giusta.»
«Passiamo dal reparto, mi assicuro che ci sia Erika… e usciamo. Ho bisogno di aria.»
  • Antonio Marzano
  • dottor Antonio Marzano
Morte di un gettonista

Morte di un gettonista

Racconto giallo a cura del dott. Antonio Marzano

Indice rubrica
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Capitolo diciottesimo 3 aprile 2025 Capitolo diciottesimo
Capitolo diciassettesimo 27 marzo 2025 Capitolo diciassettesimo
Capitolo sedicesimo 20 marzo 2025 Capitolo sedicesimo
Capitolo quindicesimo 13 marzo 2025 Capitolo quindicesimo
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Capitolo quattordicesimo Capitolo quattordicesimo Giallo a puntate firmato dal dott. Antonio Marzano
Capitolo tredicesimo Capitolo tredicesimo Giallo a puntate firmato dal dott. Antonio Marzano
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