Un pediatra sul web
Buongiorno Bill
Rubrica a cura del dottor Antonio Marzano - Ex pediatra di famiglia
domenica 11 febbraio 2024
12.21
Ognuno di noi ha una sua specifica sensibilità, frutto del carattere, delle esperienze della vita, degli studi svolti e non ultimo dalla professione che svolge. La storia del rapporto dell'uomo con il cane è una storia antichissima, basta pensare al cane di Ulisse, Argo, che solo dopo aver riconosciuto il condottiero tornato a casa, dopo vent' anni, incrocia lo sguardo dolcissimo con quello di Ulisse subito velato di lacrime e sereno esala l'ultimo respiro. C'è da dire che il rapporto uomo cane è profondamente cambiato negli ultimi anni. Il rispetto, l'attenzione, la cura e l'affetto verso il nostro fido sono cresciute in modo esponenziale e siamo in grado di apprezzare fino in fondo ciò che il cane può condividere con l'uomo.
Cani che vivono alla catena ormai credo proprio non esistano più. Per il resto il miglior amico dell'uomo, ora vive in casa con il suo padrone ed è una bella consuetudine.
E fino a quando la salute dell'animale è forte ed i suoi disagi sono fisiologici, il rapporto continua per il meglio e tutto continua a procedere bene. Purtroppo però e di ciò devo ammettere la mia poca conoscenza, non sapevo o meglio non mi ero mai posta la domanda se il cane potesse ammalare ed in che modo lo potesse fare. Il fatto è che il cane ammala, che ammala come l'uomo e sembra quasi delle stesse patologie dell'uomo. In occasione di una visita per Bill in uno studio del Veterinario, sono stato colpito da un post che descriveva sia con le parole, sia con le foto, una patologia del cane che pensavo fosse di pertinenza solo dell'uomo: l'epilessia. La descrizione dell'attacco epilettico nel cane è sovrapponibile a quello dell'uomo e riconoscere nel proprio cane, in pieno benessere, un attacco epilettico non deve essere facile e vederlo trasformarsi da dolce e sereno in violento e aggressivo certo è sconvolgente.
Bill il nostro Labrador compie 10 anni nel prossimo mese di maggio. Dieci anni! Con Bill abbiamo condiviso tante storie e lui è sempre stato un cane dolce, affettuoso, consenziente. Tranne nei primi mesi di vita causa l'eruzione dentaria è sempre stato una presenza serena. La sua qualità è l'olfatto. Lui deve annusare tutto, come una sorta di dipendenza e a causa di questa sua peculiarità si è sempre mostrato restio a qualunque tipo di addestramento. Bill deve annusare e per farlo in tutti questi anni non mi ha mai concesso la possibilità di portarlo fuori per una passeggiata, quanto piuttosto è stato lui a portare in giro me strattonandomi da tutte le parti. Ma una volta varcato il cancello, Bill diventa un angelo del focolare domestico.
Ha goduto sempre buona salute e solo in una occasione si è ammalato in piena estate di una infezione respiratoria ,prontamente diagnosticata, curata e dalla quale ne è venuto fuori subito e bene.
Bill è un Labrador che come tutti sanno ha un carattere socievole, che non abbaia quasi mai, un po' indipendente, ma tutto sommato è un buon compagno di viaggio: una sua peculiarità è questa: quando trilla il campanello lui corre verso il cancello, corre per salutare il visitatore ed una volta che questi entra, lui gli si rivolge come per dire: prego si accomodi: è il benvenuto!
Qualche giorno fa ho notato sul suo grosso naso, una piccola ulcera, cui non ho dato nessun peso. Avrà grattato da qualche parte, graffiandosi: come dicevo il naso lo mette dappertutto. Ma nei giorni successivi questa piccola ulcera si è progressivamente ingrandita. A questo punto ho pensato che la ferita di fosse infettata e ho provato a far cadere sul suo nasone una polvere antibiotica. Ma i giorni passavano e questa ulcera si allargava sempre di più anche se a Bill sembrava non dare nessun fastidio.
Ma una mattina al risveglio ha iniziato a starnutire, come se avesse avuto una difficoltà respiratoria e ed a quel punto ho intravisto nelle narici quelli che sembravano dei linfonodi. Le salve di starnuti sono state cosi forte che Bill ha avuto una epistassi violenta.
A questo punto ho deciso di far vedere Bill al collega Veterinario. Dopo un esame citologico dell'ulcera sanguinante del filtro, la diagnosi è stata: Carcinoma Squamoso del Filtro. Carcinoma invasivo non metastatico, non trattabile con terapia medica, ma solo con rimozione chirurgica del naso. Una vera sentenza di sofferenza e di morte. Bill continua a vivere con noi. Lui sembra non capire niente, a non rendersi conto di niente e noi gli siamo vicino e lo accudiamo come "uno di famiglia". Anche a queste eventualità bisogna pensare quando si decide di accogliere un cane in casa. La sua eutanasia è del tutto improponibile e noi sentiamo il dovere di accudirlo fino all'ultimo giorno.
Cani che vivono alla catena ormai credo proprio non esistano più. Per il resto il miglior amico dell'uomo, ora vive in casa con il suo padrone ed è una bella consuetudine.
E fino a quando la salute dell'animale è forte ed i suoi disagi sono fisiologici, il rapporto continua per il meglio e tutto continua a procedere bene. Purtroppo però e di ciò devo ammettere la mia poca conoscenza, non sapevo o meglio non mi ero mai posta la domanda se il cane potesse ammalare ed in che modo lo potesse fare. Il fatto è che il cane ammala, che ammala come l'uomo e sembra quasi delle stesse patologie dell'uomo. In occasione di una visita per Bill in uno studio del Veterinario, sono stato colpito da un post che descriveva sia con le parole, sia con le foto, una patologia del cane che pensavo fosse di pertinenza solo dell'uomo: l'epilessia. La descrizione dell'attacco epilettico nel cane è sovrapponibile a quello dell'uomo e riconoscere nel proprio cane, in pieno benessere, un attacco epilettico non deve essere facile e vederlo trasformarsi da dolce e sereno in violento e aggressivo certo è sconvolgente.
Bill il nostro Labrador compie 10 anni nel prossimo mese di maggio. Dieci anni! Con Bill abbiamo condiviso tante storie e lui è sempre stato un cane dolce, affettuoso, consenziente. Tranne nei primi mesi di vita causa l'eruzione dentaria è sempre stato una presenza serena. La sua qualità è l'olfatto. Lui deve annusare tutto, come una sorta di dipendenza e a causa di questa sua peculiarità si è sempre mostrato restio a qualunque tipo di addestramento. Bill deve annusare e per farlo in tutti questi anni non mi ha mai concesso la possibilità di portarlo fuori per una passeggiata, quanto piuttosto è stato lui a portare in giro me strattonandomi da tutte le parti. Ma una volta varcato il cancello, Bill diventa un angelo del focolare domestico.
Ha goduto sempre buona salute e solo in una occasione si è ammalato in piena estate di una infezione respiratoria ,prontamente diagnosticata, curata e dalla quale ne è venuto fuori subito e bene.
Bill è un Labrador che come tutti sanno ha un carattere socievole, che non abbaia quasi mai, un po' indipendente, ma tutto sommato è un buon compagno di viaggio: una sua peculiarità è questa: quando trilla il campanello lui corre verso il cancello, corre per salutare il visitatore ed una volta che questi entra, lui gli si rivolge come per dire: prego si accomodi: è il benvenuto!
Qualche giorno fa ho notato sul suo grosso naso, una piccola ulcera, cui non ho dato nessun peso. Avrà grattato da qualche parte, graffiandosi: come dicevo il naso lo mette dappertutto. Ma nei giorni successivi questa piccola ulcera si è progressivamente ingrandita. A questo punto ho pensato che la ferita di fosse infettata e ho provato a far cadere sul suo nasone una polvere antibiotica. Ma i giorni passavano e questa ulcera si allargava sempre di più anche se a Bill sembrava non dare nessun fastidio.
Ma una mattina al risveglio ha iniziato a starnutire, come se avesse avuto una difficoltà respiratoria e ed a quel punto ho intravisto nelle narici quelli che sembravano dei linfonodi. Le salve di starnuti sono state cosi forte che Bill ha avuto una epistassi violenta.
A questo punto ho deciso di far vedere Bill al collega Veterinario. Dopo un esame citologico dell'ulcera sanguinante del filtro, la diagnosi è stata: Carcinoma Squamoso del Filtro. Carcinoma invasivo non metastatico, non trattabile con terapia medica, ma solo con rimozione chirurgica del naso. Una vera sentenza di sofferenza e di morte. Bill continua a vivere con noi. Lui sembra non capire niente, a non rendersi conto di niente e noi gli siamo vicino e lo accudiamo come "uno di famiglia". Anche a queste eventualità bisogna pensare quando si decide di accogliere un cane in casa. La sua eutanasia è del tutto improponibile e noi sentiamo il dovere di accudirlo fino all'ultimo giorno.