Konstantin Ustinovič Černenko
Konstantin Ustinovič Černenko
Un pediatra sul web

Il ritorno del presidente

Una strana "riapparizione"

«Dottoreeeee!»
Un urlo mefistofelico mi ha perforato i timpani alle 7:45 del mattino. Mi sono girato di scatto, impaurito e stravolto, e mi si è stagliato di fronte a meno di un metro di distanza, continuando a urlare come un ossesso e senza protezione...

«Ma cosa credeva, lei e tutti gli amici suoi? Che vi avrei mollato così?
Non faccia finta di non riconoscermi! Sono venuto qualche mese fa a trovarla e lei mi ha fatto una alzata di spalle, lasciando intendere che "Noi siamo più forti, noi abbiamo risorse enormi, noi sconfiggeremo il subdolo e invisibile nemico..." E mo' come la mettiamo?».

Mi è venuto un nodo alla gola: non sono riuscito a dire niente...
Cernienko, tutto intabarrato e con il suo fiocco rosso a mo' di sciarpa, mi ha scrutato con un sorriso sardonico e gli occhi stretti e gelidi.
- Voi occidentali, filo americani, benestanti e ricchi del cazzo, mo' che dite? Pensavate veramente di poter farla franca? No. Questa è la nemesi dell'Oriente e dell'Estremo Oriente: noi siamo la Russia, i nostri cugini sono la Cina e voi sbruffoni siete... Che siete? Niente! L''Europa dobbiamo distruggerla, e con voi quegli altri sbruffoni degli americani! Vinceremo noi, non coi carri armati, le bombe, i missili ma con un nemico che neanche vedete. Ben vi sta!
- Presidente ma che dice?
- Dico che ci sono i nostri amici a distruggervi. E più aumenta la pandemia più loro godono a strozzarvi, senza che voi possiate fare nulla perché siete deboli: non avete più orgoglio, non avete più forza: il vostro buonismo vi farà sprofondare nella miseria più nera.
- Presidente la prego, non dica così. Ma si rende conto che non passa giorno che in studio non arrivino famiglie coi bambini traumatizzati...
- E allora peggio per voi.
- Ma lo sa che solo ieri una bambina di sei anni con lo sguardo impaurito e la bocca coperta dalla mascherina mi diceva di avere mal di testa, sempre mal di testa. «Natalia - mi dice la mamma - non riesce a staccare lo sguardo dalla tv. Noi spegniamo, lei riaccende e dice "Moriremo tutti", e piange!».

Mauro, subito dopo, entra timoroso in studio.
- Che mi devi fare?
- Mauro, ma cosa vuoi che ti faccia? Niente, ti do una caramella...
- No, no, tu mi vuoi fare la bua!
- Dottore, mi hanno chiamato da scuola....

Mauro dice sempre di avere mal di pancia ma l'addome è trattabile. Mauro prende la caramella e la butta via.
- Mio padre non lavora, mio padre non può andare a fare il mercato...
- Mauro, cerca di stare tranquillo.
- Dottore, ma ne verremo fuori? Qui più ci strozzano, più il virus fa danni. Chiudono, distanziano, riducono e qui le cose vanno sempre peggio. Certe volte mi viene da pensare che ci marciano, che sono contenti.
La zia incalza: «Se non funziona questo sistema,perché non provarne un altro?»
Vuoi vedere che ha ragione il presidente?

- Presidente Cernienko, allora non le dispiace di tutto questo...
- Nient'affatto: dovete stare a pane duro e acqua per dieci anni, così imparate...
Alza il pugno chiuso e scompare in una nuvola di fumo: "Adda venì baffone!".

A volte mi capita di pensare situazioni impossibili, direi sciocche, eppure lo faccio per me e lo scrivo per me, per voi, per chi volesse leggermi.

Non passa giorno che non riceva la telefonata di una mamma che recita grossomodo così: "Dottore, abbiamo fatto il tampone e io e mio marito siamo risultati positivi, i bambini la grande sì mentre il piccolo no»
- Ma voi come state? E i bambini?
- Loro bene, come se nulla fosse, non hanno neppure la tosse, la febbre è assente e mangiano come sempre.
- Bene, e voi?
- Io solo un po' di mal di testa, un forte raffreddore da circa una settimana. Mio marito si sente un po' "spezzato" dai dolori, che però con l'antinfiammatorio vanno via.
- E allora perché avete fatto i tamponi?
- Perché due domeniche fa siamo stati dai miei suoceri: il giorno dopo mio suocero ha avuto la febbre ha cominciato a tossire, e la nonna è quasi svenuta. Hanno chiamato il 118 e ora sono ricoverati tutti e due in ospedale.

Il quadro della situazione è sempre lo stesso da 10 mesi: bambini asintomatici, giovani genitori pauci sintomatici, nonni anziani messi male, nonni più vecchi malissimo.
Ne usciremo? E quando? E come? Non ho una risposta.
Tuttavia, usare il metodo Cernienko del "tutto fermo" mi sa che è servito e servirà a poco...
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Rubrica di pediatria a cura del dottor Antonio Marzano - pediatra di famiglia

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