Un pediatra sul web
In ricordo dell'amico Luigi
Rubrica a cura del dottor Antonio Marzano - Ex pediatra di famiglia
domenica 9 giugno 2024
15.28
È di qualche giorno fa la notizia della morte del collega Luigi Vella.
Sento il bisogno di ricordare la sua figura di amico prima e di collega dopo. Luigi era del 1953, un anno più grande di me e nonostante non siamo stati compagni di scuola, né di scuola elementare, né della media, né del liceo, siamo poi diventati compagni all' Università. Il suo tratto signorile era particolare e si apprezzava soprattutto dal suo look molto originale. Elegante e raffinato, di una eleganza sportiva che portava in giro con molta disinvoltura, segno di un vissuto e di una conoscenza della raffinatezza di vecchia data. Portare in giro una eleganza classica è molto più semplice, che portare con sicurezza e gusto una eleganza sportiva.
Dopo la laurea in medicina ha servito la comunità biscegliese per quaranta anni, come medico di medicina generale, facendosi apprezzare per le sue doti professionali ed umane. Tra l'altro è stato uno dei primi medici a credere e sposare la medicina fitoterapica ed omeopatica, con le quali ha seguito molti bambini e con ottimi risultati. Sempre allegro, sorridente e sarcastico, ricco di aneddoti sulla nostra figura di professionisti.
Tra i tanti, anzi tantissimi, ne voglio citare uno: una volta ad una signora sua paziente, che, nonostante tutto il suo impegno medico ed umano, non riusciva a garantire una migliore qualità di vita e che purtroppo si lamentava con lui delle sue condizioni cliniche, disse in una occasione: «Signora, credo che sia arrivato il momento di fare un ciclo con le fiale di "Reprenditi e le fiale di Resuscitat". Al mattino una fiala intramuscolo per un mese di Reprenditit e la sera sempre per un mese una fiala intramuscolo di Resuscitat. Vedrà con questa cura starà molto ma molto meglio».
Effetto placebo ante litteram! E la signora stette subito meglio e non perdeva occasione di ringraziarlo.
Ma c'è un elemento che voglio sottolineare e credo di non sbagliare nel dire che Luigi è stato un tombeur de fame. In quegli anni, e mi riferisco agli anni del liceo prima e della università dopo, in cui ognuno di noi cercava, chi con successo, chi con molto meno successo, la sua fidanzatina, Luigi ogni volta che lo incontravo si accompagna ad una ragazza diversa: e sempre, dico sempre, belle ragazze. Ed io mi chiedevo, non tanto come facesse, ma dove trovasse il tempo materiale e lo spirito giusto per incontrare e frequentare una ragazza dopo l'altra. Da questo punto di vista è stato un amico unico ed inimitabile e credo, per quanto poi abbia visto io, ha avuto una vita ricca di tanti amori.
Ciao Luigi.
Sento il bisogno di ricordare la sua figura di amico prima e di collega dopo. Luigi era del 1953, un anno più grande di me e nonostante non siamo stati compagni di scuola, né di scuola elementare, né della media, né del liceo, siamo poi diventati compagni all' Università. Il suo tratto signorile era particolare e si apprezzava soprattutto dal suo look molto originale. Elegante e raffinato, di una eleganza sportiva che portava in giro con molta disinvoltura, segno di un vissuto e di una conoscenza della raffinatezza di vecchia data. Portare in giro una eleganza classica è molto più semplice, che portare con sicurezza e gusto una eleganza sportiva.
Dopo la laurea in medicina ha servito la comunità biscegliese per quaranta anni, come medico di medicina generale, facendosi apprezzare per le sue doti professionali ed umane. Tra l'altro è stato uno dei primi medici a credere e sposare la medicina fitoterapica ed omeopatica, con le quali ha seguito molti bambini e con ottimi risultati. Sempre allegro, sorridente e sarcastico, ricco di aneddoti sulla nostra figura di professionisti.
Tra i tanti, anzi tantissimi, ne voglio citare uno: una volta ad una signora sua paziente, che, nonostante tutto il suo impegno medico ed umano, non riusciva a garantire una migliore qualità di vita e che purtroppo si lamentava con lui delle sue condizioni cliniche, disse in una occasione: «Signora, credo che sia arrivato il momento di fare un ciclo con le fiale di "Reprenditi e le fiale di Resuscitat". Al mattino una fiala intramuscolo per un mese di Reprenditit e la sera sempre per un mese una fiala intramuscolo di Resuscitat. Vedrà con questa cura starà molto ma molto meglio».
Effetto placebo ante litteram! E la signora stette subito meglio e non perdeva occasione di ringraziarlo.
Ma c'è un elemento che voglio sottolineare e credo di non sbagliare nel dire che Luigi è stato un tombeur de fame. In quegli anni, e mi riferisco agli anni del liceo prima e della università dopo, in cui ognuno di noi cercava, chi con successo, chi con molto meno successo, la sua fidanzatina, Luigi ogni volta che lo incontravo si accompagna ad una ragazza diversa: e sempre, dico sempre, belle ragazze. Ed io mi chiedevo, non tanto come facesse, ma dove trovasse il tempo materiale e lo spirito giusto per incontrare e frequentare una ragazza dopo l'altra. Da questo punto di vista è stato un amico unico ed inimitabile e credo, per quanto poi abbia visto io, ha avuto una vita ricca di tanti amori.
Ciao Luigi.