
Un pediatra sul web
La nonna Francesca
Rubrica a cura del dottor Antonio Marzano - Pediatra di famiglia
mercoledì 11 maggio 2022
8.47
È sempre arrivata vestita di nero, per il suo ormai antico ma mai metabolizzato lutto e tra le sue forti braccia sono cresciuti i figli (tre maschi e due donne) e ora crescono i nipoti: per il momento solo tre.
Il suo incedere è lento ma risoluto, il suo viso esprime la giusta serenità di una nonna, gli occhi mobilissimi e sempre molto attenti non trascurano alcun dettaglio e sempre - dico sempre - ho l'impressione che cerchino nelle mie parole anche solo una piccola piega di incertezza. Ma durante tutti questi anni la nonna Francesca alla fine è stata sempre partecipativa e corretta magari un po' "ruspante" e non mi ha mai fatto mancare una espressione di lode: «E bròve u dottore...».
Qualche mattina fa si è superata: chissà per quale antico dubbio, entrata in sala visita con Michelino - il nipote di tredici mesi che proprio in questi giorni ha iniziato a mettere i primi passi con appoggio - ha esclamato: «Dottò... U meninne tène scaldòte la vocche du courpe! U sò ditte a figghieme ma chésse nan capisce e mò sià vedà u creatiure ce tène».
«Dottò, si viste u meninne cè tène? E mò cè peteme fò?»
La osservo tra lo stupito e intenerito...
Il suo incedere è lento ma risoluto, il suo viso esprime la giusta serenità di una nonna, gli occhi mobilissimi e sempre molto attenti non trascurano alcun dettaglio e sempre - dico sempre - ho l'impressione che cerchino nelle mie parole anche solo una piccola piega di incertezza. Ma durante tutti questi anni la nonna Francesca alla fine è stata sempre partecipativa e corretta magari un po' "ruspante" e non mi ha mai fatto mancare una espressione di lode: «E bròve u dottore...».
Qualche mattina fa si è superata: chissà per quale antico dubbio, entrata in sala visita con Michelino - il nipote di tredici mesi che proprio in questi giorni ha iniziato a mettere i primi passi con appoggio - ha esclamato: «Dottò... U meninne tène scaldòte la vocche du courpe! U sò ditte a figghieme ma chésse nan capisce e mò sià vedà u creatiure ce tène».
Non ci ho capito niente ma nel tentativo di conservare un minimo di atteggiamento professionale ho chiesto: «Francesca, non ho capito bene. Cosa hai detto?»
«Dottò. Allore nan capisce nèinde...»
Mette il bambino sul lettino e mentre lo scopre esclama: «La vocche du courpe! Totta scaldote e u meninne a chiènge...»
Continuo a guardarla, alla fine toglie il panetto maleodorante e...
«Vede u chiule come sta?»
E mentre raggiunge con l'indice l'orifizio anale, mi rendo finalmente conto di quale sia il problema: una severa dermatite da pannolino con elementi ulcerati e sanguinanti che dalla zona ombelicale coprono tutta l'area inguinale fino a raggiungere il pene, la borsa scrotale e risalendo dall'orifizio anale ("La vocche du courpe) fino alla regione lombare.
Mentre lo osservo Michelino spara dal suo piccolo pisellino un mitto potente e maleodorante che nonostante i miei riflessi ancora pronti, colpisce il camice per fortuna ben abbottonato. Un fetore di ammoniaca invade tutta la zona del lettino ed il camice lordato dalla pipi di Michelino, emana un altrettanto puzzo mortifero che mi suggerisce di toglierlo immediatamente, chiuderlo in una busta, e depositarlo in bagno.
Indosso quello di riserva e mi rivolgo a Francesca: «Hai ragione la nonna, u meninne tène totta scaldote la vocche du courpe!». Ma mentre cerco ancora di osservare i confini della severa infezione cutanea, l'eventuale compresenza di una fimosi, che supporterebbe una sospetta infezione delle vie urinarie, ecco che improvvisamente Michelino lancia un urlo, l'addome si gonfia e, preceduto da una flatulenza potentissima, viene fuori dalla «vocche du courpe» un'enorme deiezione infestata da ossiuri, bianchi e mobilissimi che riempiono il panetto.«Dottò. Allore nan capisce nèinde...»
Mette il bambino sul lettino e mentre lo scopre esclama: «La vocche du courpe! Totta scaldote e u meninne a chiènge...»
Continuo a guardarla, alla fine toglie il panetto maleodorante e...
«Vede u chiule come sta?»
E mentre raggiunge con l'indice l'orifizio anale, mi rendo finalmente conto di quale sia il problema: una severa dermatite da pannolino con elementi ulcerati e sanguinanti che dalla zona ombelicale coprono tutta l'area inguinale fino a raggiungere il pene, la borsa scrotale e risalendo dall'orifizio anale ("La vocche du courpe) fino alla regione lombare.
Mentre lo osservo Michelino spara dal suo piccolo pisellino un mitto potente e maleodorante che nonostante i miei riflessi ancora pronti, colpisce il camice per fortuna ben abbottonato. Un fetore di ammoniaca invade tutta la zona del lettino ed il camice lordato dalla pipi di Michelino, emana un altrettanto puzzo mortifero che mi suggerisce di toglierlo immediatamente, chiuderlo in una busta, e depositarlo in bagno.
«Dottò, si viste u meninne cè tène? E mò cè peteme fò?»
La osservo tra lo stupito e intenerito...
«Francesca, è proprio vero: Michelino tène scaldote la vocche du courpe!».