
Un pediatra sul web
Una famiglia speciale
Rubrica a cura del dottor Antonio Marzano - Pediatra di famiglia
domenica 16 maggio 2021
0.15
Il bilancio di salute era stato preceduto dalla telefonata effervescente della giovane mamma.
«Dottore, sono la signora Polinesia. Lei fino a che ora si trattiene allo studio?»
«Fino alle sette»
«E allora ci vediamo più tardi perché Armandora ha compiuto tre mesi»
«Certo certo - provo a proferir parola - certo, quando vuole»
La signora Polinesia ha due bambine: Splendidora, la più grande, ha quasi quattro anni e beve il latte materno. La piccola Armandora ha tre mesi e, naturalmente, beve il latte materno: come potrebbe essere altrimenti?
Il marito, un giovane pacioso, paziente e in odore di santità, si chiama Santonastaso.
«Eccoci» esclama la signora Polinesia porgendomi il libretto della piccola. «Santonastaso, prendi la carta dal lettino. Santonastaso, metti la carta sul fasciatoio, strappa l'altra carta e mettila sulla bilancia... Prendi il pannetto, non vorrei che... E sì, vedi: ha fatto la cacca... L'avevo lavata prima di uscire... Metti la carta nello statimetro.... Prendi la grande, non farla avvicinare...».
Santonastaso gira come una trottola ma conserva un bonario sorriso sulle labbra.
«È pronta, dottore!» esclama Polinesia. «Ah, dimenticavo: Santonastaso, dai al dottore l'ecografia delle anche».
Prendo posizione davanti al fasciatoio, non prima che Polinesia mi chieda se Santonastaso può filmare tutta la visita. Posso dire di no? Rischio una scapezzata!
Poi, presa la lattantina dalle caviglie con la destra e il capo con la sinistra, la poggio sulla bilancia: peso. Poi nello statimetro: lunghezza. Poi sul lettino: circonferenza cranica. Le labbra della grande hanno già raggiunto quelle della piccola, e le sue mani sono sulla pancia della sorellina. La mamma Polinesia osserva tutto felice e sorride, mentre il papà Santonastaso continua con il cellulare a riprendere la scena. Dopo non più di 5 minuti la visita è finita.
«Tutto bene» esclamo. «La bambina gode ottima salute. La stai sempre allattando al seno?»
«Certo» mi risponde mentre affonda il tenero viso della bambina sulla sua mammella gonfia di latte.
«E la grande? Ma sì, devi battere il record... La grande al seno fino alla prima comunione w la piccola a seguire!»
Polinesia ride soddisfatta, la grande mi dà le spalle mentre sale sulla poltrona. Il santo... padre osserva tutto partecipe e contento. Il film è finito: è proprio una famiglia speciale!
Ma poi, prima di fissare la data del bilancio successivo, sento che lo devo dire, lo devo ricordare, lo devo condividere con la special family, quel giorno di gennaio del 2021, quando... Polinesia, sono trascorsi tre mesi ma io continuo a pensare alla tua telefonata, a quel giorno:
«Dottore, sono la signora Polinesia...»
«Dimmi, che è successo?»
«No, niente. Potete venire a visitare la bambina a casa?»
«A casa? Che è successo?»
«No, niente: sta bene»
«E allora perché non vieni in studio?»
«Beh, dottore venite a casa?»
La richiesta è perentoria e non mi lascia possibilità di replica.
«Va bene, vengo quando finisco le visite».
Suono il campanello, arrivo dietro la porta che si apre ed appaiono il padre e la bambina. Trattengo la lingua...
«Venga dottore...»
Due passi in avanti, un passo a sinistra e vedo Polinesia, raggomitolata sul divano e coperta da un lenzuolo bianco in parte sporco di sangue. Mi sorride felice, scopre il suo petto e compare un fiore di neonata attaccata al seno, appena sbocciato...
Sono senza parole, la mia espressione basita incuriosisce Polinesia...
«Dottore, è nata stamattina alle 5 qui sul divano!»
Una famiglia speciale!
«Dottore, sono la signora Polinesia. Lei fino a che ora si trattiene allo studio?»
«Fino alle sette»
«E allora ci vediamo più tardi perché Armandora ha compiuto tre mesi»
«Certo certo - provo a proferir parola - certo, quando vuole»
La signora Polinesia ha due bambine: Splendidora, la più grande, ha quasi quattro anni e beve il latte materno. La piccola Armandora ha tre mesi e, naturalmente, beve il latte materno: come potrebbe essere altrimenti?
Il marito, un giovane pacioso, paziente e in odore di santità, si chiama Santonastaso.
«Eccoci» esclama la signora Polinesia porgendomi il libretto della piccola. «Santonastaso, prendi la carta dal lettino. Santonastaso, metti la carta sul fasciatoio, strappa l'altra carta e mettila sulla bilancia... Prendi il pannetto, non vorrei che... E sì, vedi: ha fatto la cacca... L'avevo lavata prima di uscire... Metti la carta nello statimetro.... Prendi la grande, non farla avvicinare...».
Santonastaso gira come una trottola ma conserva un bonario sorriso sulle labbra.
«È pronta, dottore!» esclama Polinesia. «Ah, dimenticavo: Santonastaso, dai al dottore l'ecografia delle anche».
Prendo posizione davanti al fasciatoio, non prima che Polinesia mi chieda se Santonastaso può filmare tutta la visita. Posso dire di no? Rischio una scapezzata!
Poi, presa la lattantina dalle caviglie con la destra e il capo con la sinistra, la poggio sulla bilancia: peso. Poi nello statimetro: lunghezza. Poi sul lettino: circonferenza cranica. Le labbra della grande hanno già raggiunto quelle della piccola, e le sue mani sono sulla pancia della sorellina. La mamma Polinesia osserva tutto felice e sorride, mentre il papà Santonastaso continua con il cellulare a riprendere la scena. Dopo non più di 5 minuti la visita è finita.
«Tutto bene» esclamo. «La bambina gode ottima salute. La stai sempre allattando al seno?»
«Certo» mi risponde mentre affonda il tenero viso della bambina sulla sua mammella gonfia di latte.
«E la grande? Ma sì, devi battere il record... La grande al seno fino alla prima comunione w la piccola a seguire!»
Polinesia ride soddisfatta, la grande mi dà le spalle mentre sale sulla poltrona. Il santo... padre osserva tutto partecipe e contento. Il film è finito: è proprio una famiglia speciale!
Ma poi, prima di fissare la data del bilancio successivo, sento che lo devo dire, lo devo ricordare, lo devo condividere con la special family, quel giorno di gennaio del 2021, quando... Polinesia, sono trascorsi tre mesi ma io continuo a pensare alla tua telefonata, a quel giorno:
«Dottore, sono la signora Polinesia...»
«Dimmi, che è successo?»
«No, niente. Potete venire a visitare la bambina a casa?»
«A casa? Che è successo?»
«No, niente: sta bene»
«E allora perché non vieni in studio?»
«Beh, dottore venite a casa?»
La richiesta è perentoria e non mi lascia possibilità di replica.
«Va bene, vengo quando finisco le visite».
Suono il campanello, arrivo dietro la porta che si apre ed appaiono il padre e la bambina. Trattengo la lingua...
«Venga dottore...»
Due passi in avanti, un passo a sinistra e vedo Polinesia, raggomitolata sul divano e coperta da un lenzuolo bianco in parte sporco di sangue. Mi sorride felice, scopre il suo petto e compare un fiore di neonata attaccata al seno, appena sbocciato...
Sono senza parole, la mia espressione basita incuriosisce Polinesia...
«Dottore, è nata stamattina alle 5 qui sul divano!»
Una famiglia speciale!