Viaggio nell'Infinita Bellezza
Alfonso Soldano, eccellenza pianistica
Il giovane musicista tranese riscopre autori meno eseguiti
sabato 14 settembre 2019
9.15
L'empatia col pianista Alfonso Soldano è nata subito. C'è qualcosa di profondamente umano e sentimentale che unisce due persone: il desiderio e la volontà comune di eseguire, diffondere, offrire l'Infinita Bellezza.
Alfonso Soldano è un giovane pianista tranese: un'eccellenza pianistica che vive a pochi passi da noi. L'avevo incontrato e conosciuto in occasione del concerto del maestro Roberto Cappello a Bisceglie nel gennaio 2015. In quella occasione era in compagnia del padre, medico. Mi resi conto dell'attenzione rivolta da Alfonso nei riguardi del maestro Cappello. Suo padre fu contento di ascoltarlo a Bisceglie, nella chiesa di Sant'Andrea. Gli strinsi la mano e poi per una serie di percorsi della vita non abbiamo avuto più modo di incontrarci. Qualche settimana fa, in occasione di un successivo incontro con Alfonso, ho saputo che il padre, purtroppo, non c'è più.
Alfonso Soldano è stato alunno del grande pianista Aldo Ciccolini, e nel suo ricordo ha istituito una Fondazione e associazione musicale a Trani. I risultati si sono visti e ascoltati quest'estate, quando sulla bella terrazza di Palazzo Beltrani si è svolto un doppio concerto per pianoforte e orchestra sotto l'egida dell'associazione culturale musicale Domenico Sarro. Una serata in cui due pianiste pugliesi, con l'orchestra di Bari, diretta da un professore Tranese, hanno interpretato il concerto n° 4 di Beethoven e il concerto n° 2 di Chopin.
Ma ora riprendo il filo di Alfonso Soldano.
Un giovane dal carattere forte e deciso, virtuoso della tastiera, profondamente innamorato della musica classica e alla ricerca di una sua "via pianistica" non tradizionale. Con lui ho appreso che proprio perché la musica classica è sterminata, è bene che un pianista volenteroso e talentuoso si impegni, come ha fatto lui, a proporre autori meno eseguiti, affinché il Viaggio nell'Infinita Bellezza comprendesse strade non esplorate o magari poco esplorate. E qui vi confermo l'attenzione di Alfonso verso il compositore ucraino Sergei Bortkiewicz, cui ha dedicato una partecipazione particolare realizzando un cd che ho avuto il privilegio di ascoltare e verso il quale ho provato subito un forte trasporto. Alfonso vuole e deve trovare, anzi, credo l'abbia trovata, una sua del tutto personale strada artistica.
Con un giovane così, sostenuto da una volontà ferrea, attraverso il suo sguardo timido e trasognato, il linguaggio comune è stato immediato. Facciamo il concerto di Alfonso Soldano!
Insieme stiamo compiendo i primi passi per regalare al pubblico l'ascolto di un evento come quello che Alfonso ha realizzato eseguendo il celeberrimo Rak 3 in Cattedrale a Trani.
Bravo Alfonso, bravo! Stringiamo a noi queste eccellenze musicali, che anche se portano la competenza italiana in tutto il mondo, riscuotendo sempre un grande successo, poi tornano a casa. E custodiscono nel cuore il sogno e la speranza che anche da noi possa sbocciare quell'ortensia profumatissima che è la musica classica. Se altre eccellenze giovanili sono andate via, per non tornare più, almeno voi pianisti tornate di tanto in tanto a casa. Ci sarà sempre qualcuno ad accogliervi, ad ascoltarvi, a ringraziarvi e a sperare con voi che la bassa Italia ridiventi la Magna Grecia dell'Europa.
Il nostro obiettivo è preparare un concerto per pianoforte e orchestra. Alfonso ha dichiarato il suo grande impegno e passione,sostenuto dalla presenza costante ed affettuosa della mamma. Una donna veramente forte e tenace che ringrazio.
Alfonso Soldano è un giovane pianista tranese: un'eccellenza pianistica che vive a pochi passi da noi. L'avevo incontrato e conosciuto in occasione del concerto del maestro Roberto Cappello a Bisceglie nel gennaio 2015. In quella occasione era in compagnia del padre, medico. Mi resi conto dell'attenzione rivolta da Alfonso nei riguardi del maestro Cappello. Suo padre fu contento di ascoltarlo a Bisceglie, nella chiesa di Sant'Andrea. Gli strinsi la mano e poi per una serie di percorsi della vita non abbiamo avuto più modo di incontrarci. Qualche settimana fa, in occasione di un successivo incontro con Alfonso, ho saputo che il padre, purtroppo, non c'è più.
Alfonso Soldano è stato alunno del grande pianista Aldo Ciccolini, e nel suo ricordo ha istituito una Fondazione e associazione musicale a Trani. I risultati si sono visti e ascoltati quest'estate, quando sulla bella terrazza di Palazzo Beltrani si è svolto un doppio concerto per pianoforte e orchestra sotto l'egida dell'associazione culturale musicale Domenico Sarro. Una serata in cui due pianiste pugliesi, con l'orchestra di Bari, diretta da un professore Tranese, hanno interpretato il concerto n° 4 di Beethoven e il concerto n° 2 di Chopin.
Ma ora riprendo il filo di Alfonso Soldano.
Un giovane dal carattere forte e deciso, virtuoso della tastiera, profondamente innamorato della musica classica e alla ricerca di una sua "via pianistica" non tradizionale. Con lui ho appreso che proprio perché la musica classica è sterminata, è bene che un pianista volenteroso e talentuoso si impegni, come ha fatto lui, a proporre autori meno eseguiti, affinché il Viaggio nell'Infinita Bellezza comprendesse strade non esplorate o magari poco esplorate. E qui vi confermo l'attenzione di Alfonso verso il compositore ucraino Sergei Bortkiewicz, cui ha dedicato una partecipazione particolare realizzando un cd che ho avuto il privilegio di ascoltare e verso il quale ho provato subito un forte trasporto. Alfonso vuole e deve trovare, anzi, credo l'abbia trovata, una sua del tutto personale strada artistica.
Con un giovane così, sostenuto da una volontà ferrea, attraverso il suo sguardo timido e trasognato, il linguaggio comune è stato immediato. Facciamo il concerto di Alfonso Soldano!
Insieme stiamo compiendo i primi passi per regalare al pubblico l'ascolto di un evento come quello che Alfonso ha realizzato eseguendo il celeberrimo Rak 3 in Cattedrale a Trani.
Bravo Alfonso, bravo! Stringiamo a noi queste eccellenze musicali, che anche se portano la competenza italiana in tutto il mondo, riscuotendo sempre un grande successo, poi tornano a casa. E custodiscono nel cuore il sogno e la speranza che anche da noi possa sbocciare quell'ortensia profumatissima che è la musica classica. Se altre eccellenze giovanili sono andate via, per non tornare più, almeno voi pianisti tornate di tanto in tanto a casa. Ci sarà sempre qualcuno ad accogliervi, ad ascoltarvi, a ringraziarvi e a sperare con voi che la bassa Italia ridiventi la Magna Grecia dell'Europa.
Il nostro obiettivo è preparare un concerto per pianoforte e orchestra. Alfonso ha dichiarato il suo grande impegno e passione,sostenuto dalla presenza costante ed affettuosa della mamma. Una donna veramente forte e tenace che ringrazio.