Viaggio nell'Infinita Bellezza
Ci sono luoghi
Rubrica di musica classica a cura di Antonio Marzano
venerdì 19 luglio 2024
8.00
Ci sono luoghi in cui vorrei rimanere per molto più tempo ad ascoltare.
Luoghi in cui sembra che il famoso tempo si sia non solo fermato, ma che con un alito di vento mi riporti indietro, in un passato che, anche se passato, ancora oggi mi fa e ci fa sognare in tanti.
Ed in questa occasione, in questo luogo, mi sono ritrovato in presenza di molte altre persone, tra donne e uomini, tra giovani, meno giovani ed anziani. Un gruppo di persone che in punta di piedi, sussurrando solo poche parole e comunicando a gesti o con il solo ammiccare dello sguardo o il sorriso complice per una condivisa passione, seduti con compostezza e rapiti dal grande pianoforte grancoda Stanway, aspettano trepidanti il recital al pianoforte che a tutti noi di certo regalerà un'ora di infinita e romantica bellezza.
Ed infatti quando il puntuale orario scocca il Maestro di pianoforte Pasquale Iannone fa in suo ingresso in sala, accompagnato da un caloroso applauso.
Con le luci soffuse prende la parola e ci presenta la pianista Anna Avramidou, poco più che adolescente. A tredici anni ha già raggiunto notevoli traguardi musicali tra i quali il Premio Internazionale quale giovane interprete di Franz Liszt.
Il silenzio si fa assoluto e la pianista fa il suo ingresso in sala. E solo in quel momento una signora esclama: ma è una bambina!
Si Anna è una bambina con l'espressione dolce e timida; indossa un vestito bianco che le lascia le braccia libere e che le da l'aspetto di una bambina nel giorno della Prima Comunione. Si siede, si sistema la coda dei lunghi capelli sulle spalle e.… il suo concerto ha inizio con due Sonate di Domenico Scarlatti!
Scarlatti compositore italiano del seicento che ha scritto 555 Sonate. Anna ne ha scelte due. Composizioni brevi, ma che conservano a distanza di oltre quattrocento anni, la suggestione di un ascolto rapito.
E noi le riserviamo un sincero applauso.
Tempo pochi minuti ed è il momento della Sonata di Mozart.
Mozart il genio di Vienna. E nelle mani vellutate di Anna la Sonata ondeggia con punti di lirismo assoluto. La lunga sonata composta in un periodo di grandi composizioni tra cui i Concerti per piano e orchestra, è un discorso ricco di riflessioni, di carezze, di sogni. Una composizione per piano solo di una straordinaria bellezza. Il tocco della tastiera di Anna è sublime. Mi era già capitato di averla ascoltata questa Sonata, ma Anna le conferisce una struggente dolcezza. Sento per la prima volta cosa sia l'interpretazione e quali emozioni differenti può riservare.
Alla fine l'applauso è lungo e forte accompagnato da una standing ovation. Evento infrequente durante il concerto. Si ritira in camerino per alcuni minuti ed accompagnata poi da un altro applauso ecco che le due Mazurke di Chopin, deliziose e brevi composizioni, danno l'input al secondo tempo del Concerto. Il trillo nelle mani di Anna è straordinario accompagnato poi da una breve pausa. Gli studiosi di Chopin sostengono che le Mazurke derivano dalla rielaborazione di antichi canti popolari polacchi.
E poi di Chopin la sala muta e riverente si inonda delle vibrazioni celestiali della prima Ballata.
La prima Ballata è una composizione straordinaria di Chopin per la quale si sino scritte pagine di lettura. Ma la verità non la conosce nessuno, nessuno. È un inno all' amore romantico, un inno eterno che sarà per sempre. Ho avuto il privilegio si averla ascoltata dal vivo da molti pianisti e tutti maschietti, ma come l'ha suonata Anna è stato straordinario. La commozione, la passione, l'incanto tutto ciò che di sublime può sgorgare dall' animo umano da questo sentimento assoluto: Amore.
Non volevamo più smettere di applaudire questa ragazzina greca di Cipro che, ringraziando Dio, per il suo dono, continuerà nei suoi anni di pianismo a celebrare l'infinita bellezza del pianoforte e dei geni della musica.
E per finire la Consolazione numero 3 di Liszt e la Tarantella. Dal commovente incanto romantico della Consolazione, al virtuosismo esaltante della Tarantella. Grazie Anna di questo Concerto straordinario. Lei ha ringraziato timidamente con numerosi inchini e con mia moglie e gli spettatori abbiamo raggiunto l'uscita.
Noi non ci vergogniamo di amare queste composizioni; noi sappiamo cosa sia l'eccellenza. Noi tutti spettatori abbiamo guadagnato l'uscita conservando gelosamente nell' animo ciò che tante altre generazioni hanno provato prima di noi e tante altre proveranno dopo di noi.
Grazie Anna
Luoghi in cui sembra che il famoso tempo si sia non solo fermato, ma che con un alito di vento mi riporti indietro, in un passato che, anche se passato, ancora oggi mi fa e ci fa sognare in tanti.
Ed in questa occasione, in questo luogo, mi sono ritrovato in presenza di molte altre persone, tra donne e uomini, tra giovani, meno giovani ed anziani. Un gruppo di persone che in punta di piedi, sussurrando solo poche parole e comunicando a gesti o con il solo ammiccare dello sguardo o il sorriso complice per una condivisa passione, seduti con compostezza e rapiti dal grande pianoforte grancoda Stanway, aspettano trepidanti il recital al pianoforte che a tutti noi di certo regalerà un'ora di infinita e romantica bellezza.
Ed infatti quando il puntuale orario scocca il Maestro di pianoforte Pasquale Iannone fa in suo ingresso in sala, accompagnato da un caloroso applauso.
Con le luci soffuse prende la parola e ci presenta la pianista Anna Avramidou, poco più che adolescente. A tredici anni ha già raggiunto notevoli traguardi musicali tra i quali il Premio Internazionale quale giovane interprete di Franz Liszt.
Il silenzio si fa assoluto e la pianista fa il suo ingresso in sala. E solo in quel momento una signora esclama: ma è una bambina!
Si Anna è una bambina con l'espressione dolce e timida; indossa un vestito bianco che le lascia le braccia libere e che le da l'aspetto di una bambina nel giorno della Prima Comunione. Si siede, si sistema la coda dei lunghi capelli sulle spalle e.… il suo concerto ha inizio con due Sonate di Domenico Scarlatti!
Scarlatti compositore italiano del seicento che ha scritto 555 Sonate. Anna ne ha scelte due. Composizioni brevi, ma che conservano a distanza di oltre quattrocento anni, la suggestione di un ascolto rapito.
E noi le riserviamo un sincero applauso.
Tempo pochi minuti ed è il momento della Sonata di Mozart.
Mozart il genio di Vienna. E nelle mani vellutate di Anna la Sonata ondeggia con punti di lirismo assoluto. La lunga sonata composta in un periodo di grandi composizioni tra cui i Concerti per piano e orchestra, è un discorso ricco di riflessioni, di carezze, di sogni. Una composizione per piano solo di una straordinaria bellezza. Il tocco della tastiera di Anna è sublime. Mi era già capitato di averla ascoltata questa Sonata, ma Anna le conferisce una struggente dolcezza. Sento per la prima volta cosa sia l'interpretazione e quali emozioni differenti può riservare.
Alla fine l'applauso è lungo e forte accompagnato da una standing ovation. Evento infrequente durante il concerto. Si ritira in camerino per alcuni minuti ed accompagnata poi da un altro applauso ecco che le due Mazurke di Chopin, deliziose e brevi composizioni, danno l'input al secondo tempo del Concerto. Il trillo nelle mani di Anna è straordinario accompagnato poi da una breve pausa. Gli studiosi di Chopin sostengono che le Mazurke derivano dalla rielaborazione di antichi canti popolari polacchi.
E poi di Chopin la sala muta e riverente si inonda delle vibrazioni celestiali della prima Ballata.
La prima Ballata è una composizione straordinaria di Chopin per la quale si sino scritte pagine di lettura. Ma la verità non la conosce nessuno, nessuno. È un inno all' amore romantico, un inno eterno che sarà per sempre. Ho avuto il privilegio si averla ascoltata dal vivo da molti pianisti e tutti maschietti, ma come l'ha suonata Anna è stato straordinario. La commozione, la passione, l'incanto tutto ciò che di sublime può sgorgare dall' animo umano da questo sentimento assoluto: Amore.
Non volevamo più smettere di applaudire questa ragazzina greca di Cipro che, ringraziando Dio, per il suo dono, continuerà nei suoi anni di pianismo a celebrare l'infinita bellezza del pianoforte e dei geni della musica.
E per finire la Consolazione numero 3 di Liszt e la Tarantella. Dal commovente incanto romantico della Consolazione, al virtuosismo esaltante della Tarantella. Grazie Anna di questo Concerto straordinario. Lei ha ringraziato timidamente con numerosi inchini e con mia moglie e gli spettatori abbiamo raggiunto l'uscita.
Noi non ci vergogniamo di amare queste composizioni; noi sappiamo cosa sia l'eccellenza. Noi tutti spettatori abbiamo guadagnato l'uscita conservando gelosamente nell' animo ciò che tante altre generazioni hanno provato prima di noi e tante altre proveranno dopo di noi.
Grazie Anna