Viaggio nell'Infinita Bellezza
La quinta!
Il genio di Beethoven ha sublimato l'enorme conflitto umano esprimendo una musica titanica
mercoledì 6 marzo 2019
Ognuno di noi, nella vita, ha attraversato un momento difficile o magari ha trascorso interi periodi della vita difficili, periodi in cui, nonostante l'impegno, la dedizione, lo sforzo, il lavoro, il sudore della fronte, tutto sembrava battersi contro di noi.
E quando non riuscivamo ad attribuire ad una causa specifica, a una condizione fisica, psichica o sociale questo vento sfavorevole, o quando abbiamo pensato di ricondurlo a una persona, a più di una persona o a un'intera comunità, abbiamo pensato che un modo per reagire fosse quello di ritirarsi in buon ordine o di eclissarci o di affidare il nostro spirito al Padreterno.
La religione cattolica ci invita a pregare, a raccomandare l'anima al Dio Misericordioso, ma durante l'Illuminismo gli uomini ritrovarono dentro se stessi la forza di reagire alle avversità della vita, ponendosi al centro del mondo e credettero fortemente di riuscire a combattere e vincere il vento sfavorevole che chiamarono Destino. E confortati nell'Ottocento anche dagli ideali romantici riuscirono a scoprire dentro se stessi forze che pensavano di non possedere.
Il destino, il fato, l'Ananke
Il sentimento di lotta e di contrapposizione verso il destino è stato reso in modo straordinario in musica sinfonica dal genio di Beethoven.
Beethoven ha composto nove Sinfonie ognuna con caratteristiche uniche ed irripetibili ma la Quinta Sinfonia rappresenta la lotta senza pari tra l'uomo e il destino. E sì, proprio una lotta non certo una collaborazione perché sempre e da sempre la vita dell'uomo sulla Terra è stata una lotta in tutti i campi ed in tutti gli aspetti.
Possiamo forse sostenere che questo nostro sia un pianeta ospitale, generoso, accogliente, collaborativo con l'essere umano? E possiamo forse sostenere che i rapporti tra gli esseri umani siano stati dal principio del tempo sereni ed affettuosi, piuttosto che conflittuali e violenti? Il destino che si batte contro di noi in veste di catastrofi naturali e catastrofi tra esseri umani. Ma anche catastrofi personali cui ognuno di noi va inevitabilmente incontro e da cui ha il dovere morale e l'obbligo sociale quanto meno di provare a venirne fuori.
Il genio di Beethoven ha sublimato tutto questo enorme conflitto umano esprimendo una musica titanica nella Quinta Sinfonia.
Ognuno di noi credo abbia ravvisato anche casualmente nell'ascolto delle quattro note iniziali, il rintocco minaccioso, come disse lo stesso Beethoven, del destino che bussa alla porta e poi nello svolgere della Sinfonia tutto ciò che segue di straordinario nella vita di ogni uomo a questo iniziale rintocco del destino.
Vi invito ad ascoltarla: ho il solo rammarico di aver preparato qualche anno fa questo ascolto della Quinta per Bisceglie, che poi, per una serie di motivi, non poté più essere rappresentato. Lo fu invece a Molfetta, Barletta e al Teatro Giordano di Foggia.
Ma questa è un'altra storia!
E quando non riuscivamo ad attribuire ad una causa specifica, a una condizione fisica, psichica o sociale questo vento sfavorevole, o quando abbiamo pensato di ricondurlo a una persona, a più di una persona o a un'intera comunità, abbiamo pensato che un modo per reagire fosse quello di ritirarsi in buon ordine o di eclissarci o di affidare il nostro spirito al Padreterno.
La religione cattolica ci invita a pregare, a raccomandare l'anima al Dio Misericordioso, ma durante l'Illuminismo gli uomini ritrovarono dentro se stessi la forza di reagire alle avversità della vita, ponendosi al centro del mondo e credettero fortemente di riuscire a combattere e vincere il vento sfavorevole che chiamarono Destino. E confortati nell'Ottocento anche dagli ideali romantici riuscirono a scoprire dentro se stessi forze che pensavano di non possedere.
Il destino, il fato, l'Ananke
Il sentimento di lotta e di contrapposizione verso il destino è stato reso in modo straordinario in musica sinfonica dal genio di Beethoven.
Beethoven ha composto nove Sinfonie ognuna con caratteristiche uniche ed irripetibili ma la Quinta Sinfonia rappresenta la lotta senza pari tra l'uomo e il destino. E sì, proprio una lotta non certo una collaborazione perché sempre e da sempre la vita dell'uomo sulla Terra è stata una lotta in tutti i campi ed in tutti gli aspetti.
Possiamo forse sostenere che questo nostro sia un pianeta ospitale, generoso, accogliente, collaborativo con l'essere umano? E possiamo forse sostenere che i rapporti tra gli esseri umani siano stati dal principio del tempo sereni ed affettuosi, piuttosto che conflittuali e violenti? Il destino che si batte contro di noi in veste di catastrofi naturali e catastrofi tra esseri umani. Ma anche catastrofi personali cui ognuno di noi va inevitabilmente incontro e da cui ha il dovere morale e l'obbligo sociale quanto meno di provare a venirne fuori.
Il genio di Beethoven ha sublimato tutto questo enorme conflitto umano esprimendo una musica titanica nella Quinta Sinfonia.
Ognuno di noi credo abbia ravvisato anche casualmente nell'ascolto delle quattro note iniziali, il rintocco minaccioso, come disse lo stesso Beethoven, del destino che bussa alla porta e poi nello svolgere della Sinfonia tutto ciò che segue di straordinario nella vita di ogni uomo a questo iniziale rintocco del destino.
Vi invito ad ascoltarla: ho il solo rammarico di aver preparato qualche anno fa questo ascolto della Quinta per Bisceglie, che poi, per una serie di motivi, non poté più essere rappresentato. Lo fu invece a Molfetta, Barletta e al Teatro Giordano di Foggia.
Ma questa è un'altra storia!