Viaggio nell'Infinita Bellezza
Recital al Pianoforte
Rubrica di musica classica a cura di Antonio Marzano
mercoledì 13 novembre 2024
Ho l'impressione che i settant'anni facciano da spartiacque tra un "prima" e un "dopo" nella vita di un uomo contemporaneo. «Che frase esagerata», potrà pensare qualcuno… Eppure, quando mi ritrovo a riflettere su questa età con i miei coetanei, l'osservazione su cui spesso ci soffermiamo è proprio questa: «Oh, che noi siamo arrivati a settant'anni…» Pausa. E il sottinteso è: quanto altro dobbiamo campare!
Sarà forse questa la ragione per cui il caro Maestro Giuseppe Campagnola ha scelto di intitolare il concerto che ha tenuto presso il salone del Circolo Unione di Bisceglie, "L'Ultimo Chopin"? Non lo vogliamo sapere: ciò che davvero conta è che il nostro concittadino, dopo quattordici anni (l'ultima volta è stato presso la Chiesa di San Pietro, nel giugno del 2010), abbia regalato ai biscegliesi il piacere di ascoltare un saggio del suo grande talento pianistico.
Il Circolo Unione, contenitore culturale blasonato, ha creato le condizioni ideali per accogliere il Maestro: illuminazione perfetta, un pianoforte Kawaii in ottime condizioni e accordato con cura, la partecipazione di circa ottanta persone tra soci e ospiti. La meticolosa organizzazione dei consiglieri e l'attenta cura dei particolari del presidente, dottor Donato De Cillis, hanno portato a un risultato eccellente. Tuttavia, il vero e unico protagonista è stato Giuseppe Campagnola.
Il suo pianismo ha ipnotizzato il pubblico per un'ora. Ha tenuto inchiodate alle sedie signore e signori, che sembravano trattenere il respiro per evitare di disturbare il silenzio. Solo alla fine di ogni brano, un fragoroso applauso restituiva ossigeno agli astanti. In più di un'occasione, mi è parso di percepire l'atmosfera soffusa dei salotti parigini in cui il grande compositore Frédéric Chopin teneva i suoi straordinari concerti. Ora, dopo tanti anni, è il turno di noi contemporanei di godere di tale Infinita ed Eterna Bellezza.
La Sonata n. 3 ha chiuso il programma, che si era aperto con la Polacca-Fantasia op. 61. La sonata fu ispirata a Chopin dalla visita a Parigi di sua sorella con il marito. Dopo aver lasciato la Polonia da giovane, Chopin non vi fece più ritorno; questa tenera e sofferta nostalgia, in un'anima così sensibile, è stata una delle grandi ispirazioni del compositore.
Le tre Mazurche scelte dal Maestro hanno suscitato dolci ricordi in tutti; l'esecuzione della Barcarola ha sussurrato il conforto di un lungo percorso in barca; il Notturno postumo ha indotto riflessioni sulla caducità della vita, mentre il Preludio n. 4, breve ma intensissimo, ha commosso il pubblico, che si è infine sciolto in dieci minuti di applausi e in una standing ovation.
Il secondo concerto della rassegna musicale sarà tenuto domenica, 1 dicembre, sempre presso il Circolo Unione e con un biglietto dal costo di 5 euro per gli ospiti. Non si vive di solo pane, ma anche di nutrimento per lo spirito. Se dovete scegliere, scegliete la musica sussurrata piuttosto che quella urlata, e scegliete quella dei grandi compositori dell'800. Tra gli altri, verrà celebrato il genio compositivo di Rachmaninov, con pezzi a quattro mani suonati da Paolo Scalfarella e Serena Valluzzi.
Vi aspetto… in attesa che dall'Olimpo giunga l'annuncio che tutti attendiamo: «Sono interessati!».
Sarà forse questa la ragione per cui il caro Maestro Giuseppe Campagnola ha scelto di intitolare il concerto che ha tenuto presso il salone del Circolo Unione di Bisceglie, "L'Ultimo Chopin"? Non lo vogliamo sapere: ciò che davvero conta è che il nostro concittadino, dopo quattordici anni (l'ultima volta è stato presso la Chiesa di San Pietro, nel giugno del 2010), abbia regalato ai biscegliesi il piacere di ascoltare un saggio del suo grande talento pianistico.
Il Circolo Unione, contenitore culturale blasonato, ha creato le condizioni ideali per accogliere il Maestro: illuminazione perfetta, un pianoforte Kawaii in ottime condizioni e accordato con cura, la partecipazione di circa ottanta persone tra soci e ospiti. La meticolosa organizzazione dei consiglieri e l'attenta cura dei particolari del presidente, dottor Donato De Cillis, hanno portato a un risultato eccellente. Tuttavia, il vero e unico protagonista è stato Giuseppe Campagnola.
Il suo pianismo ha ipnotizzato il pubblico per un'ora. Ha tenuto inchiodate alle sedie signore e signori, che sembravano trattenere il respiro per evitare di disturbare il silenzio. Solo alla fine di ogni brano, un fragoroso applauso restituiva ossigeno agli astanti. In più di un'occasione, mi è parso di percepire l'atmosfera soffusa dei salotti parigini in cui il grande compositore Frédéric Chopin teneva i suoi straordinari concerti. Ora, dopo tanti anni, è il turno di noi contemporanei di godere di tale Infinita ed Eterna Bellezza.
La Sonata n. 3 ha chiuso il programma, che si era aperto con la Polacca-Fantasia op. 61. La sonata fu ispirata a Chopin dalla visita a Parigi di sua sorella con il marito. Dopo aver lasciato la Polonia da giovane, Chopin non vi fece più ritorno; questa tenera e sofferta nostalgia, in un'anima così sensibile, è stata una delle grandi ispirazioni del compositore.
Le tre Mazurche scelte dal Maestro hanno suscitato dolci ricordi in tutti; l'esecuzione della Barcarola ha sussurrato il conforto di un lungo percorso in barca; il Notturno postumo ha indotto riflessioni sulla caducità della vita, mentre il Preludio n. 4, breve ma intensissimo, ha commosso il pubblico, che si è infine sciolto in dieci minuti di applausi e in una standing ovation.
Il secondo concerto della rassegna musicale sarà tenuto domenica, 1 dicembre, sempre presso il Circolo Unione e con un biglietto dal costo di 5 euro per gli ospiti. Non si vive di solo pane, ma anche di nutrimento per lo spirito. Se dovete scegliere, scegliete la musica sussurrata piuttosto che quella urlata, e scegliete quella dei grandi compositori dell'800. Tra gli altri, verrà celebrato il genio compositivo di Rachmaninov, con pezzi a quattro mani suonati da Paolo Scalfarella e Serena Valluzzi.
Vi aspetto… in attesa che dall'Olimpo giunga l'annuncio che tutti attendiamo: «Sono interessati!».