Calcio
Alfonso Russo chiede a Canonico la restituzione del titolo del Bisceglie
L'ex dirigente nerazzurro: «Il gruppo dei biscegliesi ha garantito alcune centinaia di migliaia di euro fra risorse personali e sponsorizzazioni»
Italia - mercoledì 18 luglio 2018
22.38
«Avevo messo in guardia i miei amici dirigenti. Quando uscì dalla società scrissi un post pubblico spiegando che essere trattato come uno zerbino non è nel mio stile. Lasciai dopo aver onorato, da uomo, il mio impegno economico. I fatti mi hanno dato (come sempre) ragione». Parole, amare, di Alfonso Russo, ex vicepresidente del Bisceglie calcio.
«Ricordo agli amici che si sono prostrati a Canonico, non dimentico che su suo ordine mi hanno cancellato da un gruppo e dimostrando di essere suoi schiavi. Io non lo avrei mai fatto. Lo dico ora a casino successo, giusto per: vi sono e vi sarò sempre amico ma sappiate che quell'atteggiamento non l'ho gradito» ha aggiunto l'imprenditore avicolo, con enorme schiettezza.
«Nessuno, martedì, ha detto che il gruppo dei biscegliesi in due anni, tra risorse personali e sponsorizzazioni, ha garantito al signor Canonico alcune centinaia di migliaia di euro: altro che "Ho fatto tutto da solo" come dice lui.
Non è stato detto che, per dimostrarci galantuomini, nessuno ha chiesto azioni della srl. Secondo me perdere la categoria è sbagliato. Canonico, dopo le dovute scuse, deve far gestire la società dal gruppo biscegliese onorando il suo impegno per questo campionato» ha rimarcato Russo.
«Il popolo nerazzurro è stato ferito, deriso e umiliato: non lo meritava. In questi anni ha dimostrato una maturità incredibile e credo che la loro intelligenza meriti di prevalere. Un uomo dimostra la sua grandezza anche chiedendo scusa e mettendo da parte superbia e arroganza. Quest'anno a mio avviso deve andare così: bisogna ricucire una ferita profonda se ci sarà volontà ma se così non sarà si cercherà una soluzione.
Canonico Deve chiedere scusa a un'intera città e ai dirigenti biscegliesi, presi in giro e solo sfruttati approfittando del loro amore e della passione per i colori nerazzurri di una maglia storica e centenaria» ha concluso.
«Ricordo agli amici che si sono prostrati a Canonico, non dimentico che su suo ordine mi hanno cancellato da un gruppo e dimostrando di essere suoi schiavi. Io non lo avrei mai fatto. Lo dico ora a casino successo, giusto per: vi sono e vi sarò sempre amico ma sappiate che quell'atteggiamento non l'ho gradito» ha aggiunto l'imprenditore avicolo, con enorme schiettezza.
«Nessuno, martedì, ha detto che il gruppo dei biscegliesi in due anni, tra risorse personali e sponsorizzazioni, ha garantito al signor Canonico alcune centinaia di migliaia di euro: altro che "Ho fatto tutto da solo" come dice lui.
Non è stato detto che, per dimostrarci galantuomini, nessuno ha chiesto azioni della srl. Secondo me perdere la categoria è sbagliato. Canonico, dopo le dovute scuse, deve far gestire la società dal gruppo biscegliese onorando il suo impegno per questo campionato» ha rimarcato Russo.
«Il popolo nerazzurro è stato ferito, deriso e umiliato: non lo meritava. In questi anni ha dimostrato una maturità incredibile e credo che la loro intelligenza meriti di prevalere. Un uomo dimostra la sua grandezza anche chiedendo scusa e mettendo da parte superbia e arroganza. Quest'anno a mio avviso deve andare così: bisogna ricucire una ferita profonda se ci sarà volontà ma se così non sarà si cercherà una soluzione.
Canonico Deve chiedere scusa a un'intera città e ai dirigenti biscegliesi, presi in giro e solo sfruttati approfittando del loro amore e della passione per i colori nerazzurri di una maglia storica e centenaria» ha concluso.