Calcio
Bisceglie a un passo dal baratro
Due traverse nel primo tempo illudono gli stellati, che incassano un gol pesantissimo e non riescono a reagire. Servirà un capolavoro per evitare la D
Italia - domenica 28 giugno 2020
10.00
Il tifoso più ottimista non smetterà di crederci e in fondo il calcio ha spesso insegnato che è possibile sovvertire i pronostici. Toccherà al Bisceglie, martedì 30 giugno, cercare di entrare nella storia firmando un'autentica impresa. Perché sarà necessario vincere con due reti di scarto a Lentini per evitare la seconda, dolorosa retrocessione consecutiva sul campo. E alla luce di quanto accaduto sabato sul rettangolo del "Gustavo Ventura", servirà una gran dose di ottimismo tra i sostenitori stellati ma soprattutto una prestazione formidabile da parte dei calciatori del patron Nicola Canonico. Cartina tornasole di una stagione da "vorrei ma non posso", il match d'andata dei playout ha riassunto in 90 minuti tutte le lacune, le incertezze e le contraddizioni di una squadra che forse non è mai stata all'altezza della Serie C. Ma nello sport non è mai finita fin quando è possibile capovolgere la situazione.
Nel 3-5-2 nerazzurro spazio - da sinistra - a Karkalis, Diallo e Hristov davanti a Casadei; centrocampo folto e "brevilineo" con Romani, Rafetraniaina, Zibert, Abonckelet e Petris; tutto come previsto davanti con Ebagua punta centrale e Gatto a supporto. Sicula Leonzio disposta a specchio dal trainer molfettese Vito Grieco: Fasan tra i pali; linea difensiva composta, da sinistra, da Ferrara, Bachini e Sosa; Bariti, Bucolo, Parisi, Provenzano e Palermo in mediana; Catania e Lescano in attacco.
I viaggianti hanno impiegato pochi secondi per acclimatarsi, mostrando subito l'intenzione di fare la partita senza badare ai calcoli. Facundo Lescano, già bestia nera del team stellato in campionato, si è reso subito pericoloso con una girata su cross di Parisi (3°). La squadra di casa ha faticato in fase di impostazione prestando il fianco alla scaltrezza di avversari la cui cifra tecnica è parsa presto superiore. Una timidezza superata in fretta, se è vero che al 17°, su un corner ben calciato da Zibert, Mady Abonckelet ha anticipato tutti: la sua inzuccata avrebbe meritato maggiore fortuna ma il pallone, beffardo, ha centrato in pieno la traversa. Ritmi tutt'altro che disprezzabili, tenuto conto del lungo stop forzato per tutti i protagonisti della sfida, che si è accesa a metà frazione: bordata dal limite di Provenzano su suggerimento di Lescano (26°); tentativo di Zibert dall'interno dell'area e deviazione di un difensore ospite ancora sulla traversa (29°). Sugli sviluppi del corner, sinistro di Karkalis parato a terra da Fasan.
Quando l'inerzia del match è sembrata volgere in favore del Bisceglie, la doccia fredda: ripartenza siciliana con Bariti sul versante sinistro, buco imperdonabile del pacchetto arretrato nerazzurro e destro vincente da pochi passi (33°). Uno choc, al punto che i bianconeri avrebbero potuto girare il coltello nella piaga ma Catania non è riuscito a correggere l'ennesimo pallone in arrivo dalle corsie laterali, vero metro di paragone della differente qualità tra le contendenti. Proteste della Sicula Leonzio per un contatto in area tra Diallo e Parisi sul finire di tempo ma l'arbitro Cudini (direzione quasi impeccabile) ha lasciato proseguire.
Niente sospirata reazione d'orgoglio a inizio ripresa, anzi. La Sicula Leonzio ha preso fiducia e gestito la situazione con personalità: in apertura destro di Bucolo sul fondo, al 53° velenoso sinistro di Catania e palla di un soffio a lato, quindi una botta in corsa di Lescano dai sedici metri su cui Casadei si è prodotto in un'ottima risposta.
Gli ingressi di Trovade per Abonckelet e Dellino in luogo di Romani si sono rivelati insufficienti, anzi: i subentrati hanno rimediato entrambi un cartellino giallo. Un lampo di Ebagua a dieci minuti dal termine ha praticamente mandato Dellino a tu per tu col portiere avversario ma il calciatore nerazzuro si è allungato il pallone senza neppure riuscire a concludere. Tardivo l'innesto di Longo per Gatto, inattesa l'espulsione di Scardina per un colpo gratuito ai danni di Petris in pieno recupero.
Sicula Leonzio (3-5-2): 22 Fasan, 26 Ferrara, 25 Bachini, 19 Sosa, 13 Parisi (dal 74° 17 Lia), 14 Bariti (dall'84° 3 Sabatino), 30 Bucolo, 23 Palermo, 9 Catania (dall'84° 7 Grillo), 5 Provenzano (dal 66° 20 Maimone), 32 Facundo Lescano (dal 75° 11 Scardina). Allenatore: Vito Grieco. A disposizione: 12 Governali, 15 Ferrini, 21 Tafa, 4 Sicurella, 24 Reale, 33 Amata.
Arbitro: Cristian Cudini di Fermo.
Assistenti: Claudio Gualtieri di Asti, Tiziana Trasciatti di Foligno.
Quarto uomo: Valerio Maranesi di Ciampino.
Rete: 33° Bariti.
Note: gara a porte chiuse. Ammoniti: 22° Petris per gioco scorretto, 61° Romani per gioco scorretto, 71° Trovade per gioco scorretto, 73° Dellino per gioco scorretto; 37° Palermo per gioco scorretto, 87° Sabatino per gioco scorretto. Espulso Scardina al 93° per gioco scorretto. Calci d'angolo: 5-5. Recupero: primo tempo nessuno; secondo tempo 4 minuti.
Nel 3-5-2 nerazzurro spazio - da sinistra - a Karkalis, Diallo e Hristov davanti a Casadei; centrocampo folto e "brevilineo" con Romani, Rafetraniaina, Zibert, Abonckelet e Petris; tutto come previsto davanti con Ebagua punta centrale e Gatto a supporto. Sicula Leonzio disposta a specchio dal trainer molfettese Vito Grieco: Fasan tra i pali; linea difensiva composta, da sinistra, da Ferrara, Bachini e Sosa; Bariti, Bucolo, Parisi, Provenzano e Palermo in mediana; Catania e Lescano in attacco.
I viaggianti hanno impiegato pochi secondi per acclimatarsi, mostrando subito l'intenzione di fare la partita senza badare ai calcoli. Facundo Lescano, già bestia nera del team stellato in campionato, si è reso subito pericoloso con una girata su cross di Parisi (3°). La squadra di casa ha faticato in fase di impostazione prestando il fianco alla scaltrezza di avversari la cui cifra tecnica è parsa presto superiore. Una timidezza superata in fretta, se è vero che al 17°, su un corner ben calciato da Zibert, Mady Abonckelet ha anticipato tutti: la sua inzuccata avrebbe meritato maggiore fortuna ma il pallone, beffardo, ha centrato in pieno la traversa. Ritmi tutt'altro che disprezzabili, tenuto conto del lungo stop forzato per tutti i protagonisti della sfida, che si è accesa a metà frazione: bordata dal limite di Provenzano su suggerimento di Lescano (26°); tentativo di Zibert dall'interno dell'area e deviazione di un difensore ospite ancora sulla traversa (29°). Sugli sviluppi del corner, sinistro di Karkalis parato a terra da Fasan.
Quando l'inerzia del match è sembrata volgere in favore del Bisceglie, la doccia fredda: ripartenza siciliana con Bariti sul versante sinistro, buco imperdonabile del pacchetto arretrato nerazzurro e destro vincente da pochi passi (33°). Uno choc, al punto che i bianconeri avrebbero potuto girare il coltello nella piaga ma Catania non è riuscito a correggere l'ennesimo pallone in arrivo dalle corsie laterali, vero metro di paragone della differente qualità tra le contendenti. Proteste della Sicula Leonzio per un contatto in area tra Diallo e Parisi sul finire di tempo ma l'arbitro Cudini (direzione quasi impeccabile) ha lasciato proseguire.
Niente sospirata reazione d'orgoglio a inizio ripresa, anzi. La Sicula Leonzio ha preso fiducia e gestito la situazione con personalità: in apertura destro di Bucolo sul fondo, al 53° velenoso sinistro di Catania e palla di un soffio a lato, quindi una botta in corsa di Lescano dai sedici metri su cui Casadei si è prodotto in un'ottima risposta.
Gli ingressi di Trovade per Abonckelet e Dellino in luogo di Romani si sono rivelati insufficienti, anzi: i subentrati hanno rimediato entrambi un cartellino giallo. Un lampo di Ebagua a dieci minuti dal termine ha praticamente mandato Dellino a tu per tu col portiere avversario ma il calciatore nerazzuro si è allungato il pallone senza neppure riuscire a concludere. Tardivo l'innesto di Longo per Gatto, inattesa l'espulsione di Scardina per un colpo gratuito ai danni di Petris in pieno recupero.
BISCEGLIE-SICULA LEONZIO 0-1
Bisceglie (3-5-2): 1 Casadei, 2 Diallo, 10 Gatto (dall'85° 4 Nacci), 11 Rafetraniaina, 13 Ebagua, 16 Abonckelet (dal 60° 29 Trovade), 18 Romani (dal 69° 7 Dellino), 19 Karkalis, 25 Hristov, 30 Zibert (dall'85° 17 Longo), 31 Petris. Allenatore: Gianfranco Mancini. A disposizione: 12 Messina, 6 Mastrippolito, 15 Cardamone, 20 Joao Silva, 21 Turi, 24 Ungaro, 27 Ferrante, 32 Sapri.Sicula Leonzio (3-5-2): 22 Fasan, 26 Ferrara, 25 Bachini, 19 Sosa, 13 Parisi (dal 74° 17 Lia), 14 Bariti (dall'84° 3 Sabatino), 30 Bucolo, 23 Palermo, 9 Catania (dall'84° 7 Grillo), 5 Provenzano (dal 66° 20 Maimone), 32 Facundo Lescano (dal 75° 11 Scardina). Allenatore: Vito Grieco. A disposizione: 12 Governali, 15 Ferrini, 21 Tafa, 4 Sicurella, 24 Reale, 33 Amata.
Arbitro: Cristian Cudini di Fermo.
Assistenti: Claudio Gualtieri di Asti, Tiziana Trasciatti di Foligno.
Quarto uomo: Valerio Maranesi di Ciampino.
Rete: 33° Bariti.
Note: gara a porte chiuse. Ammoniti: 22° Petris per gioco scorretto, 61° Romani per gioco scorretto, 71° Trovade per gioco scorretto, 73° Dellino per gioco scorretto; 37° Palermo per gioco scorretto, 87° Sabatino per gioco scorretto. Espulso Scardina al 93° per gioco scorretto. Calci d'angolo: 5-5. Recupero: primo tempo nessuno; secondo tempo 4 minuti.