Calcio
Bisceglie e politica, botta e risposta Canonico-Spina
Il patron nerazzurro: «Maltrattati dall'amministrazione». L'ex sindaco: «Se la prendesse con Rachele Barra che si candiderà con Casella»
Bisceglie - martedì 8 maggio 2018
15.10
La polemica politica corre sul rettangolo verde del "Gustavo Ventura". Botta e risposta a distanza di poche ore tra il massimo dirigente dell'A. S. Bisceglie Nicola Canonico e il già sindaco Francesco Spina riguardo l'entità e la qualità del supporto fornito dall'amministrazione comunale alla società nerazzurra.
Perentorio quanto affermato dal patron stellato lunedì 7 maggio (anniversario della storica promozione in Serie C) nel corso della trasmissione radiofonica "Centrocampo" condotta da Pino Di Bitetto e Mino Dell'Orco: «L'amministrazione non ci ha concesso la gestione dell'impianto, al punto che siamo stati costretti a pagare l'affitto per gli allenamenti e gli incontri casalinghi; il comune inoltre non ha concesso alcun contributo economico. Spina non ha mantenuto gli impegni presi. Riguardo Vittorio Fata registro che non ha dato continuità a quelle stesse promesse. Mi sono fatto carico delle spese e sono andato avanti con la massima dignità: il Bisceglie ha dimostrato ancora una volta di essere un club sano. Non è stato piacevole sentirsi umiliati in questa maniera da un'amministrazione comunale completamente assente» ha tuonato Canonico.
Il presidente ha sgombrato subito ogni possibile equivoco riguardo la prossima stagione: «Il Bisceglie sarà iscritto al campionato, a prescindere dalle mie decisioni che saranno frutto di dovute riflessioni. La piazza non ha risposto, è evidente. Gli investimenti effettuati non sono stati supportati dal pubblico: la città vive questa situazione di totale menefreghismo. Bisogna prenderne atto».
Durissime le sue parole nei confronti dell'amministrazione in merito alla questione stadio: «La società ha inviato una pec agli uffici competenti lo scorso febbraio con l'obiettivo di chiedere lumi riguardo gli interventi mancanti per ottenere l'omologazione, come per esempio il posizionamento dei seggiolini in gradinata. Nessuna risposta. Se non si dovesse poter giocare a Bisceglie non lo scopriremo certo in agosto... Non meritiamo di essere maltrattati così».
«Ricordo all'amico Nicola Canonico che le società professionistiche non possono ricevere contributi comunali e che il 9 settembre ho lasciato uno stadio trasformato e reso agibile a tempo di record per la Serie C. Il Francavilla purtroppo, pur giocando da 2 anni a Brindisi per la mancata omologazione del suo stadio, ci ha battuti per un punto e quando il campo ci dà torto non bisogna cercare la causa altrove.
Complimenti per la salvezza raggiunta e per quei tantissimi tifosi che, anche se non si possono permettere il biglietto allo stadio per le difficoltà economiche, continuano a sostenere con affetto il Bisceglie calcio senza differenze di carattere politico o personale. In bocca al lupo per un grande campionato l'anno prossimo».
Perentorio quanto affermato dal patron stellato lunedì 7 maggio (anniversario della storica promozione in Serie C) nel corso della trasmissione radiofonica "Centrocampo" condotta da Pino Di Bitetto e Mino Dell'Orco: «L'amministrazione non ci ha concesso la gestione dell'impianto, al punto che siamo stati costretti a pagare l'affitto per gli allenamenti e gli incontri casalinghi; il comune inoltre non ha concesso alcun contributo economico. Spina non ha mantenuto gli impegni presi. Riguardo Vittorio Fata registro che non ha dato continuità a quelle stesse promesse. Mi sono fatto carico delle spese e sono andato avanti con la massima dignità: il Bisceglie ha dimostrato ancora una volta di essere un club sano. Non è stato piacevole sentirsi umiliati in questa maniera da un'amministrazione comunale completamente assente» ha tuonato Canonico.
Il presidente ha sgombrato subito ogni possibile equivoco riguardo la prossima stagione: «Il Bisceglie sarà iscritto al campionato, a prescindere dalle mie decisioni che saranno frutto di dovute riflessioni. La piazza non ha risposto, è evidente. Gli investimenti effettuati non sono stati supportati dal pubblico: la città vive questa situazione di totale menefreghismo. Bisogna prenderne atto».
Durissime le sue parole nei confronti dell'amministrazione in merito alla questione stadio: «La società ha inviato una pec agli uffici competenti lo scorso febbraio con l'obiettivo di chiedere lumi riguardo gli interventi mancanti per ottenere l'omologazione, come per esempio il posizionamento dei seggiolini in gradinata. Nessuna risposta. Se non si dovesse poter giocare a Bisceglie non lo scopriremo certo in agosto... Non meritiamo di essere maltrattati così».
LA REPLICA DI FRANCESCO SPINA
Martedì il già primo cittadino ha controbattuto a Canonico attraverso un post sul suo profilo facebook: «Da 8 mesi non sono più sindaco di Bisceglie. Ma non posso stare zitto anche se le accuse riguarderebbero principalmente l'assessore allo sport Rachele Barra che oggi sostiene il candidato Gianni Casella e che, quindi, potrei evitare di difendere per la solita ipocrisia politica che non mi appartiene» ha affermato Spina evocando il suo avversario politico, pubblicamente sostenuto dal patron nerazzurro in questa campagna elettorale per le amministrative.«Ricordo all'amico Nicola Canonico che le società professionistiche non possono ricevere contributi comunali e che il 9 settembre ho lasciato uno stadio trasformato e reso agibile a tempo di record per la Serie C. Il Francavilla purtroppo, pur giocando da 2 anni a Brindisi per la mancata omologazione del suo stadio, ci ha battuti per un punto e quando il campo ci dà torto non bisogna cercare la causa altrove.
Complimenti per la salvezza raggiunta e per quei tantissimi tifosi che, anche se non si possono permettere il biglietto allo stadio per le difficoltà economiche, continuano a sostenere con affetto il Bisceglie calcio senza differenze di carattere politico o personale. In bocca al lupo per un grande campionato l'anno prossimo».