Calcio
Bisceglie, che colpo!
La rete di Rocco regala ai nerazzurri tre punti fondamentali
Italia - domenica 14 marzo 2021
17.00
Quattro punti. Il quindicesimo posto, che vale la salvezza diretta, non è più così lontano e questa consapevolezza dà un peso specifico molto rilevante alla quinta vittoria stagionale del Bisceglie (seconda sotto la gestione Papagni), ottenuta sul rettangolo di una Casertana abulica, imbrigliata dall'ottima disposizione tattica dei nerazzurri, che questa volta non hanno regalato nulla.
Le modalità del successo stellato confortano e non poco l'ambiente, pur se riavvolgendo il nastro della gara è legittimo ritrovare persino dei rimpianti per le opportunità non sfruttate di incrementare il bottino nella fase più proficua della gara. Spazio al giovane Zagaria in mezzo al campo con Maimone e Romizi centrali, Vitale a destra e Giron a sinistra, tutti alle spalle delle punte Rocco e Makota nel 3-5-2 in cui è rientrato anche Vona, con Priola e Altobello, davanti al portiere Spurio.
Le diverse defezioni (su tutte quella Cittadino e dello squalificato Tazza) non hanno impedito al Bisceglie, schierato con interpreti non del tutto affiatati - di approcciare la sfida correttamente pur se il primo squillo del confronto l'ha offerto (al 9°) l'ex di turno Cuppone con un'inzuccata su cui Spurio si è superato, scattando sui reni per deviare in corner. Chance (14°) per Vitale - al rientro da titolare dopo un lungo periodo di assenza - servito involontariamente da un colpo di testa di Carillo su cross di Giron: il suo sinistro è stato ribattuto a terra da Avella.
Il team di Guidi ha continuato a pungere pur senza riuscire a porre contromisure alla capacità dei viaggianti di attaccare gli spazi in ripartenza, soprattutto sul versante destro d'attacco con un ficcante Makota: il suo servizio per Rocco (21°) ha trovato l'opposizione di Buschiazzo, mentre il traversone basso del 24° ha registrato l'intervento in uscita l'estremo di casa ma sulla palla vagante il più lesto si è rivelato proprio Daniele Rocco, che con un piattone ha infilato la porta vuota regalando l'1-0 ai nerazzurri.
Scossa dalla rete incassata, la squadra di casa ha prestato il fianco all'azione di rimessa di un Bisceglie che - forse è questo l'unico cruccio di una prestazione per larghi tratti impeccabile - ha mancato l'opportunità per infierire: impreciso il goleador Rocco al 32°, sciupone Makota un minuto più tardi (destro potente ma fuori bersaglio in corsa dall'interno dell'area quando avrebbe potuto servire il compagno). Guidi, tecnico della Casertana, è stato addirittura costretto a sostituire Del Grosso - sistematicamente saltato da Makota - dopo appena 37 minuti, a seguito dell'ennesima situazione in cui l'attaccante nerazzurro si è involato verso la porta campana (bravo Avella nella circostanza).
Fiammata dei rossoblu a inizio ripresa: velenoso, ma di poco a lato, il tiro da fuori area di Cuppone (47°). Episodio dubbio al 50° in area casertana: cross di Giron, torsione di Makota e palla forse sul braccio di Carillo; l'arbitro ha lasciato proseguire. Giron da calcio piazzato ha impegnato Avella con un sinistro a giro (52°), Makota ancora pericoloso al 58° prima con una botta di prima intenzione dal limite dell'area, quindi di testa su invito di un ottimo Giron. Due terzi di partita contrassegnati da una netta prevalenza del Bisceglie in termini di azioni da gol costruite.
I cambi e l'impeto d'orgoglio di una formazione la cui situazione di classifica è decisamente migliore non hanno scalfito la risolutezza granitica dei ragazzi di Papagni, fermati dalla sfortuna al 75° quando la traversa si è opposta al sinistro centrale del subentrato Musso da 25 metri. La Casertana è andata a segno a gioco fermo con Rosso all'89°: un netto fallo di Carillo sul capitano Priola ha vanificato il tutto. Il pari sarebbe stato davvero beffardo, considerata l'inconsistenza della compagine campana, limitata in ogni aspetto del suo gioco da un Bisceglie eccellente sotto tutti i punti di vista, che con un pizzico di cinismo in più sotto porta avrebbe potuto ritrovarsi almeno sul 2-0 a gestire l'ultima mezz'ora. L'aggancio alla Paganese, intanto, è riuscito: mercoledì, al "Ventura", il confronto diretto che potrebbe segnare un'altra svolta nel campionato dei nerazzurri.
Le modalità del successo stellato confortano e non poco l'ambiente, pur se riavvolgendo il nastro della gara è legittimo ritrovare persino dei rimpianti per le opportunità non sfruttate di incrementare il bottino nella fase più proficua della gara. Spazio al giovane Zagaria in mezzo al campo con Maimone e Romizi centrali, Vitale a destra e Giron a sinistra, tutti alle spalle delle punte Rocco e Makota nel 3-5-2 in cui è rientrato anche Vona, con Priola e Altobello, davanti al portiere Spurio.
Le diverse defezioni (su tutte quella Cittadino e dello squalificato Tazza) non hanno impedito al Bisceglie, schierato con interpreti non del tutto affiatati - di approcciare la sfida correttamente pur se il primo squillo del confronto l'ha offerto (al 9°) l'ex di turno Cuppone con un'inzuccata su cui Spurio si è superato, scattando sui reni per deviare in corner. Chance (14°) per Vitale - al rientro da titolare dopo un lungo periodo di assenza - servito involontariamente da un colpo di testa di Carillo su cross di Giron: il suo sinistro è stato ribattuto a terra da Avella.
Il team di Guidi ha continuato a pungere pur senza riuscire a porre contromisure alla capacità dei viaggianti di attaccare gli spazi in ripartenza, soprattutto sul versante destro d'attacco con un ficcante Makota: il suo servizio per Rocco (21°) ha trovato l'opposizione di Buschiazzo, mentre il traversone basso del 24° ha registrato l'intervento in uscita l'estremo di casa ma sulla palla vagante il più lesto si è rivelato proprio Daniele Rocco, che con un piattone ha infilato la porta vuota regalando l'1-0 ai nerazzurri.
Scossa dalla rete incassata, la squadra di casa ha prestato il fianco all'azione di rimessa di un Bisceglie che - forse è questo l'unico cruccio di una prestazione per larghi tratti impeccabile - ha mancato l'opportunità per infierire: impreciso il goleador Rocco al 32°, sciupone Makota un minuto più tardi (destro potente ma fuori bersaglio in corsa dall'interno dell'area quando avrebbe potuto servire il compagno). Guidi, tecnico della Casertana, è stato addirittura costretto a sostituire Del Grosso - sistematicamente saltato da Makota - dopo appena 37 minuti, a seguito dell'ennesima situazione in cui l'attaccante nerazzurro si è involato verso la porta campana (bravo Avella nella circostanza).
Fiammata dei rossoblu a inizio ripresa: velenoso, ma di poco a lato, il tiro da fuori area di Cuppone (47°). Episodio dubbio al 50° in area casertana: cross di Giron, torsione di Makota e palla forse sul braccio di Carillo; l'arbitro ha lasciato proseguire. Giron da calcio piazzato ha impegnato Avella con un sinistro a giro (52°), Makota ancora pericoloso al 58° prima con una botta di prima intenzione dal limite dell'area, quindi di testa su invito di un ottimo Giron. Due terzi di partita contrassegnati da una netta prevalenza del Bisceglie in termini di azioni da gol costruite.
I cambi e l'impeto d'orgoglio di una formazione la cui situazione di classifica è decisamente migliore non hanno scalfito la risolutezza granitica dei ragazzi di Papagni, fermati dalla sfortuna al 75° quando la traversa si è opposta al sinistro centrale del subentrato Musso da 25 metri. La Casertana è andata a segno a gioco fermo con Rosso all'89°: un netto fallo di Carillo sul capitano Priola ha vanificato il tutto. Il pari sarebbe stato davvero beffardo, considerata l'inconsistenza della compagine campana, limitata in ogni aspetto del suo gioco da un Bisceglie eccellente sotto tutti i punti di vista, che con un pizzico di cinismo in più sotto porta avrebbe potuto ritrovarsi almeno sul 2-0 a gestire l'ultima mezz'ora. L'aggancio alla Paganese, intanto, è riuscito: mercoledì, al "Ventura", il confronto diretto che potrebbe segnare un'altra svolta nel campionato dei nerazzurri.