Calcio
Bisceglie, il punto fa morale ma adesso bisognerà tornare a vincere
Svelato il "mistero" sulla figura di Emilio Coraggio
Italia - lunedì 2 marzo 2020
12.02
Il tap-in di Alvaro Montero sui titoli di coda del match di Terni potrebbe assumere un peso specifico notevole a lungo andare solo nel caso in cui il Bisceglie dovesse riuscire a convertire l'energia positiva di un pareggio forse insperato in risultati concreti da qui al termine della sua tribolante stagione regolare. Toccherà battere il Catania domenica 8 marzo al "Gustavo Ventura" per rendere quel gol più utile di quanto possa sembrare al momento.
Salvarsi non sarà semplice: gli stellati dovranno innanzitutto tenersi dietro il Rende, l'unica formazione (oltre al fanalino di coda Rieti) il cui bottino è inferiore a quello di Zibert e compagni nel girone di ritorno: il team calabrese ha messo insieme appena 4 punti, il collettivo nerazzurro 6 (fra cui i tre, preziosissimi, del successo nel confronto diretto). È piuttosto evidente che, a nove giornate dalla conclusione del torneo, le attuali 14 lunghezze di divario tra il penultimo e il quintultimo posto (occupati rispettivamente da Rende e Picerno) inducano a ritenere molto difficile lo svolgimento di quella serie playout. Ma non sarà sufficiente assicurarsi la 18ª posizione se la Sicula Leonzio (10 punti nelle ultime quattro gare, tre vittorie consecutive) dovesse tenere questi ritmi: i regolamenti prevedono la retrocessione diretta della terzultima classificata nel caso in cui il divario rispetto alla quartultima dovesse rivelarsi superiore agli otto punti. Ora il Bisceglie è a -6 dalla formazione siciliana. Ecco perché diventa fondamentale andare a caccia delle vittorie, soprattutto negli incontri casalinghi.
Il Bisceglie ha segnato due reti in una gara per la quinta volta nel corso dell'annata, impattando ancora 2-2 come già accaduto negli altri precedenti (con Picerno e Paganese in casa, Cavese e Rieti in trasferta). Lo spagnolo Montero, top scorer della squadra, ha realizzato l'ottava segnatura in campionato mentre Alessandro Gatto (autore del temporaneo 2-1) è salito a quota sei. Mai, finora, la compagine del patron Nicola Canonico ha messo a segno tre gol nell'arco di una partita.
Il match sul rettangolo del "Liberati" con la Ternana ha fatto registrare il debutto, in qualità di capoallenatore, di Emilio Coraggio. 51 anni, ex calciatore, soprattutto nelle file del Sora che affrontò anche il Bisceglie in C2 negli anni '90, ha affiancato il trainer romano Sandro Pochesci durante la sua esperienza alla Ternana seguendolo - a quanto pare - anche in Puglia. Peccato, però, che non lo sapesse nessuno fino a domenica, quando il suo nome è apparso sulle distinte distribuite dall'ufficio stampa del club umbro.
Secondo quanto ricostruito, Coraggio sarebbe arrivato a Bisceglie in ottobre con Pochesci e avrebbe svolto attività di tecnico in seconda, senza mai essere ufficializzato, come del resto, per esempio, mai era stata annunciata la presenza di Vincenzo Marinacci nel ruolo di preparatore dei portieri (lo si è scoperto solo dopo l'esonero di Pochesci), non è dato di sapere chi sia il preparatore atletico della squadra e persino l'avvento di Gianfranco Mancini sia stato sottaciuto. Coraggio sarebbe perciò rimasto sotto contratto anche dopo l'allontanamento di colui che l'ha portato in nerazzurro.
Salvarsi non sarà semplice: gli stellati dovranno innanzitutto tenersi dietro il Rende, l'unica formazione (oltre al fanalino di coda Rieti) il cui bottino è inferiore a quello di Zibert e compagni nel girone di ritorno: il team calabrese ha messo insieme appena 4 punti, il collettivo nerazzurro 6 (fra cui i tre, preziosissimi, del successo nel confronto diretto). È piuttosto evidente che, a nove giornate dalla conclusione del torneo, le attuali 14 lunghezze di divario tra il penultimo e il quintultimo posto (occupati rispettivamente da Rende e Picerno) inducano a ritenere molto difficile lo svolgimento di quella serie playout. Ma non sarà sufficiente assicurarsi la 18ª posizione se la Sicula Leonzio (10 punti nelle ultime quattro gare, tre vittorie consecutive) dovesse tenere questi ritmi: i regolamenti prevedono la retrocessione diretta della terzultima classificata nel caso in cui il divario rispetto alla quartultima dovesse rivelarsi superiore agli otto punti. Ora il Bisceglie è a -6 dalla formazione siciliana. Ecco perché diventa fondamentale andare a caccia delle vittorie, soprattutto negli incontri casalinghi.
Il Bisceglie ha segnato due reti in una gara per la quinta volta nel corso dell'annata, impattando ancora 2-2 come già accaduto negli altri precedenti (con Picerno e Paganese in casa, Cavese e Rieti in trasferta). Lo spagnolo Montero, top scorer della squadra, ha realizzato l'ottava segnatura in campionato mentre Alessandro Gatto (autore del temporaneo 2-1) è salito a quota sei. Mai, finora, la compagine del patron Nicola Canonico ha messo a segno tre gol nell'arco di una partita.
Il match sul rettangolo del "Liberati" con la Ternana ha fatto registrare il debutto, in qualità di capoallenatore, di Emilio Coraggio. 51 anni, ex calciatore, soprattutto nelle file del Sora che affrontò anche il Bisceglie in C2 negli anni '90, ha affiancato il trainer romano Sandro Pochesci durante la sua esperienza alla Ternana seguendolo - a quanto pare - anche in Puglia. Peccato, però, che non lo sapesse nessuno fino a domenica, quando il suo nome è apparso sulle distinte distribuite dall'ufficio stampa del club umbro.
Secondo quanto ricostruito, Coraggio sarebbe arrivato a Bisceglie in ottobre con Pochesci e avrebbe svolto attività di tecnico in seconda, senza mai essere ufficializzato, come del resto, per esempio, mai era stata annunciata la presenza di Vincenzo Marinacci nel ruolo di preparatore dei portieri (lo si è scoperto solo dopo l'esonero di Pochesci), non è dato di sapere chi sia il preparatore atletico della squadra e persino l'avvento di Gianfranco Mancini sia stato sottaciuto. Coraggio sarebbe perciò rimasto sotto contratto anche dopo l'allontanamento di colui che l'ha portato in nerazzurro.