Calcio
Bisceglie in formato-salvezza, pari prezioso a Pagani
Un'altra prova scaltra dei nerazzurri, che finiscono di nuovo sotto nel punteggio e risalgono la china a quattro minuti dal termine
Italia - domenica 22 novembre 2020
17.00
Tornare a giocare dopo 21 giorni con quasi tutti i calciatori appena recuperati da un periodo di positività al Covid o comunque senza ritmo-partita nelle gambe; schierare 7 under dal primo minuto; scegliere di chiudere col 4-2-4; pareggiare in rimonta all'86°. È tutto ciò di cui il Bisceglie si è rivelato capace al "Marcello Torre" di Pagani. Ecco come una prova - siamo sinceri - deludente sul piano tecnico e dignitosa sotto il profilo tattico può tramutarsi nella dimostrazione di una forza d'animo e di uno spirito di gruppo tipici delle squadre che hanno capito di dover soffrire per raggiungere l'obiettivo.
Giusto riconoscerlo: è stata una brutta partita ma di quelle che comunque contano se si vuole giungere al traguardo e aver evitato il terzo stop consecutivo, lasciandosi allle spalle le battute d'arresto di misura con Cavese e Juve Stabia, ha rotto il sortilegio delle sconfitte con formazioni campane e rigenerato un ambiente bisognoso di carezze e certezze. Non che fossero piovute mazzate, ci mancherebbe altro: il Bisceglie, però, aveva necessità di riscoprirsi subito all'altezza del compito.
Spunti rilevanti col contagocce in un primo tempo noioso, frutto del combinato disposto tra le condizioni fisiche complessive non eccellenti (eufemismo) dei nerazzurri e le idee poco chiare della formazione di casa. E così un tentativo generoso di Zagaria col sinistro da fuori area (al 5°) e un tirocross su calcio piazzato di Guadagni dalla trequarti (al 9°) hanno guadagnato facilmente spazio su un notes altrimenti disabitato fino alla rete messa a segno da Diop a metà frazione. Buono lo spunto dell'ex Daniel Onescu, lesto l'attaccante a infilarsi tra Altobello e Pelliccia e a toccare con un diagonale preciso sul quale Spurio non ha potuto opporsi.
La replica del Bisceglie? Tutta racchiusa in un sinistro di Padulano dalla distanza. Il colmo è che la Paganese, senza strafare, avrebbe potuto trovare il raddoppio ma Sirignano, pescato su un cross di Squillace da calcio d'angolo, si è coordinato male sparando fuori bersaglio dall'altezza del dischetto del penalty.
Tre variazioni in apertura di ripresa per Bucaro a modulo invariato: spazio al biscegliese Casella in mediana, a De Marino nel ruolo di terzino destro e Mansour nel trio d'attacco. Minaccia sventata da Spurio al 47° con un colpo di reni sul velenoso colpo di tacco di un ispirato Diop. L'incornata di Rocco su cross di Tarantino dalla sinistra (50°) ha trovato Campani pronto. Pericolo per i viaggianti al 53° quando Diop e Guadagni, lanciati in contropiede, hanno forse peccato entrambi di altruismo cercando lo scambio piuttosto che la conclusione verso la porta. Sartore ha quindi rilevato uno stanco Padulano e il giovanissimo Zagaria, poco prima di lasciare il posto a Musso, è intervenuto in maniera provvidenziale anticipando Diop pochi istanti prima che calciasse da ottima posizione con un salvataggio decisivo.
La nemesi di un match che la Paganese non avrebbe meritato di vincere (e il Bisceglie non meritava di perdere) si è consumata nel breve volgere di un minuto: Cesaretti, servito da Squillace, è arrivato scarico sul pallone colpendo con la suola e mancando un facile bersaglio; il 21enne Antonino Musso, fra l'altro ex di turno, non ha perso l'opportunità di mettere a segno il suo primo gol stagionale e (soprattutto) da professionista, calciando di prima intenzione col sinistro un pallone reso vagante da un rimpallo favorevole scaturito dal filtrante di Rocco. È con folate di opportunismo che una squadra si salva nella fossa dei leoni del girone C di Serie C. Come a Viterbo, vale la pena continuare a praticare il vizio dell'opportunismo in attesa di tempi migliori e di un organico ritemprato nel fisico. Mercoledì, a Francavilla Fontana, sarà la volta dell'affascinante sfida col Monopoli.
Bisceglie (4-3-3; dall'80° 4-2-4): 22 Spurio, 5 Priola, 10 Padulano (dal 74° 24 Sartore), 11 Rocco, 13 Zagaria (dall'80° 18 Musso), 14 Cigliano, 15 Ferrante (dal 46° 21 Casella), 16 Pelliccia (dal 46° De Marino), 19 Vitale (dal 46° 7 Mansour), 25 Tarantino, 26 Altobello. Allenatore: Giovanni Bucaro. A disposizione: 1 Russo, 2 Barletta, 17 Laraspata, 20 Lauria, 27 Tedone.
Arbitro: Turrini di Firenze.
Assistenti: Vettorel di Latina e Collu di Oristano.
Quarto ufficiale: Grasso di Ariano Irpino.
Reti: 22° Diop, 86° Musso.
Note: gara a porte chiuse. Ammoniti: 32° Cigliano, 56° Bonavolontà. Calci d'angolo 9-0.
Giusto riconoscerlo: è stata una brutta partita ma di quelle che comunque contano se si vuole giungere al traguardo e aver evitato il terzo stop consecutivo, lasciandosi allle spalle le battute d'arresto di misura con Cavese e Juve Stabia, ha rotto il sortilegio delle sconfitte con formazioni campane e rigenerato un ambiente bisognoso di carezze e certezze. Non che fossero piovute mazzate, ci mancherebbe altro: il Bisceglie, però, aveva necessità di riscoprirsi subito all'altezza del compito.
Spunti rilevanti col contagocce in un primo tempo noioso, frutto del combinato disposto tra le condizioni fisiche complessive non eccellenti (eufemismo) dei nerazzurri e le idee poco chiare della formazione di casa. E così un tentativo generoso di Zagaria col sinistro da fuori area (al 5°) e un tirocross su calcio piazzato di Guadagni dalla trequarti (al 9°) hanno guadagnato facilmente spazio su un notes altrimenti disabitato fino alla rete messa a segno da Diop a metà frazione. Buono lo spunto dell'ex Daniel Onescu, lesto l'attaccante a infilarsi tra Altobello e Pelliccia e a toccare con un diagonale preciso sul quale Spurio non ha potuto opporsi.
La replica del Bisceglie? Tutta racchiusa in un sinistro di Padulano dalla distanza. Il colmo è che la Paganese, senza strafare, avrebbe potuto trovare il raddoppio ma Sirignano, pescato su un cross di Squillace da calcio d'angolo, si è coordinato male sparando fuori bersaglio dall'altezza del dischetto del penalty.
Tre variazioni in apertura di ripresa per Bucaro a modulo invariato: spazio al biscegliese Casella in mediana, a De Marino nel ruolo di terzino destro e Mansour nel trio d'attacco. Minaccia sventata da Spurio al 47° con un colpo di reni sul velenoso colpo di tacco di un ispirato Diop. L'incornata di Rocco su cross di Tarantino dalla sinistra (50°) ha trovato Campani pronto. Pericolo per i viaggianti al 53° quando Diop e Guadagni, lanciati in contropiede, hanno forse peccato entrambi di altruismo cercando lo scambio piuttosto che la conclusione verso la porta. Sartore ha quindi rilevato uno stanco Padulano e il giovanissimo Zagaria, poco prima di lasciare il posto a Musso, è intervenuto in maniera provvidenziale anticipando Diop pochi istanti prima che calciasse da ottima posizione con un salvataggio decisivo.
La nemesi di un match che la Paganese non avrebbe meritato di vincere (e il Bisceglie non meritava di perdere) si è consumata nel breve volgere di un minuto: Cesaretti, servito da Squillace, è arrivato scarico sul pallone colpendo con la suola e mancando un facile bersaglio; il 21enne Antonino Musso, fra l'altro ex di turno, non ha perso l'opportunità di mettere a segno il suo primo gol stagionale e (soprattutto) da professionista, calciando di prima intenzione col sinistro un pallone reso vagante da un rimpallo favorevole scaturito dal filtrante di Rocco. È con folate di opportunismo che una squadra si salva nella fossa dei leoni del girone C di Serie C. Come a Viterbo, vale la pena continuare a praticare il vizio dell'opportunismo in attesa di tempi migliori e di un organico ritemprato nel fisico. Mercoledì, a Francavilla Fontana, sarà la volta dell'affascinante sfida col Monopoli.
PAGANESE-BISCEGLIE 1-1
Paganese (3-5-2): 1 Campani, 3 Squillace, 4 Sbampato, 7 Gaeta, 8 Bonavolontà, 11 Diop (dall'80° 18 Mendicino), 14 Carotenuto (dal 65° 5 Mattia), 16 Onescu, 21 Sirignano, 23 Schiavino, 26 Guadagni (dal 65° 25 Cesaretti). Allenatore: Alessandro Erra. A disposizione: 12 Bovenzi, 22 Fasan, 2 Esposito, 6 Bramati, 9 Isufaj, 10 Scarpa, 20 Cicagna, 24 Criscuolo, 27 Curci.Bisceglie (4-3-3; dall'80° 4-2-4): 22 Spurio, 5 Priola, 10 Padulano (dal 74° 24 Sartore), 11 Rocco, 13 Zagaria (dall'80° 18 Musso), 14 Cigliano, 15 Ferrante (dal 46° 21 Casella), 16 Pelliccia (dal 46° De Marino), 19 Vitale (dal 46° 7 Mansour), 25 Tarantino, 26 Altobello. Allenatore: Giovanni Bucaro. A disposizione: 1 Russo, 2 Barletta, 17 Laraspata, 20 Lauria, 27 Tedone.
Arbitro: Turrini di Firenze.
Assistenti: Vettorel di Latina e Collu di Oristano.
Quarto ufficiale: Grasso di Ariano Irpino.
Reti: 22° Diop, 86° Musso.
Note: gara a porte chiuse. Ammoniti: 32° Cigliano, 56° Bonavolontà. Calci d'angolo 9-0.