Calcio
Bisceglie in un vicolo cieco
Sembra sfumata la possibilità di un passaggio di consegne a Ippedico
Italia - mercoledì 15 agosto 2018
10.18
È Ferragosto ma per gli appassionati sostenitori nerazzurri potrebbe sembrare la Settimana Santa. L'enigma Bisceglie è tutt'altro che risolto: a 72 ore dal primo impegno ufficiale della stagione, la gara casalinga di Coppa Italia in programma domenica 19 agosto alle ore 17:30 sul rettangolo del "Gustavo Ventura" col Matera, non c'è una squadra, non c'è uno staff tecnico e non c'è, di fatto, una struttura societaria.
Le uniche certezze, finora, riguardano gli interventi già eseguiti per migliorare la funzionalità dello stadio: utilizzato senza particolari risultati da Nicola Canonico come argomento diversivo, il "presunto" adeguamento è nei fatti realtà. L'amministrazione comunale guidata da Angelantonio Angarano ha fatto il suo in termini concreti e senza proclami, installando i bagni chimici nei due settori della struttura, ampliando la sala stampa e ritoccando il sistema di videosorveglianza, in attesa che si possano collocare i 2680 seggiolini da settimane ordinati per adeguare la gradinata ai desiderata della Lega Pro e ultimare i lavori di potenziamento dell'impianto di illuminazione.
Il proprietario del club, al contrario, si è auto-asserragliato in un silenzio eloquente, a quasi un mese esatto (era il 16 luglio) dalla boutade del trasferimento del titolo di Serie C a Bari respinto in modo perentorio e sdegnato dalla tifoseria biancorossa. Sembra sfumata, intanto, la possibilità di un passaggio di consegne all'imprenditore ruvese Vito Ippedico, peraltro molto avversata dai supporters stellati a causa della passata collaborazione fra il potenziale acquirente e il presunto venditore delle quote. Perché dubitare delle reali intenzioni di Canonico di cedere il controllo dell'A. S. Bisceglie srl è divenuto lo sport più praticato in città. Resterebbe praticabile il contatto con Francesco Rossiello, il broker bitontino amico del parlamentare dem Francesco Boccia che ha manifestato, pur senza renderlo pubblico, l'interesse a subentrare.
La situazione è sempre più tremendamente bloccata. Giovedì 16 sarà riunito il coordinamento delle forze dell'ordine per la disposizione delle misure logistiche in merito alla partita di domenica, che allo stato attuale delle cose è ragionevole ritenere non possa essere disputata per forfait della squadra di casa. Nessuno è in grado di stabilire quanti calciatori, anche del settore giovanile, siano attualmente tesserati per l'A. S. Bisceglie srl e quale sia, eventualmente, la loro disponibilità a scendere in campo per il match di Coppa col Matera. Tutti gli atleti più rappresentativi si sono accasati altrove o sono in procinto di farlo. Terminato il ritiro abruzzese di Alfedena la squadra si è praticamente disciolta e il trainer Ciro Ginestra ha rescisso il contratto insieme ai componenti del suo staff.
Il Bisceglie è in un vicolo cieco e l'unica chiave per uno spiraglio di luce è sempre, saldamente, nelle mani di Nicola Canonico.
Le uniche certezze, finora, riguardano gli interventi già eseguiti per migliorare la funzionalità dello stadio: utilizzato senza particolari risultati da Nicola Canonico come argomento diversivo, il "presunto" adeguamento è nei fatti realtà. L'amministrazione comunale guidata da Angelantonio Angarano ha fatto il suo in termini concreti e senza proclami, installando i bagni chimici nei due settori della struttura, ampliando la sala stampa e ritoccando il sistema di videosorveglianza, in attesa che si possano collocare i 2680 seggiolini da settimane ordinati per adeguare la gradinata ai desiderata della Lega Pro e ultimare i lavori di potenziamento dell'impianto di illuminazione.
Il proprietario del club, al contrario, si è auto-asserragliato in un silenzio eloquente, a quasi un mese esatto (era il 16 luglio) dalla boutade del trasferimento del titolo di Serie C a Bari respinto in modo perentorio e sdegnato dalla tifoseria biancorossa. Sembra sfumata, intanto, la possibilità di un passaggio di consegne all'imprenditore ruvese Vito Ippedico, peraltro molto avversata dai supporters stellati a causa della passata collaborazione fra il potenziale acquirente e il presunto venditore delle quote. Perché dubitare delle reali intenzioni di Canonico di cedere il controllo dell'A. S. Bisceglie srl è divenuto lo sport più praticato in città. Resterebbe praticabile il contatto con Francesco Rossiello, il broker bitontino amico del parlamentare dem Francesco Boccia che ha manifestato, pur senza renderlo pubblico, l'interesse a subentrare.
La situazione è sempre più tremendamente bloccata. Giovedì 16 sarà riunito il coordinamento delle forze dell'ordine per la disposizione delle misure logistiche in merito alla partita di domenica, che allo stato attuale delle cose è ragionevole ritenere non possa essere disputata per forfait della squadra di casa. Nessuno è in grado di stabilire quanti calciatori, anche del settore giovanile, siano attualmente tesserati per l'A. S. Bisceglie srl e quale sia, eventualmente, la loro disponibilità a scendere in campo per il match di Coppa col Matera. Tutti gli atleti più rappresentativi si sono accasati altrove o sono in procinto di farlo. Terminato il ritiro abruzzese di Alfedena la squadra si è praticamente disciolta e il trainer Ciro Ginestra ha rescisso il contratto insieme ai componenti del suo staff.
Il Bisceglie è in un vicolo cieco e l'unica chiave per uno spiraglio di luce è sempre, saldamente, nelle mani di Nicola Canonico.