Calcio
Bisceglie, Racanati preannuncia nuovi ingressi in società
Con lui l'imprenditore ruvese Loiacono e un gruppo di investitori guidato dall'ex ds Vincenzo De Santis
Bisceglie - domenica 10 luglio 2022
10.00
L'.A. S. Bisceglie calcio, a meno di clamorosi imprevisti, dovrà ripartire dall'Eccellenza. Il tentativo di chiedere un ripescaggio in Serie D è stato compiuto ugualmente ma le possibilità, con gli scenari attuali, sembrano quasi nulle. Fa discutere sui social, intanto, la ricostruzione che Vincenzo Racanati, il proprietario del club, ha affidato a una nota riguardo le settimane trascorse dalla retrocessione sul campo nei tornei regionali (22 maggio).
Risale al 7 giugno l'annuncio della disponibilità, da parte dell'imprenditore biscegliese, ad uscire di scena cedendo la società (link all'articolo).
È del 24 giugno, invece, la comunicazione delle dimisssioni dell'intera dirigenza stellata (link all'articolo) e dell'intenzione di "consegnare il titolo sportivo" nelle mani del Sindaco Angarano, che il 27 giugno ha rivolto un appello ai soggetti eventualmente interessati all'acquisizione (link all'articolo). In quella stessa giornata, secondo quanto trapelato, si sono svolti due incontri in rapida successione (uno a Palazzo San Domenico, l'altro in una struttura ricettiva biscegliese) in assenza di Racanati e promossi dallo stesso capo dell'amministrazione - su consiglio davvero poco illuminante di qualche presunto "guru" - per valutare le prospettive di una non meglio precisata sinergia fra le quattro società calcistiche della città che partecipano a campionati senior (Bisceglie, Unione, Don Uva e Virtus, ciascuno con propri rappresentanti): un'idea talmente cervellotica da essere stata subito accantonata.
Tornando a questioni più serie, è vero che si sarebbero registrati due "contatti esplorativi". Racanati ha spiegato: «Non c'è mai stata alcuna vera trattativa con nessuno. All'indirizzo della società sono arrivate due brevi e distinte lettere in cui si accennava a manifestazioni d'interesse che, in realtà, non si sono concretizzate in nulla in quanto alle stesse non sono seguite richieste di incontri o proposte d'acquisto concrete». Le voci circolate a proposito di interlocuzioni già avviate, con tanto di nomi di potenziali acquirenti, non sarebbero perciò fondate. Quale tipo di strascico possano comportare le parole del presidente non è dato, al momento, di sapere.
Il massimo dirigente nerazzurro, a quel punto, ha deciso di tenersi la società per evitarne la chiusura definitiva. Un passo compiuto «assieme alla mia famiglia, ai pochi amici dirigenti biscegliesi rimasti al mio fianco» e grazie al sostegno di «Franco Loiacono, titolare di un'azienda di impianti controlli automazione industriale e robotica a Ruvo di Puglia» oltre che «di un gruppo di imprenditori non biscegliesi vicini all'ex direttore sportivo Vincenzo De Santis». Racanati ha ribadito la volontà di tenere la porta aperta all'ingresso «di ulteriori energie per poter programmare un campionato più ambizioso» e confermato la disponibilità ad aprire un dialogo per la cessione del club «nel momento in cui ci fosse qualche imprenditore di alto livello interessato a rilevare il Bisceglie calcio».
L'intesa con il nuovo trainer Franco Cinque dovrebbe essere ufficializzata a breve. Il tempo stringe già e toccherà valutare se cominciare a far mercato subito immaginando di dover partecipare all'Eccellenza pugliese o attendere speranzosi un ripescaggio che, ragionevolmente, appare quasi impossibile. Sarà fondamentale comprendere le intenzioni di Racanati, anche in base alla consistenza del budget: vincere il massimo campionato regionale non è un affare da poco e le risorse finanziarie messe a terra dalle società che ce l'hanno fatta negli ultimi anni sono state notevoli. Per quanto paradossale, salvarsi in D può costare molto meno (persino la metà) che salire dall'Eccellenza.
Risale al 7 giugno l'annuncio della disponibilità, da parte dell'imprenditore biscegliese, ad uscire di scena cedendo la società (link all'articolo).
È del 24 giugno, invece, la comunicazione delle dimisssioni dell'intera dirigenza stellata (link all'articolo) e dell'intenzione di "consegnare il titolo sportivo" nelle mani del Sindaco Angarano, che il 27 giugno ha rivolto un appello ai soggetti eventualmente interessati all'acquisizione (link all'articolo). In quella stessa giornata, secondo quanto trapelato, si sono svolti due incontri in rapida successione (uno a Palazzo San Domenico, l'altro in una struttura ricettiva biscegliese) in assenza di Racanati e promossi dallo stesso capo dell'amministrazione - su consiglio davvero poco illuminante di qualche presunto "guru" - per valutare le prospettive di una non meglio precisata sinergia fra le quattro società calcistiche della città che partecipano a campionati senior (Bisceglie, Unione, Don Uva e Virtus, ciascuno con propri rappresentanti): un'idea talmente cervellotica da essere stata subito accantonata.
Tornando a questioni più serie, è vero che si sarebbero registrati due "contatti esplorativi". Racanati ha spiegato: «Non c'è mai stata alcuna vera trattativa con nessuno. All'indirizzo della società sono arrivate due brevi e distinte lettere in cui si accennava a manifestazioni d'interesse che, in realtà, non si sono concretizzate in nulla in quanto alle stesse non sono seguite richieste di incontri o proposte d'acquisto concrete». Le voci circolate a proposito di interlocuzioni già avviate, con tanto di nomi di potenziali acquirenti, non sarebbero perciò fondate. Quale tipo di strascico possano comportare le parole del presidente non è dato, al momento, di sapere.
Il massimo dirigente nerazzurro, a quel punto, ha deciso di tenersi la società per evitarne la chiusura definitiva. Un passo compiuto «assieme alla mia famiglia, ai pochi amici dirigenti biscegliesi rimasti al mio fianco» e grazie al sostegno di «Franco Loiacono, titolare di un'azienda di impianti controlli automazione industriale e robotica a Ruvo di Puglia» oltre che «di un gruppo di imprenditori non biscegliesi vicini all'ex direttore sportivo Vincenzo De Santis». Racanati ha ribadito la volontà di tenere la porta aperta all'ingresso «di ulteriori energie per poter programmare un campionato più ambizioso» e confermato la disponibilità ad aprire un dialogo per la cessione del club «nel momento in cui ci fosse qualche imprenditore di alto livello interessato a rilevare il Bisceglie calcio».
L'intesa con il nuovo trainer Franco Cinque dovrebbe essere ufficializzata a breve. Il tempo stringe già e toccherà valutare se cominciare a far mercato subito immaginando di dover partecipare all'Eccellenza pugliese o attendere speranzosi un ripescaggio che, ragionevolmente, appare quasi impossibile. Sarà fondamentale comprendere le intenzioni di Racanati, anche in base alla consistenza del budget: vincere il massimo campionato regionale non è un affare da poco e le risorse finanziarie messe a terra dalle società che ce l'hanno fatta negli ultimi anni sono state notevoli. Per quanto paradossale, salvarsi in D può costare molto meno (persino la metà) che salire dall'Eccellenza.