Calcio
Bisceglie riabbraccia Aldo Papagni
Presentato ufficialmente il nuovo direttore tecnico dell'Unione Calcio Bisceglie
Puglia - martedì 11 giugno 2019
10.50
È tornato a calcare i campi di gioco della città di Bisceglie a ventuno anni dalla sua ultima esperienza e dopo un lungo peregrinare in piazze più o meno blasonate che ne hanno forgiato le doti di talent scout e motivatore, raggiungendo importanti traguardi atti a valorizzare il proprio curriculum.
Per l'annata agonistica 2019/2020 Aldo Papagni ha deciso di ritornare a casa sposando il progetto dell'Unione calcio Bisceglie che lo ha chiamato al suo cospetto offrendogli il ruolo di responsabile dell'area tecnica. Sarai il cosiddetto "informatore" degli allenatori che siederanno sulla panchina del campo "Francesco Di Liddo", una fondamentale guida per il giovane sodalizio azzurro pronto al rilancio dopo una salvezza raggiunta sul filo di lana nella passata stagione.
Presentato presso il ristorante "La Nassa", alla presenza di giornalisti ed amici che hanno condiviso con lui tanti bellissimi momenti nel periodo d'oro del calcio biscegliese, mister Papagni non ha trattenuto l'emozione seppur sembra non sia mai andato via dalla realtà sportiva locale.
«Non sono uomo d'esperienza ma ho bisogno ancora di crescere e cercherò di far crescere tutti coloro che mi sono vicino» ha esordito l'ex tecnico, tra le altre, di Taranto, Fidelis Andria, Fasano e Vastese: «Si cresce in modo particolare sotto il profilo morale e sportivo. E Bisceglie è un territorio fertile per coltivare tutto ciò. Quello che posso assicurare è la continuità del progetto che già l'Unione calcio Bisceglie ha posto sin dall'inizio e da me considerato come accattivante. Questo è stato il motivo principale che mi ha spinto ad accettare questo incarico. Il mio lavoro si basa su fondamenta solide ottenute costruite nel tempo grazie ai principi di importanti maestri che hanno seguito la mia storia come Franco Di Corrado, Adriano Biscaro, Mauro Spina e tanti altri. I loro dettami vivono ancora e si continua a contagiare gli atleti con le tracce d'amore che mi hanno lasciato. Non si può prescindere dalla dote umana se vuoi affermarti e vincere».
Sul suo nuovo incarico, a molti non ancora chiaro, mister Papagni ha tenuto a precisare: «Mi è stato affidato questo nuovo ruolo ritornando un po' a quasi trent'anni fa quando appesi le scarpe al chiodo e passai subito dall'altra parte della cattedra ai tempi del Don Uva. Sarò io a mettermi a disposizione del mio staff, dal mio allenatore fino al preparatore atletico, smettendo la tuta e mettendo gli abiti civili dando così stimolo al loro operato e fungendo da osservatore. Garantisco che non farò la formazione ma passerò le mie conoscenze e le esperienze che mi han fatto diventare quel che sono».
«Sono fortemente felice per l'incarico assunto in questa bellissima realtà territoriale ma il cuore nerazzurro stellato è ovviamente addolorato per la retrocessione del Bisceglie in serie D avvenuta sabato. Credo fortemente nella possibilità di poter dare valore ai campioni biscegliesi e magari tornare a vincere un campionato con soli calciatori residenti in questa città. In passato è successo e mi piacerebbe tornare alle origini, restare autentici. Come diceva Pirandello, che nella vita si possono trovare tante maschere e pochissimi volti. Io voglio soprattutto volti dei miei ragazzi che si mostrano tutti i giorni».
Alla conferenza stampa di presentazione hanno preso la parola anche i massimi dirigenti del club di via Cavour, il presidente Enzo Pedone e l'A.D. Giuseppe Ruggieri: «Con Aldo Papagni responsabile dell'area tecnica inizia un nuovo progetto importante e speciale, non senza dimenticare e ringraziare chi ha fatto il proprio lavoro nella nostra squadra in questi anni. Papagni è un valore aggiunto per l'Eccellenza e siamo orgogliosi del fatto che abbia deciso di aderire al nostro progetto» afferma il numero uno azzurro. «Puntiamo a far crescere ulteriormente il nostro settore giovanile, dando ad esso un'impronta ancor più professionale. Lo scopo della nostra stagione è quello di soffrire di meno rispetto all'anno precedente ma quel che conta è avere un manipolo di calciatori della nostra città da portare sempre più in alto. Credo che con Papagni possa svilupparsi un progetto triennale al fine di raggiungere i predetti risultati».
«L'arrivo di Aldo Papagni, un mito per tutti quelli della mia età eppur più piccoli» dichiara invece Giuseppe Ruggieri «Porterà il nostro team a diventare sempre più grande, curando anche l'aspetto sociale del nostro gruppo su un territorio in cui puntiamo tanto. L'accostamento del nostro nome con il suo creerà una visibilità molto forte per i motivi che ho detto in precedenza, è l'esperienza al nostro servizio e ne siamo onorati».
Per l'annata agonistica 2019/2020 Aldo Papagni ha deciso di ritornare a casa sposando il progetto dell'Unione calcio Bisceglie che lo ha chiamato al suo cospetto offrendogli il ruolo di responsabile dell'area tecnica. Sarai il cosiddetto "informatore" degli allenatori che siederanno sulla panchina del campo "Francesco Di Liddo", una fondamentale guida per il giovane sodalizio azzurro pronto al rilancio dopo una salvezza raggiunta sul filo di lana nella passata stagione.
Presentato presso il ristorante "La Nassa", alla presenza di giornalisti ed amici che hanno condiviso con lui tanti bellissimi momenti nel periodo d'oro del calcio biscegliese, mister Papagni non ha trattenuto l'emozione seppur sembra non sia mai andato via dalla realtà sportiva locale.
«Non sono uomo d'esperienza ma ho bisogno ancora di crescere e cercherò di far crescere tutti coloro che mi sono vicino» ha esordito l'ex tecnico, tra le altre, di Taranto, Fidelis Andria, Fasano e Vastese: «Si cresce in modo particolare sotto il profilo morale e sportivo. E Bisceglie è un territorio fertile per coltivare tutto ciò. Quello che posso assicurare è la continuità del progetto che già l'Unione calcio Bisceglie ha posto sin dall'inizio e da me considerato come accattivante. Questo è stato il motivo principale che mi ha spinto ad accettare questo incarico. Il mio lavoro si basa su fondamenta solide ottenute costruite nel tempo grazie ai principi di importanti maestri che hanno seguito la mia storia come Franco Di Corrado, Adriano Biscaro, Mauro Spina e tanti altri. I loro dettami vivono ancora e si continua a contagiare gli atleti con le tracce d'amore che mi hanno lasciato. Non si può prescindere dalla dote umana se vuoi affermarti e vincere».
Sul suo nuovo incarico, a molti non ancora chiaro, mister Papagni ha tenuto a precisare: «Mi è stato affidato questo nuovo ruolo ritornando un po' a quasi trent'anni fa quando appesi le scarpe al chiodo e passai subito dall'altra parte della cattedra ai tempi del Don Uva. Sarò io a mettermi a disposizione del mio staff, dal mio allenatore fino al preparatore atletico, smettendo la tuta e mettendo gli abiti civili dando così stimolo al loro operato e fungendo da osservatore. Garantisco che non farò la formazione ma passerò le mie conoscenze e le esperienze che mi han fatto diventare quel che sono».
«Sono fortemente felice per l'incarico assunto in questa bellissima realtà territoriale ma il cuore nerazzurro stellato è ovviamente addolorato per la retrocessione del Bisceglie in serie D avvenuta sabato. Credo fortemente nella possibilità di poter dare valore ai campioni biscegliesi e magari tornare a vincere un campionato con soli calciatori residenti in questa città. In passato è successo e mi piacerebbe tornare alle origini, restare autentici. Come diceva Pirandello, che nella vita si possono trovare tante maschere e pochissimi volti. Io voglio soprattutto volti dei miei ragazzi che si mostrano tutti i giorni».
Alla conferenza stampa di presentazione hanno preso la parola anche i massimi dirigenti del club di via Cavour, il presidente Enzo Pedone e l'A.D. Giuseppe Ruggieri: «Con Aldo Papagni responsabile dell'area tecnica inizia un nuovo progetto importante e speciale, non senza dimenticare e ringraziare chi ha fatto il proprio lavoro nella nostra squadra in questi anni. Papagni è un valore aggiunto per l'Eccellenza e siamo orgogliosi del fatto che abbia deciso di aderire al nostro progetto» afferma il numero uno azzurro. «Puntiamo a far crescere ulteriormente il nostro settore giovanile, dando ad esso un'impronta ancor più professionale. Lo scopo della nostra stagione è quello di soffrire di meno rispetto all'anno precedente ma quel che conta è avere un manipolo di calciatori della nostra città da portare sempre più in alto. Credo che con Papagni possa svilupparsi un progetto triennale al fine di raggiungere i predetti risultati».
«L'arrivo di Aldo Papagni, un mito per tutti quelli della mia età eppur più piccoli» dichiara invece Giuseppe Ruggieri «Porterà il nostro team a diventare sempre più grande, curando anche l'aspetto sociale del nostro gruppo su un territorio in cui puntiamo tanto. L'accostamento del nostro nome con il suo creerà una visibilità molto forte per i motivi che ho detto in precedenza, è l'esperienza al nostro servizio e ne siamo onorati».