Calcio
Bisceglie sfortunato, sconfitta decisa da un episodio
La prodezza di Borrelli risolve la pratica a favore della Juve Stabia
Italia - sabato 27 febbraio 2021
20.10
Non se lo meritava nessuno; né i tifosi ancora malinconicamente lontani dai gradoni del Gustavo Ventura, né Aldo Papagni, tecnico navigato che molto sta mettendo nel suo lavoro al tornio d'artigiano, né tantomeno l'intero club nerazzurro che ci ha creduto fino all'ultimo. Si respirava un'aria positiva ed ottimistica prima dell'inizio del match con la Juve Stabia ma è stato un singolo episodio a far virare i tre punti verso la terra di Castellammare. In attesa delle sfide di Vibo Valentia e di Teramo dove le dirette concorrenti alla salvezza saranno in campo nelle prossime ventiquattro ore.
Bisceglie che ha confermato dieci undicesimi della formazione vittoriosa con la Viterbese con la sola esclusione di Vona sostiuito da De Marino nella linea difensiva a tre assieme a Priola e Altobello. Laterali di centrocampo Tazza e Giron con il rinforzo di Romizi più avanzato e Cittadino a fare da guardia alle folate di Mansour sulla trequarti. Cecconi e Rocco in avanti. La Juve Stabia di mister Pasquale Padalino è scesa in campo con una mini rivoluzione in termini di formazione: 3-4-3 con Ripa che ha fatto spazio a Borrelli, ala affiancato da Fantacci pronto a muoversi sulla trequarti e da Marotta. Non convocati Orlando e capitan Mastalli che oggi ha ceduto la fascia all'ex Parma Troest.
Primo tempo con poche, ma concrete emozioni, con il Bisceglie tiene bene il campo con una difesa ordinata e qualche idea. Un legno per parte da riportare ai taccuini con il Bisceglie che lo ha centrato al ventunesimo grazie al pregevole spunto di Giacomo Cecconi che ha scaricato la propria bordata dai venti metri; Russo è battuto ma la traversa ha negato la gioia del gol. Ancor più clamoroso il palo colpito dai campani con Marotta abile a restare in posizione dagli sviluppi di una lunga punizione di Vallocchia; Troest fa da torre al pallone vagante con Spurio sbilanciato a terra ma l'ex Bari ha appoggiato il pallone sul palo a porta completamente vuota.
Non si è visto più nient'altro nella prima frazione se non un piccolo problema fisico per De Marino che ha dovuto cedere il posto a Bassano nell'intervallo. La ripresa ha presentato il medesimo copione con cui la prima frazione è finita, un Bisceglie che tiene bene il campo e che ha provato a rendersi velenoso, spesso finendo spalle alla porta, e gli ospiti pronti ad approfittare degli errori avversari per procedere a contraccolpi: al cinquantatreesimo ottimo spunto di Giron dalla sinistra che ha servito un invitante cross per Rocco di testa diretto verso la porta ma ben protetto dalla retroguardia avversaria; a fianco stava accorrendo Mansour libero da ogni marcatura e pronta a scaricare una sua possibile torre.
Nel miglior momento di Priola e soci è giunto in modo devastante il gol che ha messo in ghiaccio la partita: al sessantaquattresimo ha fatto tutto Gennaro Borrelli pronto al recupero del pallone su disimpegno difensivo nerazzurro; stop, palleggio e girata velenosa insaccatasi nell'angolino più lontano per Spurio che ha provato a distendersi. Bisceglie in ginocchio da quel momento, spompato nei propri uomini come Romizi e Cittadino e che ha dovuto ricorrere ai cambi per sperare nel pareggio. Gli ingressi di Sartore, Makota, Musso e Pedrini non ha sortito l'effetto sperato con la squadra che davanti è rimasta sfilacciata e bloccata nelle trame di gioco degli avversari preparati all'ordinaria amministrazione.
Fasi finali concitate ma prive di lampi: ad otto minuti dalla conclusione grande sgroppata di Sartore che penetra in area tentando un tiro-cross ma Musso è in ritardo e non recepisce; palla fuori fra lo sgomento sconforto di tutto lo staff locale. All'ottantaseiesimo Pedrini in volata ha servito Makota che allargandosi sulla sinistra ha perso il tempo per poter rivolgersi a Musso e segnare il punto del pareggio utile a tenere a galla le speranze salvezza biscegliesi.
Juve Stabia (3-4-3): 25 Russo, 4 Elizalde Edgard (dall'82° 28 Esposito), 5 Garattoni, 10 Marotta, 13 Mulè, 14 Berardocco, 20 Troest, 21 Vallocchia (dall'82° 30 Suciu), 24 Caldore (dal 69° 8 Scaccabarozzi), 29 Borrelli (dal 76° 32 Cernigoi), 33 Fantacci (dal 76° 17 Guarracino). Allenatore: Pasquale Padalino. A disposizione: 23 Lazzari, 26 Gianfagna, 15 Iannoni, 18 Ripa, 31 Oliva.
Arbitro: Davide Di Marco di Ciampino
Assistenti: Tempestilli di Roma 2 e D'ilario di Tivoli.
Quarto ufficiale: Marco Perri (Roma 1).
Rete: 64° Borrelli
Note: gara a porte chiuse. Calci d'angolo: 4-3. Ammoniti: Cecconi al 18° per gioco scorretto, Cittadino al 31° per gioco scorretto; Elizalde Edgard al 27° per gioco scorretto; Mulè al 57° per gioco scorretto, Fantacci al 74° per gioco scorretto, Russo all'80° per perdita di tempo. Recupero: due minuti primo tempo, quattro minuti secondo tempo. Cambio modulo: Bisceglie 4-2-4 dall'86°.
Bisceglie che ha confermato dieci undicesimi della formazione vittoriosa con la Viterbese con la sola esclusione di Vona sostiuito da De Marino nella linea difensiva a tre assieme a Priola e Altobello. Laterali di centrocampo Tazza e Giron con il rinforzo di Romizi più avanzato e Cittadino a fare da guardia alle folate di Mansour sulla trequarti. Cecconi e Rocco in avanti. La Juve Stabia di mister Pasquale Padalino è scesa in campo con una mini rivoluzione in termini di formazione: 3-4-3 con Ripa che ha fatto spazio a Borrelli, ala affiancato da Fantacci pronto a muoversi sulla trequarti e da Marotta. Non convocati Orlando e capitan Mastalli che oggi ha ceduto la fascia all'ex Parma Troest.
Primo tempo con poche, ma concrete emozioni, con il Bisceglie tiene bene il campo con una difesa ordinata e qualche idea. Un legno per parte da riportare ai taccuini con il Bisceglie che lo ha centrato al ventunesimo grazie al pregevole spunto di Giacomo Cecconi che ha scaricato la propria bordata dai venti metri; Russo è battuto ma la traversa ha negato la gioia del gol. Ancor più clamoroso il palo colpito dai campani con Marotta abile a restare in posizione dagli sviluppi di una lunga punizione di Vallocchia; Troest fa da torre al pallone vagante con Spurio sbilanciato a terra ma l'ex Bari ha appoggiato il pallone sul palo a porta completamente vuota.
Non si è visto più nient'altro nella prima frazione se non un piccolo problema fisico per De Marino che ha dovuto cedere il posto a Bassano nell'intervallo. La ripresa ha presentato il medesimo copione con cui la prima frazione è finita, un Bisceglie che tiene bene il campo e che ha provato a rendersi velenoso, spesso finendo spalle alla porta, e gli ospiti pronti ad approfittare degli errori avversari per procedere a contraccolpi: al cinquantatreesimo ottimo spunto di Giron dalla sinistra che ha servito un invitante cross per Rocco di testa diretto verso la porta ma ben protetto dalla retroguardia avversaria; a fianco stava accorrendo Mansour libero da ogni marcatura e pronta a scaricare una sua possibile torre.
Nel miglior momento di Priola e soci è giunto in modo devastante il gol che ha messo in ghiaccio la partita: al sessantaquattresimo ha fatto tutto Gennaro Borrelli pronto al recupero del pallone su disimpegno difensivo nerazzurro; stop, palleggio e girata velenosa insaccatasi nell'angolino più lontano per Spurio che ha provato a distendersi. Bisceglie in ginocchio da quel momento, spompato nei propri uomini come Romizi e Cittadino e che ha dovuto ricorrere ai cambi per sperare nel pareggio. Gli ingressi di Sartore, Makota, Musso e Pedrini non ha sortito l'effetto sperato con la squadra che davanti è rimasta sfilacciata e bloccata nelle trame di gioco degli avversari preparati all'ordinaria amministrazione.
Fasi finali concitate ma prive di lampi: ad otto minuti dalla conclusione grande sgroppata di Sartore che penetra in area tentando un tiro-cross ma Musso è in ritardo e non recepisce; palla fuori fra lo sgomento sconforto di tutto lo staff locale. All'ottantaseiesimo Pedrini in volata ha servito Makota che allargandosi sulla sinistra ha perso il tempo per poter rivolgersi a Musso e segnare il punto del pareggio utile a tenere a galla le speranze salvezza biscegliesi.
BISCEGLIE-JUVE STABIA 0-1
Bisceglie (3-4-1-2): 22 Spurio, 3 Giron, 4 De Marino (dal 46° 27 Bassano), 5 Priola, 7 Mansour (dal 67° 24 Sartore), 8 Cittadino, 9 Cecconi (dal 67° 18 Musso), 11 Rocco (dal 76° 14 Makotà), 20 Romizi, 25 Tazza (dall'85° 28 Pedrini), 26 Altobello. Allenatore: Aldo Papagni. A disposizione: 1 Russo, 13 Zagaria, 15 Ferrante, 16 Gilli, 21 Casella, 23 Maimone.Juve Stabia (3-4-3): 25 Russo, 4 Elizalde Edgard (dall'82° 28 Esposito), 5 Garattoni, 10 Marotta, 13 Mulè, 14 Berardocco, 20 Troest, 21 Vallocchia (dall'82° 30 Suciu), 24 Caldore (dal 69° 8 Scaccabarozzi), 29 Borrelli (dal 76° 32 Cernigoi), 33 Fantacci (dal 76° 17 Guarracino). Allenatore: Pasquale Padalino. A disposizione: 23 Lazzari, 26 Gianfagna, 15 Iannoni, 18 Ripa, 31 Oliva.
Arbitro: Davide Di Marco di Ciampino
Assistenti: Tempestilli di Roma 2 e D'ilario di Tivoli.
Quarto ufficiale: Marco Perri (Roma 1).
Rete: 64° Borrelli
Note: gara a porte chiuse. Calci d'angolo: 4-3. Ammoniti: Cecconi al 18° per gioco scorretto, Cittadino al 31° per gioco scorretto; Elizalde Edgard al 27° per gioco scorretto; Mulè al 57° per gioco scorretto, Fantacci al 74° per gioco scorretto, Russo all'80° per perdita di tempo. Recupero: due minuti primo tempo, quattro minuti secondo tempo. Cambio modulo: Bisceglie 4-2-4 dall'86°.