Calcio
Bisceglie, si decide tutto (o quasi)
Scade il termine per l'iscrizione alla Serie D tra l'ipotesi di un ripensamento di Canonico e il tentativo di alcuni biscegliesi di "rilevare" il Don Uva
Italia - venerdì 24 luglio 2020
9.12
C'è tempo fino alle 18 di venerdì 24 luglio. Il destino dell'A. S. Bisceglie calcio è appeso a un filo sempre più sottile, che col trascorrere delle ore - e in mancanza di novità - rischia di spezzarsi.
La tagliola dell'iscrizione al prossimo campionato di Serie D è il limite naturale stabilito per la definizione delle prospettive di sopravvivenza di un club nei confronti del quale le poche manifestazioni di interesse all'acquisizione finora espresse sono state contrassegnate da una scarsa concretezza. 24 giorni non sono stati sufficienti a far emergere intenzioni solide: la reale situazione finanziaria del Bisceglie non è stata chiarita, mentre si è parlato e scritto, senza alcuna cognizione di causa, di presunti debiti pendenti.
L'unico dato conclamato è l'assenza, sul territorio biscegliese, di una cordata in grado di assicurare la sostenibilità della gestione economica ai fini della partecipazione al massimo torneo dilettantistico nazionale, a prescindere dai conti della società di cui Nicola Canonico è ancora proprietario.
L'opzione del repentino colpo di scena, consistente nel rilancio da parte dello stesso imprenditore di Palo del Colle, resta pur sempre praticabile: il patron potrebbe iscriversi alla D anche solo per chiedere la riammissione in C (il termine ultimo in questo caso è il 5 agosto) e decidere il da farsi in base all'esito dell'istanza. Un'altra ipotesi, forse più avventurosa (e non si comprende quanto percorribile, pur se i regolamenti non aiutano a fare chiarezza) riguarderebbe il tentativo di richiedere direttamente la riammissione in C senza nemmeno presentare domanda d'iscrizione al campionato di livello inferiore. Canonico ha sicuramente un interlocutore per la cessione del titolo di Serie D: l'immarcescibile Mauro Lanza, il cui approdo a Bisceglie - per usare un eufemismo - non sarebbe particolarmente gradito alla tifoseria nerazzurra.
È quasi parallela, intanto, l'attività di alcuni dei biscegliesi che specie negli ultimi anni hanno contribuito a sostenere Canonico prendendone in seguito le distanze. Un gruppo - la cui composizione non è ancora chiara - avrebbe manifestato la volontà di subentrare alla guida del Don Uva, allestire una squadra con l'obiettivo di conquistare l'Eccellenza e in seguito cambiare la denominazione sociale. Uno scenario che si è già verificato nei primi anni Duemila.
La tagliola dell'iscrizione al prossimo campionato di Serie D è il limite naturale stabilito per la definizione delle prospettive di sopravvivenza di un club nei confronti del quale le poche manifestazioni di interesse all'acquisizione finora espresse sono state contrassegnate da una scarsa concretezza. 24 giorni non sono stati sufficienti a far emergere intenzioni solide: la reale situazione finanziaria del Bisceglie non è stata chiarita, mentre si è parlato e scritto, senza alcuna cognizione di causa, di presunti debiti pendenti.
L'unico dato conclamato è l'assenza, sul territorio biscegliese, di una cordata in grado di assicurare la sostenibilità della gestione economica ai fini della partecipazione al massimo torneo dilettantistico nazionale, a prescindere dai conti della società di cui Nicola Canonico è ancora proprietario.
L'opzione del repentino colpo di scena, consistente nel rilancio da parte dello stesso imprenditore di Palo del Colle, resta pur sempre praticabile: il patron potrebbe iscriversi alla D anche solo per chiedere la riammissione in C (il termine ultimo in questo caso è il 5 agosto) e decidere il da farsi in base all'esito dell'istanza. Un'altra ipotesi, forse più avventurosa (e non si comprende quanto percorribile, pur se i regolamenti non aiutano a fare chiarezza) riguarderebbe il tentativo di richiedere direttamente la riammissione in C senza nemmeno presentare domanda d'iscrizione al campionato di livello inferiore. Canonico ha sicuramente un interlocutore per la cessione del titolo di Serie D: l'immarcescibile Mauro Lanza, il cui approdo a Bisceglie - per usare un eufemismo - non sarebbe particolarmente gradito alla tifoseria nerazzurra.
È quasi parallela, intanto, l'attività di alcuni dei biscegliesi che specie negli ultimi anni hanno contribuito a sostenere Canonico prendendone in seguito le distanze. Un gruppo - la cui composizione non è ancora chiara - avrebbe manifestato la volontà di subentrare alla guida del Don Uva, allestire una squadra con l'obiettivo di conquistare l'Eccellenza e in seguito cambiare la denominazione sociale. Uno scenario che si è già verificato nei primi anni Duemila.