Calcio
Il Bisceglie non gioca bene, pari casalingo a reti bianche col Rende
Jovanovic spreca anche un calcio di rigore in apertura di ripresa
Bisceglie - sabato 14 ottobre 2017
18.29
Un passo indietro, indubbio, sul piano della prestazione.
Il Bisceglie visto sabato pomeriggio nella sfida casalinga col Rende ha deluso le aspettative, a prescindere dal risultato. Perché l'impressione è che neppure una positiva trasformazione del penalty concesso al 49° per un fallo di mani nell'area calabrese avrebbe modificato in meglio la qualità della prova fornita dalla compagine di Nunzio Zavettieri. Lo zero a zero è l'epilogo scontato del combinato disposto fra l'atteggiamento confusionario dei padroni di casa e l'eccessiva prudenza del team viaggiante, che soprattutto nella ripresa ha pensato esclusivamente a difendere il pareggio.
Novità di rilievo sotto il profilo tattico lo schieramento a tre in difesa proposto dal trainer stellato. Non un azzardo, considerate le ridotte capacità degli avversari in fase offensiva e il lavoro già compiuto dal gruppo su questa eventualità, ragione per cui hanno sorpreso le eccessive titubanze mostrate nell'impostazione del gioco. Esclusi dal primo minuto Richard Lugo Martinez, Domagoj Boljat e Alessandro Gabrielloni, oltre a Paolo Migliavacca, non al meglio, cui è stato preferito Fabio Delvino, utilizzato da centrale a destra sulla linea con Andrea Petta e Ivica Jurkic. Inedita la presenza di Giron a centrocampo sul versante sinistro, opposto a Dentello Azzi con Risolo in mezzo a supporto del tridente d'attacco composto da Jovanovic, Partipilo e Montinaro.
Che gli spazi di manovra sarebbero stati stretti il Bisceglie l'ha subito compreso, sbattendo la testa contro il muro del 4-4-2 disposto da Trocini. Le rare opportunità capitate sui piedi dei calciatori stellati (e sprecate) sono state frutto di situazioni da palla inattiva, come al 13° con Montinaro, che ha calciato alto da buona posizione sugli sviluppi di un corner. Il Rende ha chiuso tutti i varchi, con Pambianchi puntuale nel controllo del temuto Jovanovic, il cui tiro su servizio di Partipilo, al 17°, è stato stoppato dall'ex Taranto (apparso rigenerato e più maturo rispetto a quello visto nella sua esperienza in riva allo Jonio).
Gli unici grattacapi, la squadra del presidente Nicola Canonico se li è procurati da sola, come al 21°, quando Jurkic ha lasciato partire un disimpegno assolutamente errato. La palla è finita sui piedi di Franco che, dall'interno dei sedici metri, ha indirizzato il diagonale fuori di un soffio alla destra di Crispino. Bello spunto di Anthony Partipilo un minuto più tardi: slalom fra quattro giocatori del Rende e sinistro debole fra le braccia di Forte. Combinazione Risolo-Montinaro e tiro del numero 17 nerazzurro fuori bersaglio alla mezz'ora. Troppo poco per ritenere di meritare il vantaggio, sfiorato al contrario dal collettivo calabrese al 38°: cross di Vitteritti da destra verso il secondo palo e conclusione al volo di Blaze col sinistro da pochi passi: palla incredibilmente fuori.
L'innesto di Toni Markic per Delvino e l'accensione delle luci a inizio ripreso hanno preceduto l'episodio che avrebbe potuto cambiare il corso del match. Calcio d'angolo di Partipilo dal fronte destro d'attacco nerazzurro e tocco di mano di Blaze in piena area rendese. Rigore per il Bisceglie: dal dischetto per la seconda gara consecutiva Ivan Jovanovic, a differenza di Siracusa, non ha trasformato la massima punizione, trovando l'opposizione dell'estremo ospite. Sul susseguente tiro dalla bandierina Jurkic ha incornato verso l'incrocio ma ancora una volta Forte si è superato, salvando d'istinto e ripetendosi sulla conclusione da corta distanza di Petta.
Compreso lo sbandamento psicologico dei nerazzurri, il Rende ha provato a pungere di rimessa con l'attivo Vivacqua su cross basso di Blaze ma Jurkic ha provvidenzialmente strozzato il tiro del centravanti. Proteste di Franco e compagni per un presunto tocco con le mani di un non meglio precisato atleta stellato al 56°: l'arbitro ha lasciato correre, come del resto quattro minuti dopo sul contatto in area calabrese tra Pambianchi e Jovanovic.
Gli ingressi di Lugo Martinez (fuori un impalpabile Vrdoljak) e Gabrielloni (per uno stanco Partipilo) non hanno conferito benefici alla fluidità della circolazione di palla del Bisceglie, incapace di creare ulteriori occasioni da rete. La punizione dal limite tenacemente guadagnata da Gabrielloni in pieno recupero è stata indirizzata da Lugo Martinez poco oltre la traversa. Resta il rammarico per due punti che con un pizzico di cinismo in più, pur non brillando, si sarebbero potuti guadagnare.
Rende (4-4-2): 22 Forte, 2 Vitteritti (dall'86° 21 Godano), 3 Pambianchi, 4 Boscaglia, 5 Sanzone, 6 Marchio, 10 Actis Goretta (dal 75° 7 Gigliotti), 16 Franco (dal 75° 11 Rossini), 17 Blaze, 19 Vivacqua, 20 Laaribi. Allenatore: Bruno Trocini. A disposizione: 1 De Brasi, 8 Piromallo, 13 Germinio, 14 Coppola, 15 Felleca, 23 Savatteri, 25 Calvanese, 26 Andrej Modic, 27 Mihael Modic.
Arbitro: Matteo Gualtieri di Asti.
Assistenti: Enrico Montanari di Ancona, Francesco Ciancaglini di Vasto.
Note: spettatori 747 di cui 530 abbonati, incasso di 5703.72 comprensivo di quota abbonati. Calci d'angolo: 5-7. Ammoniti: Vivacqua, Blaze, Markic, Vdroljak, Giron. Al 49° Forte ha respinto il rigore calciato da Jovanovic.
Il Bisceglie visto sabato pomeriggio nella sfida casalinga col Rende ha deluso le aspettative, a prescindere dal risultato. Perché l'impressione è che neppure una positiva trasformazione del penalty concesso al 49° per un fallo di mani nell'area calabrese avrebbe modificato in meglio la qualità della prova fornita dalla compagine di Nunzio Zavettieri. Lo zero a zero è l'epilogo scontato del combinato disposto fra l'atteggiamento confusionario dei padroni di casa e l'eccessiva prudenza del team viaggiante, che soprattutto nella ripresa ha pensato esclusivamente a difendere il pareggio.
Novità di rilievo sotto il profilo tattico lo schieramento a tre in difesa proposto dal trainer stellato. Non un azzardo, considerate le ridotte capacità degli avversari in fase offensiva e il lavoro già compiuto dal gruppo su questa eventualità, ragione per cui hanno sorpreso le eccessive titubanze mostrate nell'impostazione del gioco. Esclusi dal primo minuto Richard Lugo Martinez, Domagoj Boljat e Alessandro Gabrielloni, oltre a Paolo Migliavacca, non al meglio, cui è stato preferito Fabio Delvino, utilizzato da centrale a destra sulla linea con Andrea Petta e Ivica Jurkic. Inedita la presenza di Giron a centrocampo sul versante sinistro, opposto a Dentello Azzi con Risolo in mezzo a supporto del tridente d'attacco composto da Jovanovic, Partipilo e Montinaro.
Che gli spazi di manovra sarebbero stati stretti il Bisceglie l'ha subito compreso, sbattendo la testa contro il muro del 4-4-2 disposto da Trocini. Le rare opportunità capitate sui piedi dei calciatori stellati (e sprecate) sono state frutto di situazioni da palla inattiva, come al 13° con Montinaro, che ha calciato alto da buona posizione sugli sviluppi di un corner. Il Rende ha chiuso tutti i varchi, con Pambianchi puntuale nel controllo del temuto Jovanovic, il cui tiro su servizio di Partipilo, al 17°, è stato stoppato dall'ex Taranto (apparso rigenerato e più maturo rispetto a quello visto nella sua esperienza in riva allo Jonio).
Gli unici grattacapi, la squadra del presidente Nicola Canonico se li è procurati da sola, come al 21°, quando Jurkic ha lasciato partire un disimpegno assolutamente errato. La palla è finita sui piedi di Franco che, dall'interno dei sedici metri, ha indirizzato il diagonale fuori di un soffio alla destra di Crispino. Bello spunto di Anthony Partipilo un minuto più tardi: slalom fra quattro giocatori del Rende e sinistro debole fra le braccia di Forte. Combinazione Risolo-Montinaro e tiro del numero 17 nerazzurro fuori bersaglio alla mezz'ora. Troppo poco per ritenere di meritare il vantaggio, sfiorato al contrario dal collettivo calabrese al 38°: cross di Vitteritti da destra verso il secondo palo e conclusione al volo di Blaze col sinistro da pochi passi: palla incredibilmente fuori.
L'innesto di Toni Markic per Delvino e l'accensione delle luci a inizio ripreso hanno preceduto l'episodio che avrebbe potuto cambiare il corso del match. Calcio d'angolo di Partipilo dal fronte destro d'attacco nerazzurro e tocco di mano di Blaze in piena area rendese. Rigore per il Bisceglie: dal dischetto per la seconda gara consecutiva Ivan Jovanovic, a differenza di Siracusa, non ha trasformato la massima punizione, trovando l'opposizione dell'estremo ospite. Sul susseguente tiro dalla bandierina Jurkic ha incornato verso l'incrocio ma ancora una volta Forte si è superato, salvando d'istinto e ripetendosi sulla conclusione da corta distanza di Petta.
Compreso lo sbandamento psicologico dei nerazzurri, il Rende ha provato a pungere di rimessa con l'attivo Vivacqua su cross basso di Blaze ma Jurkic ha provvidenzialmente strozzato il tiro del centravanti. Proteste di Franco e compagni per un presunto tocco con le mani di un non meglio precisato atleta stellato al 56°: l'arbitro ha lasciato correre, come del resto quattro minuti dopo sul contatto in area calabrese tra Pambianchi e Jovanovic.
Gli ingressi di Lugo Martinez (fuori un impalpabile Vrdoljak) e Gabrielloni (per uno stanco Partipilo) non hanno conferito benefici alla fluidità della circolazione di palla del Bisceglie, incapace di creare ulteriori occasioni da rete. La punizione dal limite tenacemente guadagnata da Gabrielloni in pieno recupero è stata indirizzata da Lugo Martinez poco oltre la traversa. Resta il rammarico per due punti che con un pizzico di cinismo in più, pur non brillando, si sarebbero potuti guadagnare.
BISCEGLIE-RENDE 0-0
Bisceglie (3-4-3): 1 Crispino, 5 Petta, 6 Jurkic, 7 Partipilo (dal 67° Gabrielloni), 9 Jovanovic, 13 Giron, 15 Delvino (dal 46° 25 Markic), 17 Montinaro, 19 Vdroljak (dal 67° 16 Lugo Martinez), 21 Risolo, 25 Dentello Azzi. Allenatore: Nunzio Zavettieri. A disposizione: 12 Vassallo, 3 Raucci, 10 Toskic, 11 D'Ancora, 14 Delic, 20 Boljat, 23 Migliavacca.Rende (4-4-2): 22 Forte, 2 Vitteritti (dall'86° 21 Godano), 3 Pambianchi, 4 Boscaglia, 5 Sanzone, 6 Marchio, 10 Actis Goretta (dal 75° 7 Gigliotti), 16 Franco (dal 75° 11 Rossini), 17 Blaze, 19 Vivacqua, 20 Laaribi. Allenatore: Bruno Trocini. A disposizione: 1 De Brasi, 8 Piromallo, 13 Germinio, 14 Coppola, 15 Felleca, 23 Savatteri, 25 Calvanese, 26 Andrej Modic, 27 Mihael Modic.
Arbitro: Matteo Gualtieri di Asti.
Assistenti: Enrico Montanari di Ancona, Francesco Ciancaglini di Vasto.
Note: spettatori 747 di cui 530 abbonati, incasso di 5703.72 comprensivo di quota abbonati. Calci d'angolo: 5-7. Ammoniti: Vivacqua, Blaze, Markic, Vdroljak, Giron. Al 49° Forte ha respinto il rigore calciato da Jovanovic.