Calcio
Bisceglie-Zavettieri, quella scintilla mai realmente scoccata
Storia dell'amore non decollato fra la tifoseria nerazzurra e il tecnico calabrese
Bisceglie - martedì 6 febbraio 2018
12.34
È finita in modo brusco e nel momento forse meno opportuno, l'avventura di Nunzio Zavettieri sulla panchina del Bisceglie. Il trainer calabrese è stato esonerato a tre giorni dalla delicatissima sfida casalinga della compagine nerazzurra col Lecce capolista. L'opinabile tempistica della decisione, frutto dell'assunzione di responsabilità del patron Nicola Canonico, tradisce in evidenza contrasti risalenti a diverse settimane fra la dirigenza e l'allenatore.
La lunga sosta del campionato di Serie C e la sessione invernale del calciomercato, condotta dal club stellato senza particolari stravolgimenti in organico, hanno indotto gli addetti ai lavori a ritenere che il punto più basso nei rapporti tra mister e staff del presidente fosse stato toccato e superato. Lo stop casalingo del 3 dicembre col Siracusa ha lasciato spazio a indiscrezioni, non confermate, in termini di divergenze tra le parti, tanto che martedì 5, per alcune ore, si sono diffuse persino voci di dimissioni di Zavettieri, respinte dalla società e quindi rientrate anche in base all'orientamento espresso dai calciatori.
È fuori discussione che tra il pubblico biscegliese e l'ormai ex timoniere nerazzurro non si fosse mai stabilito un legame particolarmente solido. "Colpa", in parte, del carattere schivo del tecnico come delle aspettative forse troppo alte di una parte della tifoseria nei confronti di una squadra neopromossa nel terzo torneo professionistico. Una scintilla mai realmente scoccata, quella tra l'ambiente e il condottiero della formazione, parso progressivamente più solo, specie nelle fasi della stagione in cui le prestazioni e il rendimento del gruppo sono calati.
Le premesse poste a metà luglio, quando Zavettieri fu trionfalmente introdotto alle Vecchie Segherie Mastrototaro dalle parole di Nicola Canonico («L'unico tecnico che ho contattato e col quale abbia parlato in queste settimane. L'unico al quale ho pensato di affidare il Bisceglie in Serie C. Quest'uomo ha portato 60 mila persone allo stadio "San Nicola" e ho intenzione di aprire con lui un ciclo») e salutato da scroscianti applausi, non si sono rilevate abbastanza solide per ritenere di proseguire un percorso comune malgrado la situazione di classifica del team sia tutt'altro che critica o compromessa.
Quindici punti da racimolare in quindici partite: questo l'obiettivo del Bisceglie da qui alla conclusione della stagione regolare. Magari con uno Sforzini in più nel reparto avanzato, probabilmente con un nuovo tecnico dalla trasferta di domenica 18 febbraio a Castellammare di Stabia. Nel mezzo, una partitina da niente venerdì sera al "Gustavo Ventura"...
La lunga sosta del campionato di Serie C e la sessione invernale del calciomercato, condotta dal club stellato senza particolari stravolgimenti in organico, hanno indotto gli addetti ai lavori a ritenere che il punto più basso nei rapporti tra mister e staff del presidente fosse stato toccato e superato. Lo stop casalingo del 3 dicembre col Siracusa ha lasciato spazio a indiscrezioni, non confermate, in termini di divergenze tra le parti, tanto che martedì 5, per alcune ore, si sono diffuse persino voci di dimissioni di Zavettieri, respinte dalla società e quindi rientrate anche in base all'orientamento espresso dai calciatori.
È fuori discussione che tra il pubblico biscegliese e l'ormai ex timoniere nerazzurro non si fosse mai stabilito un legame particolarmente solido. "Colpa", in parte, del carattere schivo del tecnico come delle aspettative forse troppo alte di una parte della tifoseria nei confronti di una squadra neopromossa nel terzo torneo professionistico. Una scintilla mai realmente scoccata, quella tra l'ambiente e il condottiero della formazione, parso progressivamente più solo, specie nelle fasi della stagione in cui le prestazioni e il rendimento del gruppo sono calati.
Le premesse poste a metà luglio, quando Zavettieri fu trionfalmente introdotto alle Vecchie Segherie Mastrototaro dalle parole di Nicola Canonico («L'unico tecnico che ho contattato e col quale abbia parlato in queste settimane. L'unico al quale ho pensato di affidare il Bisceglie in Serie C. Quest'uomo ha portato 60 mila persone allo stadio "San Nicola" e ho intenzione di aprire con lui un ciclo») e salutato da scroscianti applausi, non si sono rilevate abbastanza solide per ritenere di proseguire un percorso comune malgrado la situazione di classifica del team sia tutt'altro che critica o compromessa.
Quindici punti da racimolare in quindici partite: questo l'obiettivo del Bisceglie da qui alla conclusione della stagione regolare. Magari con uno Sforzini in più nel reparto avanzato, probabilmente con un nuovo tecnico dalla trasferta di domenica 18 febbraio a Castellammare di Stabia. Nel mezzo, una partitina da niente venerdì sera al "Gustavo Ventura"...