Calcio
Bucaro: «Abbiamo vinto con merito». Scuotto: «Settimana stupenda»
Allenatore e ds nerazzurri soddisfatti per il successo sul Palermo. Maimone: «Stiamo attraversando un bel momento»
Mondo - domenica 18 ottobre 2020
18.45
Volti temprati dalla fatica e dai ritmi psicofisici elevati di un'intensa fase iniziale della stagione. Volti dai quali traspaiono sorrisi. Giovanni Bucaro e Livio Scuotto, rispettivamente allenatore e direttore sportivo del Bisceglie, sono uomini di calcio in possesso del brevetto di pompieri indispensabile, in questi casi, per governare il comprensibile entusiasmo dell'ambiente.
«Abbiamo vinto due partite contro squadre importanti. Non so se potessi aspettarmi queste due vittorie ma attendevo che la squadra facesse due gare con grande voglia e spirito di sacrificio» ha ammesso il trainer stellato in conferenza stampa al termine del match col Palermo, che i suoi si sono aggiudicati di misura (2-1). «Raggiungere l'obiettivo della salvezza sarà difficilissimo, dovremo lottare e sudare».
Successo frutto di sofferenza e sacrificio per il Bisceglie: «La partita di oggi è stata vinta con merito, non abbiamo concesso opportunità al Palermo a parte il gol su calcio piazzato. Venivamo dalla partita di mercoledì a Foggia, eravamo indubbiamente stanchi nel finale e se non lo fossimo stati avremmo potuto fare un secondo tempo diverso» ha analizzato mister Bucaro.
Una prova confortante, specie nel primo tempo, in termini di propositività: «Non dobbiamo guardare la classifica. Propositiva la squadra dev'esserlo sempre con qualsiasi avversario. Nella ripresa c'è stato un calo: non siamo riusciti a ripartire e offendere, perchè abbiamo qualità per poterlo fare, ma abbiamo difeso con ordine».
Il tecnico nerazzurro ha sottolineato la partecipazione dei tifosi «che hanno aiutato la squadra, soprattutto nei momenti difficili. È stato piacevole averli al nostro fianco, ci hanno dato una grande mano».
Capitolo modulo: «Avevamo già provato la soluzione 3-4-3. Credo che questo gruppo abbia le capacità di giocare in entrambi i modi» ha aggiunto, riferendosi al 4-3-3. «La differenza, questo pomeriggio, l'hanno fatta le motivazioni. Abbiamo avuto la partita in mano, per me era quasi impossibile che il Palermo riuscisse a pareggiarla» ha concluso Bucaro.
«È stata una settimana stupenda. Oggi Davide ha battuto Golia. Devo fare i complimenti a questi ragazzi che hanno grande cuore e determinazione» ha commentato il direttore sportivo Livio Scuotto. «Non pensavo che potessimo ritrovarci con sei punti in classifica dopo tre gare. Questi sono uomini, oltre che calciatori e hanno gestito bene le forze. Ho visto grande sacrificio da parte dei ragazzi. Oggi si è vista la mano del mister col cambio di modulo e la risposta positiva da parte della squadra».
Sul gol di Mansour: «Una grande soddisfazione se penso che fino all'anno scorso giocava in Eccellenza. È un ragazzo umile premiato per la voglia e i sacrifici compiuti». Quanto alla presenza dei tifosi: «Bello averli visti sugli spalti» ha dichiarato il diesse nerazzurro.
In molti individuano il calciatore quale punto di riferimento del team: «Dobbiamo continuare ad allenarci bene. Non credo di essere un punto di riferimento, piuttosto è il gruppo a essere unito».
«Abbiamo vinto due partite contro squadre importanti. Non so se potessi aspettarmi queste due vittorie ma attendevo che la squadra facesse due gare con grande voglia e spirito di sacrificio» ha ammesso il trainer stellato in conferenza stampa al termine del match col Palermo, che i suoi si sono aggiudicati di misura (2-1). «Raggiungere l'obiettivo della salvezza sarà difficilissimo, dovremo lottare e sudare».
Successo frutto di sofferenza e sacrificio per il Bisceglie: «La partita di oggi è stata vinta con merito, non abbiamo concesso opportunità al Palermo a parte il gol su calcio piazzato. Venivamo dalla partita di mercoledì a Foggia, eravamo indubbiamente stanchi nel finale e se non lo fossimo stati avremmo potuto fare un secondo tempo diverso» ha analizzato mister Bucaro.
Una prova confortante, specie nel primo tempo, in termini di propositività: «Non dobbiamo guardare la classifica. Propositiva la squadra dev'esserlo sempre con qualsiasi avversario. Nella ripresa c'è stato un calo: non siamo riusciti a ripartire e offendere, perchè abbiamo qualità per poterlo fare, ma abbiamo difeso con ordine».
Il tecnico nerazzurro ha sottolineato la partecipazione dei tifosi «che hanno aiutato la squadra, soprattutto nei momenti difficili. È stato piacevole averli al nostro fianco, ci hanno dato una grande mano».
Capitolo modulo: «Avevamo già provato la soluzione 3-4-3. Credo che questo gruppo abbia le capacità di giocare in entrambi i modi» ha aggiunto, riferendosi al 4-3-3. «La differenza, questo pomeriggio, l'hanno fatta le motivazioni. Abbiamo avuto la partita in mano, per me era quasi impossibile che il Palermo riuscisse a pareggiarla» ha concluso Bucaro.
«È stata una settimana stupenda. Oggi Davide ha battuto Golia. Devo fare i complimenti a questi ragazzi che hanno grande cuore e determinazione» ha commentato il direttore sportivo Livio Scuotto. «Non pensavo che potessimo ritrovarci con sei punti in classifica dopo tre gare. Questi sono uomini, oltre che calciatori e hanno gestito bene le forze. Ho visto grande sacrificio da parte dei ragazzi. Oggi si è vista la mano del mister col cambio di modulo e la risposta positiva da parte della squadra».
Sul gol di Mansour: «Una grande soddisfazione se penso che fino all'anno scorso giocava in Eccellenza. È un ragazzo umile premiato per la voglia e i sacrifici compiuti». Quanto alla presenza dei tifosi: «Bello averli visti sugli spalti» ha dichiarato il diesse nerazzurro.
Maimone: «Sensazione bellissima al momento del gol. Il gruppo è unito»
Soddisfatto, in sala stampa, il centrocampista Giuseppe Maimone, autore della rete del vantaggio nerazzurro: «Ho provato una sensazione bellissima nel momento del gol. Sono contento soprattutto per la squadra, stiamo attraversando un bel momento ed è una cosa molto positiva».In molti individuano il calciatore quale punto di riferimento del team: «Dobbiamo continuare ad allenarci bene. Non credo di essere un punto di riferimento, piuttosto è il gruppo a essere unito».