Calcio
Decaro chiede l'ammissione del nuovo Bari in Serie C
Nessun riferimento a Canonico da parte del sindaco del comune capoluogo di regione
Italia - giovedì 19 luglio 2018
17.35
Nessun riferimento, almeno ufficiale, all'affaire-Canonico e al Bisceglie. Antonio Decaro, sindaco di Bari, ha annunciato l'intenzione di inviare alla Federcalcio una richiesta di assegnazione al comune della città capoluogo di regione del diritto sportivo per partecipare al campionato di Serie C, in linea con quanto previsto delle norme federali.
Decaro è deciso a richiedere una deroga che consenta alla nuova squadra di calcio di partecipare al terzo torneo professionistico, in virtù della storia ultracentenaria del calcio barese e dei suoi meriti sportivi. Un precedente sarebbe quello relativo al Napoli, che fu ammesso nell'allora C1 anziché essere retrocesso di due categoria in conseguenza delle disposizioni del lodo Petrucci.
«Sappiamo bene che si tratta di un'operazione difficilissima ma vogliamo tentare tutto il possibile per fare ripartire il calcio cittadino da un campionato più consono alla nostra tradizione sportiva e al numero e al calore dei sostenitori biancorossi» ha affermato il sindaco. «Bari non retrocede per le sconfitte sul campo ma è penalizzata da questioni societarie di cui la città e la squadra non sono responsabili. Crediamo poi che la nostra esperienza e la passione sportiva delle migliaia di tifosi baresi possa sostenere il campionato in un momento difficile per la Serie C. Resta chiaro che, anche nel caso in cui la Federcalcio dovesse respingere la richiesta di deroga, la città sosterrà comunque la squadra». Non si parla della proposta avanzata martedì da Nicola Canonico di mettere a disposizione il titolo di C del Bisceglie: la risposta negativa e perentoria della piazza sembra aver allontanato ogni velleità di questo tipo.
Decaro è deciso a richiedere una deroga che consenta alla nuova squadra di calcio di partecipare al terzo torneo professionistico, in virtù della storia ultracentenaria del calcio barese e dei suoi meriti sportivi. Un precedente sarebbe quello relativo al Napoli, che fu ammesso nell'allora C1 anziché essere retrocesso di due categoria in conseguenza delle disposizioni del lodo Petrucci.
«Sappiamo bene che si tratta di un'operazione difficilissima ma vogliamo tentare tutto il possibile per fare ripartire il calcio cittadino da un campionato più consono alla nostra tradizione sportiva e al numero e al calore dei sostenitori biancorossi» ha affermato il sindaco. «Bari non retrocede per le sconfitte sul campo ma è penalizzata da questioni societarie di cui la città e la squadra non sono responsabili. Crediamo poi che la nostra esperienza e la passione sportiva delle migliaia di tifosi baresi possa sostenere il campionato in un momento difficile per la Serie C. Resta chiaro che, anche nel caso in cui la Federcalcio dovesse respingere la richiesta di deroga, la città sosterrà comunque la squadra». Non si parla della proposta avanzata martedì da Nicola Canonico di mettere a disposizione il titolo di C del Bisceglie: la risposta negativa e perentoria della piazza sembra aver allontanato ogni velleità di questo tipo.