Calcio
Ginestra in sala stampa ricostruisce la genesi di una vittoria inaspettata ma cercata
Il trainer nerazzurro soddisfatto dell'atteggiamento e dell'applicazione tattica della squadra. Starita, bomber al servizio dei compagni
Italia - martedì 25 settembre 2018
23.15
Costruita con un lavoro meticoloso nelle pochissime ore a disposizione. Frutto dell'atteggiamento positivo e dell'applicazione tattica dei suoi calciatori. La vittoria ottenuta dal Bisceglie a spese di una ridimensionata Casertana è una prova della capacità del gruppo di archiviare in fretta le parentesi negative e tenere alta la testa per fissare gli impegni futuri.
Nessuna commiserazione per il successo sfumato al fotofinish con la Vibonese o lo stop di Reggio Calabria, nessuna improduttiva esaltazione per l'alt imposto a una delle favorite per la promozione in Serie B. C'è concretezza nelle parole di Ciro Ginestra, tecnico stellato, in sala stampa: «Questa squadra si conosce sempre di più e giocare diverse gare ravvicinate ci sta aiutando a migliorare l'organizzazione. Stasera ci abbiamo messo tanto cuore reggendo fino a oltre il 90°. Avremmo anche potuto fare qualche gol in più» ha commentato il trainer puteolana, definendo «straordinaria, a livello tattico» la prestazione dei suoi.
È piaciuto tanto l'atteggiamento del Bisceglie, tutt'altro che intimorito dall'affrontare un team di rango: «Avevamo preparato il match con l'intenzione di far capire alla Casertana che volevamo dettare i ritmi. Ho abbassato Starita dietro le altre due punte per farlo partire qualche metro più indietro e creare ulteriore pericolosità con De Sena e Scalzone pronti ad attaccare la profondità. I ragazzi sono stati molto bravi nell'applicare tutto ciò che avevo chiesto loro» ha aggiunto, rimarcando la sua soddisfazione.
Inevitabile la suggestione su quale sarebbe stato l'impatto col campionato di questo Bisceglie nel caso avesse svolto il ritiro con l'organico attuale: «Se avessimo cominciato prima avremmo fatto molto ma molto meglio. Oggi, intanto, abbiamo dimostrato che a questi livelli non contano i nomi ma sono più importanti la fame e la voglia di raggiungere gli obiettivi che ci si prefigge» ha sottolineato Ginestra, motivando alcune variazioni in formazione rispetto alla trasferta in Calabria con la necessità di dare minutaggio a quanti più elementi possibili.
«Maccarrone ci ha dato qualità per sessanta minuti, poi ho dovuto tenere conto del fatto che non si era praticamente allenato e l'ho sostituito con Calandra» ha evidenziato l'allenatore nerazzurro, che non ha nascosto il disappunto nell'apprendere il rinvio del match sul campo della Viterbese: «Avrei preferito che si giocasse, vorrà dire che sfrutteremo la possibilità di allenarci».
«Stiamo imponendo le nostre idee, è la cosa di cui sono più soddisfatto» ha spiegato martedì sera in sala stampa al termine della sfida con la Casertana, vinta 2-1, durante la quale è andato a segno. «Giocando con altri due attaccanti ho più spazio per puntare» ha aggiunto, commentando la decisione di mister Ginestra di schierare insieme De Sena e Scalzone davanti per aprire il campo alle sue scorribande. L'ottima intesa mostrata sia con l'uno che con l'altro in coppia è stata confermata nel formato offensivo extralarge.
Il 22enne fantasista napoletano, impiegato sulla linea dei centrocampisti in fase di non possesso e da rifinitore alle spalle dei centravanti, ha messo a segno la seconda rete in tre gare. Concreto al punto giusto, di supporto alla squadra tutte le volte che ce n'è bisogno.
Nessuna commiserazione per il successo sfumato al fotofinish con la Vibonese o lo stop di Reggio Calabria, nessuna improduttiva esaltazione per l'alt imposto a una delle favorite per la promozione in Serie B. C'è concretezza nelle parole di Ciro Ginestra, tecnico stellato, in sala stampa: «Questa squadra si conosce sempre di più e giocare diverse gare ravvicinate ci sta aiutando a migliorare l'organizzazione. Stasera ci abbiamo messo tanto cuore reggendo fino a oltre il 90°. Avremmo anche potuto fare qualche gol in più» ha commentato il trainer puteolana, definendo «straordinaria, a livello tattico» la prestazione dei suoi.
È piaciuto tanto l'atteggiamento del Bisceglie, tutt'altro che intimorito dall'affrontare un team di rango: «Avevamo preparato il match con l'intenzione di far capire alla Casertana che volevamo dettare i ritmi. Ho abbassato Starita dietro le altre due punte per farlo partire qualche metro più indietro e creare ulteriore pericolosità con De Sena e Scalzone pronti ad attaccare la profondità. I ragazzi sono stati molto bravi nell'applicare tutto ciò che avevo chiesto loro» ha aggiunto, rimarcando la sua soddisfazione.
Inevitabile la suggestione su quale sarebbe stato l'impatto col campionato di questo Bisceglie nel caso avesse svolto il ritiro con l'organico attuale: «Se avessimo cominciato prima avremmo fatto molto ma molto meglio. Oggi, intanto, abbiamo dimostrato che a questi livelli non contano i nomi ma sono più importanti la fame e la voglia di raggiungere gli obiettivi che ci si prefigge» ha sottolineato Ginestra, motivando alcune variazioni in formazione rispetto alla trasferta in Calabria con la necessità di dare minutaggio a quanti più elementi possibili.
«Maccarrone ci ha dato qualità per sessanta minuti, poi ho dovuto tenere conto del fatto che non si era praticamente allenato e l'ho sostituito con Calandra» ha evidenziato l'allenatore nerazzurro, che non ha nascosto il disappunto nell'apprendere il rinvio del match sul campo della Viterbese: «Avrei preferito che si giocasse, vorrà dire che sfrutteremo la possibilità di allenarci».
STARITA, IL BOMBER AL SERVIZIO DELLA SQUADRA
Segna e sa come mettersi al servizio dei compagni. Ernesto Starita è una nota lietissima dell'avvio di campionato del Bisceglie.«Stiamo imponendo le nostre idee, è la cosa di cui sono più soddisfatto» ha spiegato martedì sera in sala stampa al termine della sfida con la Casertana, vinta 2-1, durante la quale è andato a segno. «Giocando con altri due attaccanti ho più spazio per puntare» ha aggiunto, commentando la decisione di mister Ginestra di schierare insieme De Sena e Scalzone davanti per aprire il campo alle sue scorribande. L'ottima intesa mostrata sia con l'uno che con l'altro in coppia è stata confermata nel formato offensivo extralarge.
Il 22enne fantasista napoletano, impiegato sulla linea dei centrocampisti in fase di non possesso e da rifinitore alle spalle dei centravanti, ha messo a segno la seconda rete in tre gare. Concreto al punto giusto, di supporto alla squadra tutte le volte che ce n'è bisogno.