Basket
I Lions Bisceglie chiedono strada a Ravenna
Primo impegno casalingo del girone ritorno per i nerazzurri, in campo eccezionalmente sabato pomeriggio
Bisceglie - sabato 20 gennaio 2024
13.18 Comunicato Stampa
Raccogliere i complimenti fa sempre piacere ma ora è tempo di concretizzare gli sforzi che si compiono quotidianamente trovando la giusta continuità per vincere quante più partite e uscire dal guado. Un mantra, più che una missione, per i Lions Bisceglie di coach Enrico Fabbri, usciti a testa altissima e fra i meritati applausi dalla sfida quasi impossibile sulle tavole della capolista Ruvo. La sfida in calendario eccezionalmente di sabato contro Ravenna al PalaDolmen (palla a due ore 18) è l'opportunità da sfruttare per riprendere a raddrizzare la situazione di classifica e dar seguito al bel successo casalingo ottenuto a spese di Ozzano.
Il confronto d'andata, conclusosi con la beffarda sconfitta per 60-59, costituisce la prima fonte di rammarico – in ordine cronologico – delle tante che i Lions hanno accumulato finora.
I NERAZZURRI
La settimana di lavoro ha favorito l'inserimento nei ranghi di Edoardo Fontana e Milos Divac, pronti ad acquisire un peso specifico sempre maggiore nei meccanismi e negli equilibri del team per rafforzarlo. Constantin Maralossou ha smaltito i postumi dell'influenza che gli ha impedito di essere utilizzato a Ruvo ed è pronto a dare il suo apporto alla causa. Non è al top della forma fisica ma stringerà sicuramente i denti Raphael Chiti, dal quale tutti si attendono il solito contributo in termini di talento e generosità. Sotto le plance il capitano Marcelo Dip e Janko Cepic sono determinatissimi a dar battaglia, supportati da un Soma Abati Tourè in crescita mentre in cabina di regìa Juani Rodriguez si alternerà con un Roberto Chessari che ha saputo rendersi utilissimo anche in posizione di guardia.Il confronto d'andata, conclusosi con la beffarda sconfitta per 60-59, costituisce la prima fonte di rammarico – in ordine cronologico – delle tante che i Lions hanno accumulato finora.