Calcio
Il Bisceglie strappa un punto e tanti applausi
In vantaggio grazie all'ottimo Starita, i nerazzurri si fanno raggiungere nel finale dalla Vibonese
Italia - lunedì 17 settembre 2018
16.40
Gli applausi dei quasi trecento appassionati sugli spalti del "Gustavo Ventura" durante e al termine del match valgono, probabilmente, quanto i due punti persi per strada all'89°, quando il subentrato De Carolis, con una puntuale inzuccata da pochi passi, ha firmato il meritato pareggio della Vibonese. Meritata, a onore del vero, sarebbe stata anche l'affermazione di un Bisceglie che ha profuso uno sforzo encomiabile, sotto il piano fisico, sopperendo anche alle difficoltà nell'organizzazione di gioco con una prestazione molto incoraggiante.
Nel 3-5-2 di mister Ginestra, davanti al portiere Crispino, spazio a Maestrelli sull'out sinistro, Maccarrone al centro e Toni Markic a destra in linea difensiva; centrocampo folto con Jakimovski e Risolo sul versante sinistro, Onescu e Longo a destra con Toskic playmaker; coppia d'attacco formata da Starita e De Sena.
Speculare lo schieramento della Vibonese guidata dall'esperto Nevio Orlandi. Mengoni fra i pali, Silvestri, Obodo e Malberti in difesa; Macciucca, Scaccabarozzi, Donnarumma, Prezioso e Finizio a centrocampo da sinistra destra; Taurino e Bubas davanti.
Gli ospiti hanno approcciato il match con piglio deciso e la consapevolezza dei limiti strutturali della formazione di casa. Due timidi tentativi di Bubas hanno preceduto la prima sortita stellata, con Andrea Risolo (rovesciata dalla distanza fuori di poco, 8°), sottolineata dal gradimento del pubblico. È stato chiaro, a quel punto, che i presenti sugli spalti avrebbero incoraggiato i calciatori del Bisceglie, ritenuti a ragione estranei alle intricate vicende societarie di un'estate schizofrenica.
Vibonese pericolosa col solito Bubas (16°, destro sul fondo), l'ex di turno Prezioso (girata alta al 19°) e Donnarumma (botta da fuori respinta coi pugni da Crispino al 20°). Passata la sfuriata, gli stellati hanno colpito andando a segno con un'acrobazia di Starita dall'interno dell'area piccola sugli sviluppi di un velenoso calcio piazzato dello specialista macedone Jakimovski. Tripudio in gradinata per la rete dell'attaccante, un gol "di rapina" che ha ulteriormente palesato le sue caratteristiche di centravanti implacabile.
Sulle ali dell'entusiasmo il Bisceglie ha sfiorato anche il raddoppio: triangolo fra De Sena e Starita, traversone basso di quest'ultimo solo per un soffio non sfruttato a dovere dal compagno di squadra. Non è accaduto più nulla di rilevante fino all'intervallo, in una fase conclusiva del primo tempo marchiata dal nervosismo dei viaggianti.
L'ingresso di Ciotti per un evanescente Donnarumma e lo spostamento del nigeriano Kenneth Obodo (fratello minore dell'ex Lecce e Perugia) al suo ruolo naturale di centrocampista (con Maciucca arretrato sulla linea difensiva) hanno conferito alla Vibonese maggiore concretezza. Il combinato disposto fra la determinazione rossoblu a centrare il pari e il progressivo, inevitabile calo fisico dei nerazzurri ha prodotto un secondo tempo dal canovaccio quasi scontato.
Ginestra si è giocato tre sostituzioni nel giro di pochi minuti, richiamando il centrale Maccarrone (non al 100%, sostituito da Calandra sull'out sinistro), il capitano Risolo (rilevato dall'interessante Giacomarro) e De Sena (sfinito, ha lasciato il posto a Scalzone). Jakimovski e Longo più arretrati in quello che di fatto, dal quarto d'ora della ripresa, è divenuto un prudente 5-3-2, affidato alle capacità di filtro di Onescu, Toskic e del neoentrato Giacomarro.
Il forcing calabrese, aperto da un destro insidioso di Melillo (cambio indovinato in luogo del deludente Scaccabarozzi) e certificato dal colpo di testa del difensore centrale Silvestri su cross di Ciotti, si è espresso con una certa confusione, al punto che in molti hanno immaginato un epilogo pienamente positivo per il Bisceglie. Fatale il calcio d'angolo al 44° del secondo tempo: il cross tagliato dalla bandierina ha pescato, ben appostato, De Carolis che con un'incornata precisa ha trafitto il portiere nerazzurro lasciando l'amaro in bocca a calciatori e sostenitori di casa, pur non potendo togliere loro il piacere di abbracciarsi, seppure idealmente, al triplice fischio.
Vibonese: 1 Mengoni, 4 Malberti, 5 Silvestri, 6 Prezioso (dall'81° 15 Collodel), 7 Finizio (dall'81° 14 De Carolis), 8 Obodo, 16 Donnarumma (dal 46° 11 Ciotti), 19 Bubas, 20 Taurino (dal 64° 9 Cani), 23 Scaccabarozzi (dal 64° 17 Melillo), 26 Maciucca. Allenatore: Nevio Orlandi. A disposizione: 22 Viscovo, 2 Franchino, 18 Raso, 24 La Gamba, 25 Carrozza, 27 Di Santo.
Arbitro: Andrea Colombo di Como.
Assistenti: Alessandro Lombardi di Castellammare di Stabia e Giuseppe Pellino di Frattamaggiore.
Reti: 26° Starita, 89° De Carolis.
Note: spettatori paganti 300 circa. Ammoniti: Obodo (9°), Silvestri (24°), Jakimovski (58°), Starita (59°), Maestrelli (74°). Espulso Modesto (55°) per proteste. Calci d'angolo: 1-7.
Nel 3-5-2 di mister Ginestra, davanti al portiere Crispino, spazio a Maestrelli sull'out sinistro, Maccarrone al centro e Toni Markic a destra in linea difensiva; centrocampo folto con Jakimovski e Risolo sul versante sinistro, Onescu e Longo a destra con Toskic playmaker; coppia d'attacco formata da Starita e De Sena.
Speculare lo schieramento della Vibonese guidata dall'esperto Nevio Orlandi. Mengoni fra i pali, Silvestri, Obodo e Malberti in difesa; Macciucca, Scaccabarozzi, Donnarumma, Prezioso e Finizio a centrocampo da sinistra destra; Taurino e Bubas davanti.
Gli ospiti hanno approcciato il match con piglio deciso e la consapevolezza dei limiti strutturali della formazione di casa. Due timidi tentativi di Bubas hanno preceduto la prima sortita stellata, con Andrea Risolo (rovesciata dalla distanza fuori di poco, 8°), sottolineata dal gradimento del pubblico. È stato chiaro, a quel punto, che i presenti sugli spalti avrebbero incoraggiato i calciatori del Bisceglie, ritenuti a ragione estranei alle intricate vicende societarie di un'estate schizofrenica.
Vibonese pericolosa col solito Bubas (16°, destro sul fondo), l'ex di turno Prezioso (girata alta al 19°) e Donnarumma (botta da fuori respinta coi pugni da Crispino al 20°). Passata la sfuriata, gli stellati hanno colpito andando a segno con un'acrobazia di Starita dall'interno dell'area piccola sugli sviluppi di un velenoso calcio piazzato dello specialista macedone Jakimovski. Tripudio in gradinata per la rete dell'attaccante, un gol "di rapina" che ha ulteriormente palesato le sue caratteristiche di centravanti implacabile.
Sulle ali dell'entusiasmo il Bisceglie ha sfiorato anche il raddoppio: triangolo fra De Sena e Starita, traversone basso di quest'ultimo solo per un soffio non sfruttato a dovere dal compagno di squadra. Non è accaduto più nulla di rilevante fino all'intervallo, in una fase conclusiva del primo tempo marchiata dal nervosismo dei viaggianti.
L'ingresso di Ciotti per un evanescente Donnarumma e lo spostamento del nigeriano Kenneth Obodo (fratello minore dell'ex Lecce e Perugia) al suo ruolo naturale di centrocampista (con Maciucca arretrato sulla linea difensiva) hanno conferito alla Vibonese maggiore concretezza. Il combinato disposto fra la determinazione rossoblu a centrare il pari e il progressivo, inevitabile calo fisico dei nerazzurri ha prodotto un secondo tempo dal canovaccio quasi scontato.
Ginestra si è giocato tre sostituzioni nel giro di pochi minuti, richiamando il centrale Maccarrone (non al 100%, sostituito da Calandra sull'out sinistro), il capitano Risolo (rilevato dall'interessante Giacomarro) e De Sena (sfinito, ha lasciato il posto a Scalzone). Jakimovski e Longo più arretrati in quello che di fatto, dal quarto d'ora della ripresa, è divenuto un prudente 5-3-2, affidato alle capacità di filtro di Onescu, Toskic e del neoentrato Giacomarro.
Il forcing calabrese, aperto da un destro insidioso di Melillo (cambio indovinato in luogo del deludente Scaccabarozzi) e certificato dal colpo di testa del difensore centrale Silvestri su cross di Ciotti, si è espresso con una certa confusione, al punto che in molti hanno immaginato un epilogo pienamente positivo per il Bisceglie. Fatale il calcio d'angolo al 44° del secondo tempo: il cross tagliato dalla bandierina ha pescato, ben appostato, De Carolis che con un'incornata precisa ha trafitto il portiere nerazzurro lasciando l'amaro in bocca a calciatori e sostenitori di casa, pur non potendo togliere loro il piacere di abbracciarsi, seppure idealmente, al triplice fischio.
BISCEGLIE-VIBONESE 1-1
Bisceglie: 1 Crispino, 15 Longo, 5 Markic, 8 Toskic, 6 Maccarrone (dal 48° 2 Calandra), 13 Maestrelli, 11 Jakimovski, (dall'88° 3 Raucci) 7 Onescu, 9 De Sena (dal 64° 21 Scalzone), 19 Risolo (dal 64° 23 Giacomarro), 10 Starita. Allenatore: Ciro Ginestra. A disposizione: 12 Addario, 4 Bottalico, 19 Sisto, 17 Antonicelli, 18 Messina, 16 Beghdadi.Vibonese: 1 Mengoni, 4 Malberti, 5 Silvestri, 6 Prezioso (dall'81° 15 Collodel), 7 Finizio (dall'81° 14 De Carolis), 8 Obodo, 16 Donnarumma (dal 46° 11 Ciotti), 19 Bubas, 20 Taurino (dal 64° 9 Cani), 23 Scaccabarozzi (dal 64° 17 Melillo), 26 Maciucca. Allenatore: Nevio Orlandi. A disposizione: 22 Viscovo, 2 Franchino, 18 Raso, 24 La Gamba, 25 Carrozza, 27 Di Santo.
Arbitro: Andrea Colombo di Como.
Assistenti: Alessandro Lombardi di Castellammare di Stabia e Giuseppe Pellino di Frattamaggiore.
Reti: 26° Starita, 89° De Carolis.
Note: spettatori paganti 300 circa. Ammoniti: Obodo (9°), Silvestri (24°), Jakimovski (58°), Starita (59°), Maestrelli (74°). Espulso Modesto (55°) per proteste. Calci d'angolo: 1-7.