Calcio
Il ritorno di Canonico. Presenta Vanoli, promette la salvezza e chiede il sostegno degli appassionati
Il patron nerazzurro: «Non è una squadra baby»
Italia - sabato 19 gennaio 2019
13.16
Nicola Canonico è tornato. Il patron del Bisceglie ha voluto partecipare alla conferenza stampa di presentazione del nuovo tecnico nerazzurro Rodolfo Vanoli, nella tarda mattinata di sabato 19 gennaio, rimarcando con decisione la volontà di portare la squadra alla salvezza nel terzo torneo professionistico.
Il massimo dirigente stellato, nel corso del suo intervento, ha evidenziato la buona qualità dell'organico allestito in fase di mercato invernale, respingendo l'appellativo di squadra "baby" inteso in senso dispregiativo (utilizzato, evidentemente, su alcuni resoconti giornalistici) e difendendo la scelta di sondare soprattutto calciatori giovani per modificare la composizione del roster: «Bisogna conoscere i calciatori evitando di dare giudizi affrettati» ha detto, non senza aver sottolineato le doti del trainer ingaggiato per condurre il Bisceglie alla permanenza in C.
Canonico ha espresso gratitudine nei confronti dei pochi sostenitori biscegliesi presenti finora alle gare interne della compagine nerazzurra, prendendo le distanze, ulteriormente, dai gruppi organizzati: «Possono contestarmi quanto credono ma la loro assenza dagli spalti è ingiustificabile. Non si abbandona mai la squadra per cui si fa il tifo» ha affermato il proprietario del club.
Breve il passaggio sulla situazione societaria: «Ho messo a disposizione il titolo la scorsa estate e quanto accaduto è sotto gli occhi di tutti. Ringrazio Vincenzo Todaro, l'unico ad aver dato seguito alle promesse» ha commentato Canonico, riconoscendo di aver commesso un errore nella gestione della vicenda del paventato trasferimento a Bari («È un capitolo chiuso») ma facendo al contempo notare che il calo di spettatori al "Gustavo Ventura" non è certo dovuto a quegli episodi ma si era manifestato già nella passata stagione: «Che fine hanno fatto i 6000 della festa promozione?» si è chiesto.
Il massimo dirigente stellato, nel corso del suo intervento, ha evidenziato la buona qualità dell'organico allestito in fase di mercato invernale, respingendo l'appellativo di squadra "baby" inteso in senso dispregiativo (utilizzato, evidentemente, su alcuni resoconti giornalistici) e difendendo la scelta di sondare soprattutto calciatori giovani per modificare la composizione del roster: «Bisogna conoscere i calciatori evitando di dare giudizi affrettati» ha detto, non senza aver sottolineato le doti del trainer ingaggiato per condurre il Bisceglie alla permanenza in C.
Canonico ha espresso gratitudine nei confronti dei pochi sostenitori biscegliesi presenti finora alle gare interne della compagine nerazzurra, prendendo le distanze, ulteriormente, dai gruppi organizzati: «Possono contestarmi quanto credono ma la loro assenza dagli spalti è ingiustificabile. Non si abbandona mai la squadra per cui si fa il tifo» ha affermato il proprietario del club.
Breve il passaggio sulla situazione societaria: «Ho messo a disposizione il titolo la scorsa estate e quanto accaduto è sotto gli occhi di tutti. Ringrazio Vincenzo Todaro, l'unico ad aver dato seguito alle promesse» ha commentato Canonico, riconoscendo di aver commesso un errore nella gestione della vicenda del paventato trasferimento a Bari («È un capitolo chiuso») ma facendo al contempo notare che il calo di spettatori al "Gustavo Ventura" non è certo dovuto a quegli episodi ma si era manifestato già nella passata stagione: «Che fine hanno fatto i 6000 della festa promozione?» si è chiesto.