Volley
Ramona Ricchiuti: «Onorata di giocare a Caserta»
La palleggiatrice biscegliese si racconta: «La Serie A è il sogno di tutti»
Italia - venerdì 10 luglio 2020
Ramona Ricchiuti è stata "promossa" in A1: la giovane palleggiatrice biscegliese giocherà la prossima stagione nel Volalto Caserta che le ha affidato la maglia numero 8. Una grande soddisfazione per la 25enne nata e cresciuta a Bisceglie che, dopo l'esperienza a Chieti, potrà mettersi alla prova su uno dei palcoscenici più importanti del volley italiano.
Una raggiante Ramona ha raccontato a BisceglieViva tutte le emozioni e le aspettative che derivano da questa nuova avventura che è in procinto di iniziare: «È una sfida e ho deciso di raccoglierla. Fin dagli esordi ho sempre sognato di arrivare a giocare a certi livelli: questa è la mia occasione».
L'ultima annata è rimasta in sospeso a causa dell'epidemia ma se dovessi fare un bilancio, com'è andata?
Vengo da due anni a Chieti, ambiente in cui ho vissuto una prima stagione ricca di soddisfazioni e che mi ha fatto crescere molto. Quella non conclusa, invece, costituisce un tasto dolentissimo: avevamo dei progetti, volevamo vincere il campionato di B1 ma ci sono stati un bel po' di problemi, tra cui anche l'interruzione del torneo, e anche se puntavamo in alto ci siamo dovute arrendere. Diciamo che resta un po' di amaro in bocca.
La Serie A1 è un traguardo e un punto di partenza. Cosa ti aspetti da quest'avventura?
Giocare in Serie A è il sogno di tutti: ho sempre detto di voler puntare ai massimi livelli, per cui è una soddisfazione enorme. Ce la metterò tutta, mi impegnerò, sfrutterò ogni occasione per fare bene nella prossima stagione. Mi troverò catapultata in questo mondo per la prima volta e ovviamente sarà ben diverso da quello che ho vissuto finora e dovrò capire tante cose. Per il momento sono molto contenta.
Cosa hai pensato quando ti hanno proposto il contratto? Cosa ti ha spinto ad accettare questa nuova sfida?
Quando la società mi ha cercata mi sono sentita onorata per la proposta. Il progetto di Caserta mi è subito piaciuto: sia la squadra che la dirigenza mi hanno fatto un'ottima impressione e ho deciso di mettermi in gioco. È una sfida e l'ho raccolta.
Quali sono i tuoi punti di forza? E in quali aspetti credi di poter migliorare?
Come compagna di squadra sono una persona molto solare; ci tengo al gruppo. Come atleta ho un grande spirito di sacrificio e mi impegno molto. Dal punto di vista tecnico, per il mio ruolo sono molto alta, quindi sono forte a muro e anche in palleggio i centimetri mi aiutano molto. Devo migliorare sicuramente la velocità e la tattica ma giocando in Serie A dovrò per forza compiere questo salto di qualità perché so che, a livello di gioco, tutto sarà molto più veloce.
Chi è Ramona Ricchiuti fuori dal campo?
Non sono molto diversa da quella che sono sul campo: ci tengo al rispetto e all'amicizia, sono molto disponibile con tutti, amici e parenti. E mi reputo una persona buona, a volte anche troppo, con tutti.
Che ricordi hai di quando hai iniziato a giocare? Come sei arrivata alla pallavolo?
Ho iniziato a giocare a pallavolo quando avevo 9 anni. Allora facevo nuoto, poi Angelo Grammatica mi ha invitato a fare un allenamento con Sportilia perché aveva notato che già allora ero molto alta, e da allora mi sono innamorata di questo sport, che non ho più abbandonato.
Se dovessi dare un consiglio ad una ragazzina che ha la tua età quando hai iniziato, cosa le diresti?
La pallavolo fatta ad un certo livello porta con sé tanta ansia da prestazione e io l'ho provato sulla mia pelle, però se hai una passione, fallo perché tutti i sacrifici vengono sempre ripagati, prima o poi. È ovvio che troverai nel tuo percorso chi non crede in te e ti dice di mollare, ma devi essere determinata a raggiungere il tuo obiettivo e non mollare perché ci sarà sempre qualcuno che crede in te e alla fine sarà una grande soddisfazione.
Obiettivi per il futuro?
Mi piacerebbe diventare una giocatrice professionista, però ovviamente so che il cammino è molto difficile. Io ci spero con tutta me stessa ma devo essere realista e proseguire col percorso di studi che potrà darmi un'occasione nel mondo del lavoro. Intanto voglio sfruttare al massimo questa opportunità che mi è stata data e spero di continuare a giocare in questa categoria per molto ancora. Fuori dal campo sto finendo il corso di laurea magistrale in scienze motorie, e spero di riuscire a mettere insieme le due cose per proseguire come insegnante.
Una raggiante Ramona ha raccontato a BisceglieViva tutte le emozioni e le aspettative che derivano da questa nuova avventura che è in procinto di iniziare: «È una sfida e ho deciso di raccoglierla. Fin dagli esordi ho sempre sognato di arrivare a giocare a certi livelli: questa è la mia occasione».
L'ultima annata è rimasta in sospeso a causa dell'epidemia ma se dovessi fare un bilancio, com'è andata?
Vengo da due anni a Chieti, ambiente in cui ho vissuto una prima stagione ricca di soddisfazioni e che mi ha fatto crescere molto. Quella non conclusa, invece, costituisce un tasto dolentissimo: avevamo dei progetti, volevamo vincere il campionato di B1 ma ci sono stati un bel po' di problemi, tra cui anche l'interruzione del torneo, e anche se puntavamo in alto ci siamo dovute arrendere. Diciamo che resta un po' di amaro in bocca.
La Serie A1 è un traguardo e un punto di partenza. Cosa ti aspetti da quest'avventura?
Giocare in Serie A è il sogno di tutti: ho sempre detto di voler puntare ai massimi livelli, per cui è una soddisfazione enorme. Ce la metterò tutta, mi impegnerò, sfrutterò ogni occasione per fare bene nella prossima stagione. Mi troverò catapultata in questo mondo per la prima volta e ovviamente sarà ben diverso da quello che ho vissuto finora e dovrò capire tante cose. Per il momento sono molto contenta.
Cosa hai pensato quando ti hanno proposto il contratto? Cosa ti ha spinto ad accettare questa nuova sfida?
Quando la società mi ha cercata mi sono sentita onorata per la proposta. Il progetto di Caserta mi è subito piaciuto: sia la squadra che la dirigenza mi hanno fatto un'ottima impressione e ho deciso di mettermi in gioco. È una sfida e l'ho raccolta.
Quali sono i tuoi punti di forza? E in quali aspetti credi di poter migliorare?
Come compagna di squadra sono una persona molto solare; ci tengo al gruppo. Come atleta ho un grande spirito di sacrificio e mi impegno molto. Dal punto di vista tecnico, per il mio ruolo sono molto alta, quindi sono forte a muro e anche in palleggio i centimetri mi aiutano molto. Devo migliorare sicuramente la velocità e la tattica ma giocando in Serie A dovrò per forza compiere questo salto di qualità perché so che, a livello di gioco, tutto sarà molto più veloce.
Chi è Ramona Ricchiuti fuori dal campo?
Non sono molto diversa da quella che sono sul campo: ci tengo al rispetto e all'amicizia, sono molto disponibile con tutti, amici e parenti. E mi reputo una persona buona, a volte anche troppo, con tutti.
Che ricordi hai di quando hai iniziato a giocare? Come sei arrivata alla pallavolo?
Ho iniziato a giocare a pallavolo quando avevo 9 anni. Allora facevo nuoto, poi Angelo Grammatica mi ha invitato a fare un allenamento con Sportilia perché aveva notato che già allora ero molto alta, e da allora mi sono innamorata di questo sport, che non ho più abbandonato.
Se dovessi dare un consiglio ad una ragazzina che ha la tua età quando hai iniziato, cosa le diresti?
La pallavolo fatta ad un certo livello porta con sé tanta ansia da prestazione e io l'ho provato sulla mia pelle, però se hai una passione, fallo perché tutti i sacrifici vengono sempre ripagati, prima o poi. È ovvio che troverai nel tuo percorso chi non crede in te e ti dice di mollare, ma devi essere determinata a raggiungere il tuo obiettivo e non mollare perché ci sarà sempre qualcuno che crede in te e alla fine sarà una grande soddisfazione.
Obiettivi per il futuro?
Mi piacerebbe diventare una giocatrice professionista, però ovviamente so che il cammino è molto difficile. Io ci spero con tutta me stessa ma devo essere realista e proseguire col percorso di studi che potrà darmi un'occasione nel mondo del lavoro. Intanto voglio sfruttare al massimo questa opportunità che mi è stata data e spero di continuare a giocare in questa categoria per molto ancora. Fuori dal campo sto finendo il corso di laurea magistrale in scienze motorie, e spero di riuscire a mettere insieme le due cose per proseguire come insegnante.