Calcio
L'incognita stadio pesa sul futuro del Bisceglie
Dirigenza preoccupata per il silenzio dell'amministrazione
Bisceglie - martedì 15 maggio 2018
15.45
Sono trascorsi, inutilmente, diversi giorni dalla conferenza stampa convocata da alcuni dirigenti del Bisceglie in merito alla situazione del "Gustavo Ventura". In quell'occasione Giuliano Mastrototaro, Francesco De Martino, Vito Pellegrini, Carlo Alberto Ruggieri, Francesco D'Azzeo e Andrea Di Buduo hanno sottoposto alla pubblica discussione le problematiche irrisolte di un impianto che necessita di interventi urgenti, certo non per il capriccio dei componenti della società e del patron Nicola Canonico. Il mancato rispetto di alcune prescrizioni entro i termini stabiliti dalla Lega Pro impedirebbe alla compagine stellata, benché iscritta al prossimo campionato di Serie C 2018-2019, di giocare gli incontri casalinghi presso la struttura di carrara Salsello.
«Il post con cui l'ex sindaco Francesco Spina ha risposto al nostro presidente è una mezza caricatura, a cominciare dall'evitabile citazione della qualificazione per i playoff della Virtus Francavilla» ha commentato Francesco De Martino, aggiungendo: «L'atteggiamento di Spina ci è sembrato fuori luogo, soprattutto perché ha replicato di aver lasciato lo stadio in regola lo scorso 9 settembre, cosa non vera. Abbiamo cominciato questa prima stagione nel calcio professionistico in deroga, disputando partite in emergenza e in alcuni casi correndo il rischio di non poterle svolgere, come per esempio con Sicula Leonzio e Lecce».
Francesco D'Azzeo, responsabile Slo (supporter liaison officer), ha ripercorso le difficoltà incontrate dall'A. S. Bisceglie nel corso dell'annata: «Il comune non ci ha mai dato alcun tipo di disponibilità a interventi di riqualificazione adducendo questioni di tempi e risorse economiche. La società ha dovuto provvedere sempre a sue spese. Le scadenze in vista del prossimo torneo sono inderogabili: se entro la data prevista per l'iscrizione (verosimilmente il prossimo 30 giugno) il Bisceglie non dovesse presentare la certificazione degli interventi già effettuati dovrebbe trovare un altro impianto per le sfide interne. E noi non abbiamo alcuna intenzione di affrontare ulteriori sacrifici a queste condizioni».
Requisiti fondamentali per ottenere l'omologazione dell'impianto sono la collocazione di seggiolini su tutto il settore gradinata e un aumento di potenza dell'impianto di illuminazione. Questione non vincolante (che però rende l'idea dello stato in cui versa la struttura) è l'affidamento della gestione del servizio bar in gradinata e in tribuna: uno stadio nel quale non è possibile neppure comperare una bottiglietta d'acqua o sorseggiare un caffè non è certo il massimo del comfort. Senza dimenticare le condizioni precarie della tribuna stampa, che andrebbe ripulita e ampliata. L'amministrazione comunale, guidata dal sindaco facente funzioni Vittorio Fata, non è intervenuta in alcun modo sulla vicenda, accrescendo le perplessità dei dirigenti nerazzurri.
«Il post con cui l'ex sindaco Francesco Spina ha risposto al nostro presidente è una mezza caricatura, a cominciare dall'evitabile citazione della qualificazione per i playoff della Virtus Francavilla» ha commentato Francesco De Martino, aggiungendo: «L'atteggiamento di Spina ci è sembrato fuori luogo, soprattutto perché ha replicato di aver lasciato lo stadio in regola lo scorso 9 settembre, cosa non vera. Abbiamo cominciato questa prima stagione nel calcio professionistico in deroga, disputando partite in emergenza e in alcuni casi correndo il rischio di non poterle svolgere, come per esempio con Sicula Leonzio e Lecce».
Francesco D'Azzeo, responsabile Slo (supporter liaison officer), ha ripercorso le difficoltà incontrate dall'A. S. Bisceglie nel corso dell'annata: «Il comune non ci ha mai dato alcun tipo di disponibilità a interventi di riqualificazione adducendo questioni di tempi e risorse economiche. La società ha dovuto provvedere sempre a sue spese. Le scadenze in vista del prossimo torneo sono inderogabili: se entro la data prevista per l'iscrizione (verosimilmente il prossimo 30 giugno) il Bisceglie non dovesse presentare la certificazione degli interventi già effettuati dovrebbe trovare un altro impianto per le sfide interne. E noi non abbiamo alcuna intenzione di affrontare ulteriori sacrifici a queste condizioni».
Requisiti fondamentali per ottenere l'omologazione dell'impianto sono la collocazione di seggiolini su tutto il settore gradinata e un aumento di potenza dell'impianto di illuminazione. Questione non vincolante (che però rende l'idea dello stato in cui versa la struttura) è l'affidamento della gestione del servizio bar in gradinata e in tribuna: uno stadio nel quale non è possibile neppure comperare una bottiglietta d'acqua o sorseggiare un caffè non è certo il massimo del comfort. Senza dimenticare le condizioni precarie della tribuna stampa, che andrebbe ripulita e ampliata. L'amministrazione comunale, guidata dal sindaco facente funzioni Vittorio Fata, non è intervenuta in alcun modo sulla vicenda, accrescendo le perplessità dei dirigenti nerazzurri.