Calcio
La sala stampa di Picerno-Bisceglie: Domenico Giacomarro
«Rammarico per aver preso due gol. È una categoria diversa da quella dell'anno scorso»
Bisceglie - giovedì 29 agosto 2019
22.49
Dopo la sconfitta maturata sul neutro del "Viviani" di Potenza nel primo turno di Coppa Italia di Serie C tra Picerno e Bisceglie, mister Giacomarro vede il bicchiere mezzo pieno: «L'idea di gioco c'è. Qualcuno ce l'ha qualcuno meno, com'è sempre nel calcio d'agosto. Qualcosa che non va c'è ed ed è evidente ma per me siamo ancora in preparazione. La cosa importante è che abbiamo recuperato due giocatori importanti come Esposito, dopo quattro mesi di inattività, e Fiumara che era da tanto tempo fermo. Questa una cosa che mi rende tranquillo, perché sono due giocatori che già l'anno scorso hanno lavorato con me e per questo daranno qualcosa in più degli altri» ha detto il tecnico in sala stampa.
«Resta il rammarico di aver perso e preso due gol - ha proseguito - ma la categoria è diversa da quella dell'anno scorso e basta una disattenzione o un contropiede per vanificare tutto quello che di buono hai fatto. E questo è quello che è successo oggi. Abbiamo fatto bene, siamo stati concentrati per tanto tempo però quando comincia la stanchezza e qualcuno inizia a fare degli errori diventa difficile».
Giacomarro ripone grande fiducia in Emmanuele Esposito, subentrato nella ripresa, che ha provato in più occasioni a rendersi pericoloso: «Esposito ha avuto un infortunio difficile perciò bisogna essere bravi a gestirlo e non affaticarlo troppo ma allo stesso tempo a lavorare con intensità e determinazione perché lui è uno scattista e deve essere in condizione per darci una mano. Ha fatto lavoro differenziato per tutta la scorsa settimana, si è allenato col gruppo solo gli ultimi giorni quindi è ovvio che più di venti minuti non riesce a fare in campo. Queste situazioni vanno gestite nel migliore dei modi perché se dovessero esserci problemi questa è una situazione che potrebbe comprometterci il campionato».
Infine un commento sul mercato, ormai alle battute conclusive: «Tutti gli allenatori cercano sempre qualcosa. Anche perché tutti i giocatori che abbiamo, tranne Sparaciello, non hanno mai fatto questa categoria, sono tutte scommesse. Sappiamo bene che un attaccante importante costa delle cifre esagerate: se la società riesce a fare un'operazione è ovvio che tutti ne siamo avvantaggiati perché si vede palesemente che abbiamo bisogno di qualcuno che abbia la rabbia per fare gol. Ci sono state delle palle importanti e i nostri attaccanti non hanno ancora la dimestichezza per andare dentro, piuttosto si tirano fuori, ma questo succede a tante squadre. In questo campionato ci sono sei stette squadre che lotteranno per la testa e poi poche squadre che lotteranno per un piazzamento» ha concluso il tecnico.
«Resta il rammarico di aver perso e preso due gol - ha proseguito - ma la categoria è diversa da quella dell'anno scorso e basta una disattenzione o un contropiede per vanificare tutto quello che di buono hai fatto. E questo è quello che è successo oggi. Abbiamo fatto bene, siamo stati concentrati per tanto tempo però quando comincia la stanchezza e qualcuno inizia a fare degli errori diventa difficile».
Giacomarro ripone grande fiducia in Emmanuele Esposito, subentrato nella ripresa, che ha provato in più occasioni a rendersi pericoloso: «Esposito ha avuto un infortunio difficile perciò bisogna essere bravi a gestirlo e non affaticarlo troppo ma allo stesso tempo a lavorare con intensità e determinazione perché lui è uno scattista e deve essere in condizione per darci una mano. Ha fatto lavoro differenziato per tutta la scorsa settimana, si è allenato col gruppo solo gli ultimi giorni quindi è ovvio che più di venti minuti non riesce a fare in campo. Queste situazioni vanno gestite nel migliore dei modi perché se dovessero esserci problemi questa è una situazione che potrebbe comprometterci il campionato».
Infine un commento sul mercato, ormai alle battute conclusive: «Tutti gli allenatori cercano sempre qualcosa. Anche perché tutti i giocatori che abbiamo, tranne Sparaciello, non hanno mai fatto questa categoria, sono tutte scommesse. Sappiamo bene che un attaccante importante costa delle cifre esagerate: se la società riesce a fare un'operazione è ovvio che tutti ne siamo avvantaggiati perché si vede palesemente che abbiamo bisogno di qualcuno che abbia la rabbia per fare gol. Ci sono state delle palle importanti e i nostri attaccanti non hanno ancora la dimestichezza per andare dentro, piuttosto si tirano fuori, ma questo succede a tante squadre. In questo campionato ci sono sei stette squadre che lotteranno per la testa e poi poche squadre che lotteranno per un piazzamento» ha concluso il tecnico.