Basket
La splendida stagione dei Lions si conclude in semifinale
Nerazzurri sconfitti in gara5 da Palestrina. Decisivo il 28-16 del terzo quarto. Fantastica cornice di pubblico sugli spalti del PalaDolmen
Bisceglie - giovedì 25 maggio 2017
19.44
Lions Bisceglie-Palestrina 63-75
Lions Bisceglie: Cucco 7 (1/6, 1/3), Bruno 9 (3/6 da tre), Chiriatti 13 (4/7, 1/3), Cena 12 (4/4,1/3), Antonelli 4 (1/3), Leggio 9 (2/3, 1/4), Di Emidio 5 (2/3, 0/1), Potì 4 (1/3, 0/5). N.e.: Esposito, Comollo. Allenatore: Domenico Sorgentone.
Palestrina: Rischia 9 (0/2, 2/3), Rossi 6 (1/6, 1/5), Pederzini 8 (4/7), Drigo 12 (3/5, 1/3), Serino 17 (5/6, 2/2), Montanari 13 (1/2, 3/3), Gagliardo 8 (1/5, 2/2), Brenda 2 (1/1, 0/2), Molinari. N.e.: Vangelov. Allenatore: Gianluca Lulli.
Arbitri: Gonella, Puccini di Genova.
Parziali: 16-16; 33-30; 49-58.
Note: uscito per cinque falli Potì. Fallo tecnico a Lulli (38°). Tiri da due: Lions Bisceglie 14/31, Palestrina 16/34. Tiri da tre: Lions Bisceglie 7/25, Palestrina 11/20. Tiri liberi: Lions Bisceglie 14/20, Palestrina 10/13. Rimbalzi: Lions Bisceglie 32 (22+10, Antonelli 8), Palestrina 33 (28+5, Pederzini 11). Assists: Lions Bisceglie 12 (Cucco 4), Palestrina 17 (Rossi 7).
Cogliere le opportunità e capitalizzare al massimo i momenti è indispensabile per far strada nello sport. Palestrina ha saputo ottimizzare il passaggio a vuoto dei Lions a inizio terza frazione conquistando una meritata affermazione sul parquet del PalaDolmen e l'accesso alla finale playoff del tabellone C di Serie B con Napoli (che ha prevalso 3-2 su Cassino). La chiave di volta di gara5 è tutta nei 28 punti realizzati dai prenestini di coach Lulli nel terzo quarto: un dato notevole se raffrontato ai 30 racimolati nelle prime due frazioni.
PalaDolmen gremito e traboccante d'entusiasmo per un match giocoforza contrassegnato dal nervosismo e dalla tensione. Una tripla di Cena, il recupero e la schiacciata in campo aperto di Chiriatti e un altro canestro in contropiede dell'ala italo-argentina sono valsi il 9-6: Cucco, dalla lunga distanza, ha centrato il bersaglio (12-8) scatenando l'entusiasmo dei sostenitori biscegliesi sugli spalti. Palestrina non ha mollato, aggrappandosi a percentuali in crescita costante nel tiro da fuori e recuperando terreno con malizia: sul 28-23, sfruttando due palle perse consecutive dei padroni di casa e dal 31-27 grazie a Gagliardo dal perimetro.
L'intervallo lungo non ha certo smorzato i prenestini, che nei primi minuti del terzo parziale hanno posto le basi del blitz. L'ex Davide Serino ha colpito per due volte da oltre l'arco (36-41), seguito a ruota da Rischia, Gagliardo, Pederzini e Montanari (44-53). Di un altro nerazzurro del passato, Mathias Drigo, il +10 (46-56). Il 9/12 dal campo nella frazione ha messo le ali agli ospiti, perfettamente a loro agio nella gestione di un vantaggio reso ancora più rassicurante all'inizio dell'ultimo quarto da Rossi e Montanari (51-66).
Sotto di 15 lunghezze e in rottura offensiva prolungata, i Lions hanno cercato di raschiare le energie residue dal fondo del barile, ricucendo lo strappo fino al -7 (62-69) ma cadendo in altre ingenuità. Inevitabile la resa al cospetto di una squadra decisamente più abituata, considerati i trascorsi dei singoli, a giocare partite di un certo tipo.
L'eliminazione, per quanto cocente, non offusca una splendida annata di transizione e costruzione. Un nuovo e coraggioso progetto tecnico è stato avviato e il processo di maturazione di tutto l'ambiente cestistico biscegliese è proseguito con esiti incoraggianti. Il futuro prossimo dei Lions sarà ancora di spessore, da protagonisti della Serie B, con la consapevolezza che Bisceglie è ormai a tutti gli effetti una città di riferimento per il basket pugliese e una piazza di rilievo per la pallacanestro italiana.
Lions Bisceglie: Cucco 7 (1/6, 1/3), Bruno 9 (3/6 da tre), Chiriatti 13 (4/7, 1/3), Cena 12 (4/4,1/3), Antonelli 4 (1/3), Leggio 9 (2/3, 1/4), Di Emidio 5 (2/3, 0/1), Potì 4 (1/3, 0/5). N.e.: Esposito, Comollo. Allenatore: Domenico Sorgentone.
Palestrina: Rischia 9 (0/2, 2/3), Rossi 6 (1/6, 1/5), Pederzini 8 (4/7), Drigo 12 (3/5, 1/3), Serino 17 (5/6, 2/2), Montanari 13 (1/2, 3/3), Gagliardo 8 (1/5, 2/2), Brenda 2 (1/1, 0/2), Molinari. N.e.: Vangelov. Allenatore: Gianluca Lulli.
Arbitri: Gonella, Puccini di Genova.
Parziali: 16-16; 33-30; 49-58.
Note: uscito per cinque falli Potì. Fallo tecnico a Lulli (38°). Tiri da due: Lions Bisceglie 14/31, Palestrina 16/34. Tiri da tre: Lions Bisceglie 7/25, Palestrina 11/20. Tiri liberi: Lions Bisceglie 14/20, Palestrina 10/13. Rimbalzi: Lions Bisceglie 32 (22+10, Antonelli 8), Palestrina 33 (28+5, Pederzini 11). Assists: Lions Bisceglie 12 (Cucco 4), Palestrina 17 (Rossi 7).
Cogliere le opportunità e capitalizzare al massimo i momenti è indispensabile per far strada nello sport. Palestrina ha saputo ottimizzare il passaggio a vuoto dei Lions a inizio terza frazione conquistando una meritata affermazione sul parquet del PalaDolmen e l'accesso alla finale playoff del tabellone C di Serie B con Napoli (che ha prevalso 3-2 su Cassino). La chiave di volta di gara5 è tutta nei 28 punti realizzati dai prenestini di coach Lulli nel terzo quarto: un dato notevole se raffrontato ai 30 racimolati nelle prime due frazioni.
PalaDolmen gremito e traboccante d'entusiasmo per un match giocoforza contrassegnato dal nervosismo e dalla tensione. Una tripla di Cena, il recupero e la schiacciata in campo aperto di Chiriatti e un altro canestro in contropiede dell'ala italo-argentina sono valsi il 9-6: Cucco, dalla lunga distanza, ha centrato il bersaglio (12-8) scatenando l'entusiasmo dei sostenitori biscegliesi sugli spalti. Palestrina non ha mollato, aggrappandosi a percentuali in crescita costante nel tiro da fuori e recuperando terreno con malizia: sul 28-23, sfruttando due palle perse consecutive dei padroni di casa e dal 31-27 grazie a Gagliardo dal perimetro.
L'intervallo lungo non ha certo smorzato i prenestini, che nei primi minuti del terzo parziale hanno posto le basi del blitz. L'ex Davide Serino ha colpito per due volte da oltre l'arco (36-41), seguito a ruota da Rischia, Gagliardo, Pederzini e Montanari (44-53). Di un altro nerazzurro del passato, Mathias Drigo, il +10 (46-56). Il 9/12 dal campo nella frazione ha messo le ali agli ospiti, perfettamente a loro agio nella gestione di un vantaggio reso ancora più rassicurante all'inizio dell'ultimo quarto da Rossi e Montanari (51-66).
Sotto di 15 lunghezze e in rottura offensiva prolungata, i Lions hanno cercato di raschiare le energie residue dal fondo del barile, ricucendo lo strappo fino al -7 (62-69) ma cadendo in altre ingenuità. Inevitabile la resa al cospetto di una squadra decisamente più abituata, considerati i trascorsi dei singoli, a giocare partite di un certo tipo.
L'eliminazione, per quanto cocente, non offusca una splendida annata di transizione e costruzione. Un nuovo e coraggioso progetto tecnico è stato avviato e il processo di maturazione di tutto l'ambiente cestistico biscegliese è proseguito con esiti incoraggianti. Il futuro prossimo dei Lions sarà ancora di spessore, da protagonisti della Serie B, con la consapevolezza che Bisceglie è ormai a tutti gli effetti una città di riferimento per il basket pugliese e una piazza di rilievo per la pallacanestro italiana.