Sport a 360°
Laurea bis per Elena Di Liddo
La campionessa biscegliese ha discusso la tesi in farmacologia
Mondo - martedì 28 aprile 2020
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Lo stop forzato alle attività sportive e il conseguente, inevitabile rinvio dei Giochi Olimpici estivi di Tokyo al 2021 trasformati in un'opportunità. Reazione da campionessa, quella di Elena Di Liddo: la nuotatrice biscegliese ha discusso nei giorni scorsi, rigorosamente on line, la tesi di Laurea in farmacologia.
Dedica, naturalmente, per il compianto fratello Silvio: «Da dieci anni ci segue dall'alto. Avevamo un sogno e diventerà realtà» ha affermato la 26enne del Gruppo Sportivo Carabinieri nel corso di un'intervista rilasciata a Telesveva.
Elena Di Liddo, dunque, ha concesso il bis a distanza di tre anni dalla prima laurea conseguita, in Scienze Motorie: l'ennesima conferma che gli studi e la pratica di uno sport a livelli internazionali possono coesistere. Delicatissimo, e di rilievo assoluto, l'argomento scelto per il lavoro conclusivo del suo secondo percorso universitario: "Campioni in affari. La pratica illecita del doping nel mondo del nuoto".
«Ho approfittato del maggiore tempo a disposizione per approfondire gli aspetti farmacologici e i danni causati dall'utilizzo di sostanze proibite, facendo riferimento ai casi più recenti che hanno coinvolto anche delle nuotatrici» ha spiegato la detentrice del primato italiano sui 100 farfalla, che non si è risparmiata neppure in termini di soluzioni e sanzioni, temi sui quali si è soffermata nel capitolo conclusivo del testo.
Dedica, naturalmente, per il compianto fratello Silvio: «Da dieci anni ci segue dall'alto. Avevamo un sogno e diventerà realtà» ha affermato la 26enne del Gruppo Sportivo Carabinieri nel corso di un'intervista rilasciata a Telesveva.
Elena Di Liddo, dunque, ha concesso il bis a distanza di tre anni dalla prima laurea conseguita, in Scienze Motorie: l'ennesima conferma che gli studi e la pratica di uno sport a livelli internazionali possono coesistere. Delicatissimo, e di rilievo assoluto, l'argomento scelto per il lavoro conclusivo del suo secondo percorso universitario: "Campioni in affari. La pratica illecita del doping nel mondo del nuoto".
«Ho approfittato del maggiore tempo a disposizione per approfondire gli aspetti farmacologici e i danni causati dall'utilizzo di sostanze proibite, facendo riferimento ai casi più recenti che hanno coinvolto anche delle nuotatrici» ha spiegato la detentrice del primato italiano sui 100 farfalla, che non si è risparmiata neppure in termini di soluzioni e sanzioni, temi sui quali si è soffermata nel capitolo conclusivo del testo.