Calcio
Serie C, scade il termine per le iscrizioni. Bisceglie alla finestra
Il club nerazzurro può solo confidare nei forfait di alcune società, altrimenti dovrà ripartire dalla D
Bisceglie - lunedì 28 giugno 2021
15.45
Il termine ultimo per la presentazione delle domande di iscrizione al campionato di Serie C 2021-2022 riguardo 51 delle 60 società aventi diritto scadrà nella giornata di lunedì 28 giugno. Tutti i club che hanno conservato la categoria più i quattro retrocessi dalla B (Entella, Pescara, Reggiana e Cosenza) dovranno formalizzare entro poche ore la richiesta di concessione della licenza nazionale, presentando la fideiussione del valore di 350 mila euro (con l'eccezione della Juventus Under 23, tenuta a versare un contributo di 1.2 milioni).
La scadenza riservata alle nove promosse dalla Serie D è stata prorogata a lunedì 5 luglio, anche alla luce del fatto che il girone I del quarto campionato nazionale non si è ancora concluso e due compagini della città di Messina sono in lotta serrata per l'accesso al terzo torneo professionistico.
La Covisoc, organismo di controllo sulla regolarità delle procedure, valuterà le documentazioni ricevute e delibererà entro l'8 luglio e le eventuali bocciature saranno discusse non oltre il 13, ragione per cui è verosimile immaginare che l'organico definitovo delle 60 partecipanti alla Serie C sarà noto il prossimo 15 luglio.
I meccanismi di riammissioni e ripescaggi, secondo quanto definito dalla Lega Pro, scatteranno in caso di necessità su binari parallelli: in sintesi, nel caso di mancata iscrizione o vizi di forma riguardanti il gruppo delle 51 aventi diritto che hanno conservato il titolo o sono scese dalla B si attingerà dalle retrocesse in D, col Bisceglie che potrebbe quindi beneficiare della riammissione nel caso in cui dovessero liberarsi due posti, in quanto il club nerazzurro sarebbe secondo solo al Fano nella graduatoria. Se la situazione del Gozzano appare già compromessa, non è chiaro quale destino seguiranno Novara, Teramo e soprattutto Catania. Le vincitrici dei playoff di Serie D entrerebbero in gioco nell'evenienza (poco probabile) di uno o più forfait fra le 9 matricole.
La dirigenza stellata ha preferito evitare clamori in queste settimane di attesa. I margini per una riammissione sembrano oggettivamente più ristretti rispetto alla passata stagione e la prospettiva di dover affrontare la Serie D appare prevalente, pur se è comprensibile l'intenzione espressa da Vincenzo Racanati, che non vuol lasciare nulla al caso e giocarsi tutte le carte possibili per mantenere la squadra nel calcio professionistico.
La scadenza riservata alle nove promosse dalla Serie D è stata prorogata a lunedì 5 luglio, anche alla luce del fatto che il girone I del quarto campionato nazionale non si è ancora concluso e due compagini della città di Messina sono in lotta serrata per l'accesso al terzo torneo professionistico.
La Covisoc, organismo di controllo sulla regolarità delle procedure, valuterà le documentazioni ricevute e delibererà entro l'8 luglio e le eventuali bocciature saranno discusse non oltre il 13, ragione per cui è verosimile immaginare che l'organico definitovo delle 60 partecipanti alla Serie C sarà noto il prossimo 15 luglio.
I meccanismi di riammissioni e ripescaggi, secondo quanto definito dalla Lega Pro, scatteranno in caso di necessità su binari parallelli: in sintesi, nel caso di mancata iscrizione o vizi di forma riguardanti il gruppo delle 51 aventi diritto che hanno conservato il titolo o sono scese dalla B si attingerà dalle retrocesse in D, col Bisceglie che potrebbe quindi beneficiare della riammissione nel caso in cui dovessero liberarsi due posti, in quanto il club nerazzurro sarebbe secondo solo al Fano nella graduatoria. Se la situazione del Gozzano appare già compromessa, non è chiaro quale destino seguiranno Novara, Teramo e soprattutto Catania. Le vincitrici dei playoff di Serie D entrerebbero in gioco nell'evenienza (poco probabile) di uno o più forfait fra le 9 matricole.
La dirigenza stellata ha preferito evitare clamori in queste settimane di attesa. I margini per una riammissione sembrano oggettivamente più ristretti rispetto alla passata stagione e la prospettiva di dover affrontare la Serie D appare prevalente, pur se è comprensibile l'intenzione espressa da Vincenzo Racanati, che non vuol lasciare nulla al caso e giocarsi tutte le carte possibili per mantenere la squadra nel calcio professionistico.