Calcio
Sospeso il match tra Don Uva e Manfredonia
Il club sipontino: «Aggredito un nostro calciatore». La replica della società biscegliese: «Nulla di così eclatante e violento»
Puglia - domenica 1 marzo 2020
18.11
La gara tra Don Uva Bisceglie e Manfredonia, valida per la venticinquesima giornata del campionato regionale di Promozione pugliese, è stata sospesa sul punteggio di 1-0 in favore della compagine ospite (rete di Trotta al 3°).
Secondo quanto sostenuto dal club sipontino, l'esperto calciatore del Manfredonia Cosimo Damiano Laboragine (fra l'altro ex Bisceglie), sarebbe stato aggredito da un tesserato del Don Uva. Il direttore di gara Antonio Pio Lauriola di Foggia ha deciso di sospendere il match.
Nel tardo pomeriggio, la replica via social del Don Uva: «A fine primo tempo si è scatenato un parapiglia tra le due squadre, dovuto principalmente a un fallo di Laboragine segnalato più volte dal guardalinee, del quale però l'arbitro non ha tenuto conto (a pagarne le spese è stato invece Sergio De Cillis, espulso dalla panchina per aver protestato contro la noncuranza del direttore di gara).
Questo episodio ha acceso gli animi nell'intervallo, senza però trasformarsi in nulla di così eclatante e violento come riportato da alcune testate online. Il signor Lauriola ha ritenuto comunque opportuno interrompere la partita.
Ci assumiamo le nostre responsabilità, ma nelle giuste misure e proporzioni, sperando che sia ben chiaro a tutti che la violenza non è e non sarà mai nelle corde del Don Uva».
In settimana sono attesi i provvedimenti del giudice sportivo in merito ai fatti accaduti sul rettangolo del "Francesco Di Liddo".
Secondo quanto sostenuto dal club sipontino, l'esperto calciatore del Manfredonia Cosimo Damiano Laboragine (fra l'altro ex Bisceglie), sarebbe stato aggredito da un tesserato del Don Uva. Il direttore di gara Antonio Pio Lauriola di Foggia ha deciso di sospendere il match.
Nel tardo pomeriggio, la replica via social del Don Uva: «A fine primo tempo si è scatenato un parapiglia tra le due squadre, dovuto principalmente a un fallo di Laboragine segnalato più volte dal guardalinee, del quale però l'arbitro non ha tenuto conto (a pagarne le spese è stato invece Sergio De Cillis, espulso dalla panchina per aver protestato contro la noncuranza del direttore di gara).
Questo episodio ha acceso gli animi nell'intervallo, senza però trasformarsi in nulla di così eclatante e violento come riportato da alcune testate online. Il signor Lauriola ha ritenuto comunque opportuno interrompere la partita.
Ci assumiamo le nostre responsabilità, ma nelle giuste misure e proporzioni, sperando che sia ben chiaro a tutti che la violenza non è e non sarà mai nelle corde del Don Uva».
In settimana sono attesi i provvedimenti del giudice sportivo in merito ai fatti accaduti sul rettangolo del "Francesco Di Liddo".