Calcio
Un Bisceglie ordinato blocca il Trapani sullo 0-0
I nerazzurri rischiano poco e conquistano un punticino
Italia - domenica 10 febbraio 2019
13.06
Un buon punto. Lo 0-0 nella sfida casalinga al Trapani sul rettangolo di un "Gustavo Ventura" purtroppo tristemente semideserto è risultato gradito per il Bisceglie, che ha rischiato tutto sommato poco al cospetto della vicecapolista del girone C del terzo campionato professionistico.
Due novità nel collettivo nerazzurro, disposto col modulo 3-5-2 dallo squalificato Vanoli (sostituito in panchina da Antonio Bruno alla guida della squadra): gli ex Matera Bangu e Triarico hanno fatto la loro prima apparizione con la maglia stellata, schierati nel reparto mediano. In porta Cerofolini, fresco di convocazione con la nazionale Under 20. Linea difensiva composta da Markic, Maccarrone e Maestrelli; a centrocampo, oltre i due nuovi innesti, spazio a Parlati, Risolo e Giron. Coppia d'attacco formata da Starita e Jovanovic.
Nel 4-3-3 del tecnico granata Italiano Franco e Costa Ferreira laterali, Scognamiglio e Pagliarulo centrali difensivi. In mezzo al campo il terzetto Aloi-Corapi-Tagoredau a sostegno dell'ex Virtus Francavilla N'Zola con Ferretti e Tulli ai fianchi.
Ritmi tutt'altro che frenetici in un primo tempo avaro di episodi di rilievo. Contrariamente al canovaccio prevedibile, l'opportunità più ghiotta per sbloccare il risultato è capitata al Bisceglie dopo 17 minuti di gioco, con Ivan Jovanovic che a tu per tu con l'estremo ospite Dini ha toccato il pallone con la punta del piede mandandolo di poco oltre la traversa. Trapani al tiro con Ferretti al 22° e insidioso alla mezz'ora, quando Cerofolini ha anticipato N'Zola lanciato a rete. Il team di casa ha mostrato qualche lacuna in fase di disimpegno ma gli avversari non ne hanno approfittato. I calci piazzati di Giron al 39° (messo in corner) e Corapi al 43° (a lato di un soffio).
Ripresa inevitabilmente più vivace. Break di Starita in apertura e destro da dimenticare (47°). Chance per Aloi al 49° sugli sviluppi di una punizione. I viaggianti hanno alzato il baricentro alla ricerca del gol del vantaggio, sfiorato per ben due volte da Tagordeau (palo su tiro franco dal 55° e destro a giro fuori di un niente al 59°). Passata la sfuriata, la formazione siciliana non ha saputo costruire altre occasioni concrete, rischiando grosso al 79° sul velenoso tentativo di Triarico da palla inattiva. Dini, preso alla sprovvista, si è rifugiato in corner. Non è accaduto granché fino al triplice fischio.
Due novità nel collettivo nerazzurro, disposto col modulo 3-5-2 dallo squalificato Vanoli (sostituito in panchina da Antonio Bruno alla guida della squadra): gli ex Matera Bangu e Triarico hanno fatto la loro prima apparizione con la maglia stellata, schierati nel reparto mediano. In porta Cerofolini, fresco di convocazione con la nazionale Under 20. Linea difensiva composta da Markic, Maccarrone e Maestrelli; a centrocampo, oltre i due nuovi innesti, spazio a Parlati, Risolo e Giron. Coppia d'attacco formata da Starita e Jovanovic.
Nel 4-3-3 del tecnico granata Italiano Franco e Costa Ferreira laterali, Scognamiglio e Pagliarulo centrali difensivi. In mezzo al campo il terzetto Aloi-Corapi-Tagoredau a sostegno dell'ex Virtus Francavilla N'Zola con Ferretti e Tulli ai fianchi.
Ritmi tutt'altro che frenetici in un primo tempo avaro di episodi di rilievo. Contrariamente al canovaccio prevedibile, l'opportunità più ghiotta per sbloccare il risultato è capitata al Bisceglie dopo 17 minuti di gioco, con Ivan Jovanovic che a tu per tu con l'estremo ospite Dini ha toccato il pallone con la punta del piede mandandolo di poco oltre la traversa. Trapani al tiro con Ferretti al 22° e insidioso alla mezz'ora, quando Cerofolini ha anticipato N'Zola lanciato a rete. Il team di casa ha mostrato qualche lacuna in fase di disimpegno ma gli avversari non ne hanno approfittato. I calci piazzati di Giron al 39° (messo in corner) e Corapi al 43° (a lato di un soffio).
Ripresa inevitabilmente più vivace. Break di Starita in apertura e destro da dimenticare (47°). Chance per Aloi al 49° sugli sviluppi di una punizione. I viaggianti hanno alzato il baricentro alla ricerca del gol del vantaggio, sfiorato per ben due volte da Tagordeau (palo su tiro franco dal 55° e destro a giro fuori di un niente al 59°). Passata la sfuriata, la formazione siciliana non ha saputo costruire altre occasioni concrete, rischiando grosso al 79° sul velenoso tentativo di Triarico da palla inattiva. Dini, preso alla sprovvista, si è rifugiato in corner. Non è accaduto granché fino al triplice fischio.