Calcio
Un ottimo Bisceglie stronca il sogno del Catania
Un gol nel recupero gela gli etnei, sempre più lontani dalla promozione diretta
Bisceglie - mercoledì 21 marzo 2018
18.42
Ancora un punto, ancora un passettino alla volta ma ormai il traguardo è vicino per il Bisceglie che ha messo in difficoltà una grande per la seconda volta di fila: la vittima in questa trentunesima giornata di campionato di Serie C è stata il Catania, la quale dovrebbe aver salutato in anticipo le proprie velleità di promozione diretta, scendendo sul terreno di Carrara Salsello in un modo sostanzialmente approssimativo.
Mister Gianfranco Mancini conferma l'undici che ha conquistato a Trapani un insperato punto. Cristiano Lucarelli dall'altro canto ha dato fiducia a Francesco Ripa nel tridente composto altresì da Barisic e Manneh con il capocannoniere Devis Curiale a rifiatare in panchina.
Gara partita col botto sin dai primi minuti con due formazioni che hanno abbandonato ogni cauto atteggiamento: il Catania è partito a razzo già al decimo con la girata sul fondo di Biagianti su pennellata di Francesco Lodi; al quarto d'ora è invece toccato a Manneh inquadrare lo specchio della porta con un colpo di testa in tuffo ben neutralizzato da Crispino con un volo plastico.
Quattro minuti più tardi azione prolungata dei padroni di casa: retropassaggio di D'Ursi all'indirizzo di Toskic il cui rasoterra viene preso con sicurezza da Pisseri. Bisceglie in avanscoperta: al ventitreeesimo scambio rapido D'Ursi-Montinaro con l'ala leccese che ha concluso in velocità creando l'illusione del gol ai tifosi accorsi al "Gustavo Ventura".
Alla mezz'ora l'episodio che poteva dare la svolta al confronto con la vice capolista: Jovanovic viene trattenuto da Bucolo sull'incornata in porta e per il direttore di gara non v'è dubbio. Dagli undici metri l'acclamato D'Ursi colpisce la base del montante per poi spedire alto il secondo tentativo in movimento col portiere ampiamente battuto. Amarezza e scoraggiamento degli stellati hanno portato ad un ritorno degli etnei che hanno pareggiato il computo dei legni in virtù di un calcio di punizione angolatissimo e liftato di Lodi.
Negli ultimi cinque minuti ancora Catania pericoloso: prima con Ripa lanciato a rete per via centrali, il centravanti numero ventinove ha reclamato invano il rigore nell'occasione, e dopo sempre con Ripa che in due tempi prova a ribadire verso lo specchio della porta trovando l'opposizione di un attento Toni Markic.
Nella seconda frazione è partito spigliato il collettivo di Mancini con un colpo di testa in torsione di D'Ursi finito di poco a lato; è solo un sussulto prima del vantaggio etneo di Maks Barisic che al cinquanteseiesimo ha infilato sotto rete il baluardo nerazzurro su prezioso assist di Porcino.
Girandola di cambi per entrambe le formazioni nel corso del successivo quarto d'ora che ha portato la variazione degli assetti tattici, rispettivamente 4-4-2 per i nerazzurri e 3-5-2 per i viaggianti. Al settantunesimo ospitanti vicinissimi al pareggio con un colpo di testa di Ayina smanacciato da Pisseri il quale ha successivamente anticipato in uscita l'accorrente Delvino.
Cinque giri di lancette più tardi ed è ancora il Bisceglie a minacciare la rete rossoazzurra con Montinaro lesto ad approfittare di un'uscita coi pugni del portiere avversario per tentare il colpo dalla distanza; la sfera ha fatto la barba al palo.
All'ottantaquattresimo si è eretto capitan Petta con una pericolosa incornata spazzata dalla retroguardia ospite. Il Bisceglie ci ha creduto di più, il Catania con un gioco in souplesse e molto accomandante sembra essersi accontentato di una risicata vittoria di misura nonostante le individualità in campo, peccando così di presunzione.
La punizione al piccolo trotto degli etnei è sopraggiunta nel primo dei cinque minuti di recupero assegnati dal direttore di gara con la rete del pareggio siglata da Fabio Delvino: cuoio telecomandato in piena area di rigore da Matteo Montinaro su cui si è avventato il giovane difensore bitontino che da pochi passi ha regalato un punto importante ai propri compagni spedendo, con più di una probabilità, il titolo di campione del girone C nelle mani del Lecce.
Catania (4-3-3): 12 Pisseri, 4 Aya, 5 Tedeschi, 8 Porcino (dal 74° 15 Marchese), 9 Barisic (dal 74° 6 Rizzo), 10 Lodi, 16 Blondett, 17 Bucolo (dal 74° 26 Bogdan), 19 Manneh (dall'85° 7 Russotto), 27 Biagianti, 29 Ripa (dall'85° 11 Curiale). Allenatore: Cristiano Lucarelli. A disposizione: 22 Martinez, 13 Semenzato, 14 Brodic, 21 Esposito, 23 Di Grazia, 26 Bogdan, 32 Mazzarani.
Arbitro: Vincenzo Valiante di Salerno.
Assistenti: Marco Cecchi di Pistoia e Alessio Berti di Prato.
Reti: 56° Barisic, 91° Delvino.
Note: spettatori 1064 di cui 530 paganti (150 ospiti); incasso di 8682.42 euro. Ammoniti: Delvino (43°), Montinaro (68°), Rizzo (80°) per gioco scorretto, Pisseri (81°) per perdita di tempo, Curiale (95°) per gioco scorretto. Calci d'angolo: 3-6. D'Ursi al 29° ha calciato un rigore sul palo.
Cambi di modulo: dal 63° Bisceglie 4-4-2, dal 74° Catania 3-5-2.
Mister Gianfranco Mancini conferma l'undici che ha conquistato a Trapani un insperato punto. Cristiano Lucarelli dall'altro canto ha dato fiducia a Francesco Ripa nel tridente composto altresì da Barisic e Manneh con il capocannoniere Devis Curiale a rifiatare in panchina.
Gara partita col botto sin dai primi minuti con due formazioni che hanno abbandonato ogni cauto atteggiamento: il Catania è partito a razzo già al decimo con la girata sul fondo di Biagianti su pennellata di Francesco Lodi; al quarto d'ora è invece toccato a Manneh inquadrare lo specchio della porta con un colpo di testa in tuffo ben neutralizzato da Crispino con un volo plastico.
Quattro minuti più tardi azione prolungata dei padroni di casa: retropassaggio di D'Ursi all'indirizzo di Toskic il cui rasoterra viene preso con sicurezza da Pisseri. Bisceglie in avanscoperta: al ventitreeesimo scambio rapido D'Ursi-Montinaro con l'ala leccese che ha concluso in velocità creando l'illusione del gol ai tifosi accorsi al "Gustavo Ventura".
Alla mezz'ora l'episodio che poteva dare la svolta al confronto con la vice capolista: Jovanovic viene trattenuto da Bucolo sull'incornata in porta e per il direttore di gara non v'è dubbio. Dagli undici metri l'acclamato D'Ursi colpisce la base del montante per poi spedire alto il secondo tentativo in movimento col portiere ampiamente battuto. Amarezza e scoraggiamento degli stellati hanno portato ad un ritorno degli etnei che hanno pareggiato il computo dei legni in virtù di un calcio di punizione angolatissimo e liftato di Lodi.
Negli ultimi cinque minuti ancora Catania pericoloso: prima con Ripa lanciato a rete per via centrali, il centravanti numero ventinove ha reclamato invano il rigore nell'occasione, e dopo sempre con Ripa che in due tempi prova a ribadire verso lo specchio della porta trovando l'opposizione di un attento Toni Markic.
Nella seconda frazione è partito spigliato il collettivo di Mancini con un colpo di testa in torsione di D'Ursi finito di poco a lato; è solo un sussulto prima del vantaggio etneo di Maks Barisic che al cinquanteseiesimo ha infilato sotto rete il baluardo nerazzurro su prezioso assist di Porcino.
Girandola di cambi per entrambe le formazioni nel corso del successivo quarto d'ora che ha portato la variazione degli assetti tattici, rispettivamente 4-4-2 per i nerazzurri e 3-5-2 per i viaggianti. Al settantunesimo ospitanti vicinissimi al pareggio con un colpo di testa di Ayina smanacciato da Pisseri il quale ha successivamente anticipato in uscita l'accorrente Delvino.
Cinque giri di lancette più tardi ed è ancora il Bisceglie a minacciare la rete rossoazzurra con Montinaro lesto ad approfittare di un'uscita coi pugni del portiere avversario per tentare il colpo dalla distanza; la sfera ha fatto la barba al palo.
All'ottantaquattresimo si è eretto capitan Petta con una pericolosa incornata spazzata dalla retroguardia ospite. Il Bisceglie ci ha creduto di più, il Catania con un gioco in souplesse e molto accomandante sembra essersi accontentato di una risicata vittoria di misura nonostante le individualità in campo, peccando così di presunzione.
La punizione al piccolo trotto degli etnei è sopraggiunta nel primo dei cinque minuti di recupero assegnati dal direttore di gara con la rete del pareggio siglata da Fabio Delvino: cuoio telecomandato in piena area di rigore da Matteo Montinaro su cui si è avventato il giovane difensore bitontino che da pochi passi ha regalato un punto importante ai propri compagni spedendo, con più di una probabilità, il titolo di campione del girone C nelle mani del Lecce.
BISCEGLIE-CATANIA 1-1 (risultato finale)
Bisceglie (3-5-2): 1 Crispino, 5 Petta, 6 Jurkic, 7 D'Ursi, 9 Jovanovic (dal 71° 14 Ayina), 10 Toskic (dal 71° 19 Vrdoljak), 13 Giron (dal 63° 25 Dentello Azzi), 15 Delvino, 17 Montinaro (dal 93° 11 D'Ancora), 21 Risolo, 24 Markic. Allenatore: Gianfranco Mancini. A disposizione: 12 Vassallo, 2 Colella, 4 Diallo, 8 Pirolo, 16 Prezioso, 23 Migliavacca, 22 Alberga.Catania (4-3-3): 12 Pisseri, 4 Aya, 5 Tedeschi, 8 Porcino (dal 74° 15 Marchese), 9 Barisic (dal 74° 6 Rizzo), 10 Lodi, 16 Blondett, 17 Bucolo (dal 74° 26 Bogdan), 19 Manneh (dall'85° 7 Russotto), 27 Biagianti, 29 Ripa (dall'85° 11 Curiale). Allenatore: Cristiano Lucarelli. A disposizione: 22 Martinez, 13 Semenzato, 14 Brodic, 21 Esposito, 23 Di Grazia, 26 Bogdan, 32 Mazzarani.
Arbitro: Vincenzo Valiante di Salerno.
Assistenti: Marco Cecchi di Pistoia e Alessio Berti di Prato.
Reti: 56° Barisic, 91° Delvino.
Note: spettatori 1064 di cui 530 paganti (150 ospiti); incasso di 8682.42 euro. Ammoniti: Delvino (43°), Montinaro (68°), Rizzo (80°) per gioco scorretto, Pisseri (81°) per perdita di tempo, Curiale (95°) per gioco scorretto. Calci d'angolo: 3-6. D'Ursi al 29° ha calciato un rigore sul palo.
Cambi di modulo: dal 63° Bisceglie 4-4-2, dal 74° Catania 3-5-2.