Calcio
Virtus eliminata immeritatamente dalla Coppa Puglia
I biancazzurri sono sfortunatissimi, sprecano troppo e incappano in un arbitraggio penalizzante. 0-0 sotto il diluvio del “Di Liddo”
Bisceglie - mercoledì 25 gennaio 2023
18.27
È mancato quel pizzico di incisività in più che avrebbe potuto modificare il corso degli eventi. L'estromissione dalla Coppa Puglia è davvero molto amara per la Virtus Bisceglie, che non è andata oltre lo 0-0 nella gara di ritorno degli ottavi di finale con il Real Sannicandro. Sull'esito del match di mercoledì al "Di Liddo" e del doppio confronto, al netto delle occasioni sciupate dai biancazzurri, pesa lo sconcertante arbitraggio di Alessio Vozza della sezione Aia di Bari, che ha penalizzato il team di mister Piccarreta con una serie di decisioni non corrette. Resta il forte rammarico per le opportunità non sfruttate a dovere.
Virtus decisa a capovolgere in fretta lo 0-1 della partita d'andata. Bravo il portiere ospite al 2' sul destro al volo di Ragno e al 4' su un analogo tentativo dalla distanza di Musacco, schierato ancora una volta in attacco. Il rigore concesso ai padroni di casa dopo 14 minuti per un tocco di mani in piena area avversaria è stato calciato proprio da Musacco sul palo: un vero peccato. L'esperto tranese ci ha provato anche su punizione al 20' (rasoterra potente fuori di un soffio) mentre Di Franco, col sinistro, ha mandato la palla a lato (22'). L'unico tiro in porta del Sannicandro in tutta la gara al 27': attento Piarulli, con l'aiuto del palo, a sventare una minaccia ravvicinata ma incassare gol sarebbe stato veramente ingeneroso, considerato il totale dominio biscegliese sul rettangolo di gioco.
Una supremazia dalla quale però la Virtus non ha saputo trarre benefici: sul fondo il calcio piazzato di Musacco al 42', bloccata la girata di Mattia Di Franco in apertura di ripresa. L'episodio più imbarazzante della pessima direzione arbitrale al 51': filtrante di Ragno per Musacco e piattone preciso a superare l'estremo del Sannicandro proteso in uscita. Il gol biancazzurro è stato inspiegabilmente annullato per un fuorigioco inesistente, essendo l'attaccante partito almeno un metro dietro il difensore. Nel primo tempo, in realtà, Vozza ha fermato altre due volte Musacco a tu per tu con il portiere ospite, una delle quali addirittura per un offside poco credibile, dato che ben due calciatori avversari erano appostati addirittura sulla linea di porta. Sempre Musacco, da palla inattiva, ha fatto la barba al palo al 60' e l'inevitabile calo fisico, causato anche dall'abbondante pioggia caduta per tutta la durata della contesa, ha reso la Virtus meno pericolosa. L'espulsione diretta di Preziosa per proteste (assolutamente pretestuosa) ha aggiunto ulteriore esecrazione per l'imbarazzante prova dell'arbitro, che nel finale ha estratto il rosso anche all'indirizzo di Musacco.
La Virtus ci ha provato fino in fondo: il rasoterra di Binetti all'84' è stato respinto, un altro tiro a botta sicura ha trovato la gran risposta del portiere del Sannicandro (87'). L'ennesimo torto subìto (mani netto in area ospite) ha chiuso il pomeriggio infausto del collettivo biscegliese, che domenica avrà modo di riscattarsi nel faccia a faccia dello Stornarella. Si giocherà al "Di Liddo", con inizio alle 11, confidando in un arbitraggio all'altezza.
Virtus decisa a capovolgere in fretta lo 0-1 della partita d'andata. Bravo il portiere ospite al 2' sul destro al volo di Ragno e al 4' su un analogo tentativo dalla distanza di Musacco, schierato ancora una volta in attacco. Il rigore concesso ai padroni di casa dopo 14 minuti per un tocco di mani in piena area avversaria è stato calciato proprio da Musacco sul palo: un vero peccato. L'esperto tranese ci ha provato anche su punizione al 20' (rasoterra potente fuori di un soffio) mentre Di Franco, col sinistro, ha mandato la palla a lato (22'). L'unico tiro in porta del Sannicandro in tutta la gara al 27': attento Piarulli, con l'aiuto del palo, a sventare una minaccia ravvicinata ma incassare gol sarebbe stato veramente ingeneroso, considerato il totale dominio biscegliese sul rettangolo di gioco.
Una supremazia dalla quale però la Virtus non ha saputo trarre benefici: sul fondo il calcio piazzato di Musacco al 42', bloccata la girata di Mattia Di Franco in apertura di ripresa. L'episodio più imbarazzante della pessima direzione arbitrale al 51': filtrante di Ragno per Musacco e piattone preciso a superare l'estremo del Sannicandro proteso in uscita. Il gol biancazzurro è stato inspiegabilmente annullato per un fuorigioco inesistente, essendo l'attaccante partito almeno un metro dietro il difensore. Nel primo tempo, in realtà, Vozza ha fermato altre due volte Musacco a tu per tu con il portiere ospite, una delle quali addirittura per un offside poco credibile, dato che ben due calciatori avversari erano appostati addirittura sulla linea di porta. Sempre Musacco, da palla inattiva, ha fatto la barba al palo al 60' e l'inevitabile calo fisico, causato anche dall'abbondante pioggia caduta per tutta la durata della contesa, ha reso la Virtus meno pericolosa. L'espulsione diretta di Preziosa per proteste (assolutamente pretestuosa) ha aggiunto ulteriore esecrazione per l'imbarazzante prova dell'arbitro, che nel finale ha estratto il rosso anche all'indirizzo di Musacco.
La Virtus ci ha provato fino in fondo: il rasoterra di Binetti all'84' è stato respinto, un altro tiro a botta sicura ha trovato la gran risposta del portiere del Sannicandro (87'). L'ennesimo torto subìto (mani netto in area ospite) ha chiuso il pomeriggio infausto del collettivo biscegliese, che domenica avrà modo di riscattarsi nel faccia a faccia dello Stornarella. Si giocherà al "Di Liddo", con inizio alle 11, confidando in un arbitraggio all'altezza.